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Acroyoga: una disciplina che aumenta fiducia e autostima

Un modo divertente di superare limiti e paure


L’acroyoga, detto anche yoga di coppia, è una disciplina nata in Occidente alla fine degli anni Novanta che unisce le asana dello yoga con tecniche di ginnastica acrobatica e massaggio thai in maniera giocosa e divertente.

I benefici di questo sport sono molteplici, da quelli fisici: più coordinazione, equilibrio, consapevolezza del proprio corpo e flessibilità; a quelli psicologici: sviluppo della fiducia nell’altro e nelle proprie capacità, connessione con il proprio compagno o la propria compagna, superamento della paura e di quelli che si pensavano essere i propri limiti, lasciarsi andare e fare gruppo con gli altri, tutte qualità che sono indispensabili anche nella vita.

Lo yoga acrobatico consiste nell’eseguire diverse figure acrobatiche statiche e dinamiche in coppia.

In alcuni casi, quando diversi praticanti si riuniscono, le figure possono essere composte da più di una coppia.

Si tratta di una pratica che libera la mente da qualunque pensiero superfluo, perché richiede presenza e moltissima concentrazione nell’esecuzione dei movimenti acrobatici.

Sebbene possa sembrare complesso e addirittura fare paura, i movimenti di base possono essere appresi dopo poche ore di lezione e il resto è una questione di allenamento.

Nella coppia dell’acroyoga vi è sempre la base, cioè colui che, sdraiato con la schiena a terra, con le sue gambe e braccia solleva il partner, il flyer, facendolo volare; il flyer è la persona che esegue le asana in equilibrio sulla base; e poi, fondamentale per la sicurezza della coppia, ci sono uno o più spotter, ovvero un compagno o una compagna pronti ad intervenire in caso di sbilanciamenti o cadute.

La presenza dello spotter rende questa pratica altamente sicura e permette al flyer e alla base di concentrarsi solo sui movimenti e sulla respirazione.


Acroyoga: benefici e controindicazioni

Gli allungamenti e stiramenti che base e flyer mettono in atto sono ispirati al massaggio thailandese e risultano particolarmente benefici per la mobilità della colonna vertebrale, lo stiramento dei muscoli e per sciogliere tensioni e rigidità.

Le figure praticate sono molteplici, alcune semplici da eseguire, altre che richiedono molta pratica e coordinazione nei movimenti con il partner.

Soprattutto le asana in verticale, che sono poi le stesse praticate nello yoga e nelle discipline acrobatiche (verticale sulle mani e sulle spalle) sono estremamente benefiche per la colonna vertebrale e controindicate solo in caso di ipertensione o di altre condizioni mediche che le vietino.

Addirittura, le verticali sulla testa, che nello yoga tradizionale sono sconsigliate a chi soffre di ernia cervicale, per il rischio di farsi male al collo appoggiando la testa a terra, sono qui possibili grazie all’appoggio delle spalle del flyer sulle mani della base, posizione che lascia il collo libero da qualunque pressione.

Grazie agli stiramenti messi in atto, l’acroyoga risulta benefico in caso di problemi alla schiena come scoliosi, mal di schiena, dolore cervicale; migliora l’elasticità di muscoli e tendini e il senso dell’equilibrio; regola le ghiandole endocrine e il sistema nervoso; permette di sviluppare la forza, la fiducia in se stessi e nell’altro come anche la capacità di controllo sul proprio corpo; previene l’insorgere di stress cronico, depressione, attacchi di panico e ansia sociale, perché insegna a relazionarsi con gli altri, e favorisce il rilassamento.

In ogni caso, se si soffre di una qualche patologia o si hanno problemi di salute, sarebbe sempre meglio consultare un medico prima di intraprendere qualunque attività sportiva.

E per chi è pauroso? La paura iniziale scompare già dalla seconda lezione e si trasforma presto in entusiasmo lavorando in coppia.

L’acroyoga è un lavoro di squadra che permette di scoprire e superare i propri limiti sotto la guida e il costante supporto e aiuto dei compagni, con i quali viene sempre mantenuto il contatto fisico.

Ogni errore viene visto e vissuto come parte del percorso di apprendimento. In questo senso, si tratta di una disciplina che ha un immenso effetto terapeutico per chi si sente insicuro, per chi ha la percezione erronea di essere impacciato o per chi soffre di ansia legata allo stare con gli altri.

Durante la pratica non c’è giudizio, ciascuno è libero di procedere al proprio ritmo e di fare solo ciò che si sente.


Fiducia e abbandono

La parola “fidati” mi rimbomba nella testa ogni volta che mi faccio lanciare in aria e poi riprendere al volo dalla base.

Ma si tratta anche di credere in se stessi e nelle proprie capacità.

Nel momento in cui siamo sospesi in aria e dobbiamo eseguire movimenti di equilibrio, l’unica persona sulla quale possiamo contare per eseguire tali movimenti siamo noi stessi e lì impariamo che a volte siamo già pronti, anche quando non pensavamo di esserlo, altre, invece, che ci serve un po’ più di allenamento, ma che non c’è nessuna fretta.

La soddisfazione che si trae nel raggiungere piccoli nuovi obiettivi nella pratica, giorno dopo giorno, è grande e va ad agire sul nostro modo di pensare e sulla nostra autostima.

Un limite superato è la possibilità di uscire dalla zona di comfort anche nella vita di tutti i giorni, in maniera graduale e in totale sicurezza, andando al di là di ciò che conosciamo per abbracciare una nuova realtà e un nuovo modo di pensare.

L’abbandono è una diretta conseguenza del rapporto di fiducia che creiamo prima con noi stessi e poi con il nostro partner.

L’acroyoga è anche un’ottima attività da svolgere con il proprio partner di vita, poiché rafforza la relazione di coppia e permette di divertirsi e di sperimentare assieme.


Come si svolge una lezione di acroyoga

L’unico requisito per iniziare con l’acroyoga è di essere in buona forma fisica, oltre ad avere voglia di divertirsi in compagnia.

Di solito le sessioni iniziano con un cerchio di gruppo e un riscaldamento eseguendo alcune asana. Si passa poi ad eseguire le figure. Le più comuni e adatte anche ai principianti sono:

  • front bird: la base è sdraiata con le gambe a 90º e i piedi poggiati all’altezza delle anche del flyer, che rimane sospeso come una foglia al vento
  • candle stick: la base è sdraiata con le ginocchia piegate, le gambe parallele e le mani che sorreggono le spalle del flyer mentre questi esegue una verticale sostenendosi con l’appoggio delle mani sui quadricipiti della base. Il sostegno sulle spalle della base rende questa figura un ottimo modo per esercitarsi sulla verticale e trovare il proprio equilibrio
  • back bird: la posizione della base è la stessa del front bird, ma le braccia sono distese sopra la testa o lungo i fianchi, i piedi sorreggono il flyer poco sopra ai glutei. Il flyer è sdraiato all’indietro con la schiena inarcata, le braccia lungo i fianchi o distese all’indietro e la testa rivolta a quella della base. Si tratta di una figura che favorisce lo stretching della colonna vertebrale
  • straddle bat: la base è in posizione supina con le gambe tese a 90º e i piedi appoggiati alla giuntura inguinale del flyer, che è sospeso a testa in giù (proprio come un pipistrello), con schiena e braccia rilassate e le gambe divaricate che puntano verso il basso per mantenere l’equilibrio
  • high fly whale: in questa figura, che è ottima per distendere bene la schiena, la base, con i piedi paralleli, sostiene sulle scapole il flyer che allunga le braccia oltre la testa rilassandosi ma mantenendo attive le gambe
  • throne: la base ha le gambe e le braccia parallele ed estese verso l’alto con un angolo di 90º gradi, il flyer è seduto sui piedi della base con le caviglie attorcigliate alle sue o con i piedi che poggiano sulle mani della base. Nella prima variante il flyer può avere la testa rivolta verso la base o dare la schiena al compagno.

La sessione si conclude con un defaticamento che mira a distendere le parti del corpo maggiormente sollecitate durante la pratica e può essere svolto singolarmente o in coppia, creando figure di stretching molto originali.


Conclusioni

L’acroyoga, oltre ad essere una pratica estremamente divertente che coinvolge corpo e mente e può essere praticata da chiunque salvo eventuali prescrizioni mediche contrarie, ci insegna a vivere in maniera più spensierata, costruendo giorno per giorno, figura dopo figura, la fiducia in noi stessi e, di conseguenza, negli altri.

Non lasciatevi intimidire dalle foto delle figure che avrete visto su Internet, perché una volta capito dove spostare il peso, l’equilibrio nelle asana si mantiene quasi da solo e la maggior parte delle figure non richiede di particolare forza, solo di allenamento, pazienza e tanta voglia di mettersi in gioco.

Si può praticare ovunque: in palestra, in casa, al parco, in spiaggia, durante una gita domenicale, con gli amici o in compagnia di un partner. L’importante è farlo sempre in sicurezza.

È, inoltre, un’attività ludica che si addice anche ai bambini.

Trattandosi di una disciplina relativamente recente, non è sempre facile trovare dei buoni corsi e sicuramente è più probabile trovarne nelle grandi città, ma i gruppi di acroyoga presenti su Facebook sono molto attivi.

Solitamente, al di là dei raduni annuali e soprattutto estivi per allenarsi insieme e perfezionare determinate figure acrobatiche, vengono organizzati diversi incontri settimanali per fare pratica e divertirsi tutti insieme nei parchi o nelle palestre delle città.

Ci sono anche diversi workshop in tutta Italia per far conoscere questa bellissima disciplina ai curiosi.

Ovviamente esistono anche dei corsi online, ma, a meno che non siate praticanti yoga e/o acrobati esperti, potrebbe essere difficile imparare determinate figure senza avere un insegnante che vi corregga.

Vi consiglio quindi, se siete interessati a provare, di informarvi nella vostra città e di fare un po’ di ricerca online.


Valentina Valoroso Autrice presso La Mente Pensante Magazine
Valentina Valoroso
Copywriter | Traduttrice | Insegnante di Lingue
Bio | Articoli
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