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L’impareggiabile senso di libertà del Camminare nella natura

Passo dopo passo: come ritrovare sé stessi camminando

Image by Sebastian Pichler on Unsplash.com


Passo dopo passo, un richiamo alla vita, a come affrontare ogni situazione, quante volte ci capita di essere sommersi da mille richieste e automaticamente ci diciamo “una cosa alla volta”, ecco il paragone con il cammino è immediato, per attivare dentro di sé la serenità nell’affrontare le cose come si sgrana un rosaio. Facendo attenzione ad ogni pallino, sentendone l’essenza e la consapevolezza e così un passo alla volta il nostro piede ci conduce sulla strada, sentendo il contatto con la Madre Terra e con noi stessi.

Il cammino e la natura sono in stretta relazione, è una dei primi consigli che elargisco ai miei clienti e molto spesso le sedute amo farle camminando, immersi nella natura, ritagliando un momento che vada oltre alle pareti di una stanza. Quel sentirsi liberi lontano dalle costrizioni richiama il concetto di Wanderlust, un’astrazione che nella letteratura tedesca esprime il senso di libertà, un approccio

particolare alla vita, che trova espressione nell’identificare il camminare, il passeggiare, in spazi aperti, nella natura, come la radice stessa del sentirsi tedeschi, ovvero, per allargare l’argomento, come facenti parte di un tutto.

Camminare è una delle attività più naturali e complete che il nostro corpo possa compiere, rigenerando sia la mente che il copro, diffondendo buonumore e permettendo di unire un aspetto di benessere, con il fitness senza dimenticarne la parte spirituale.

Per i buddhisti la camminata rappresenta una forma attiva di meditazione molto importante, capace di portare la nostra attenzione al momento presente, ascoltando il nostro respiro, passo dopo passo, consentendoci di estraniarci dalle problematiche che affliggono il nostro quotidiano. Mi piace pensare che mentre camminiamo, ad ogni passo, rilasciamo un pensiero negativo, andando verso un atteggiamento positivo che assume una forma di leggerezza nel volgere lo sguardo verso il cielo in una manifestazione di gratitudine.

Quando camminava il Buddha lo faceva in modo semplice, senza mettervi alcuno sforzo, attivando una presenza mentale capace di godere di tutte le meraviglie della vita, sia dentro che fuori di sé. Egli diceva “la mia pratica è la non pratica, la realizzazione è la non-realizzazione”, quando comprendiamo che l’atto del camminare è la cosa più semplice, naturale che possiamo compiere, dove corpo e mente sono in relazione interconnessa, ecco che si sprigionano in noi sensazioni di benessere, anche grazie al rilascio di endorfine che si manifestano in uno stato di pura felicità e allo stesso tempo ridurre stress, ansia e allontanare gli effetti dannosi del cortisolo.

Camminare è un’attività che ci conduce a stabilire una connessione con il nostro Sé più autentico, che richiama la dimensione del viandante, del pellegrino, che nel camminare si fa straniero, dove fare un primo passo in contatto con la Madre Terra ci trasporta in uno stato presente del qui e ora, sentendo quell’appartenenza e quel legame tra l’Uomo- Microcosmo e l’Universo – Macrocosmo.

Grande importanza ha la respirazione nel creare un ritmo rigenerativo in armonia con il movimento delle gambe e delle braccia, conducendoci ad una meditazione camminata, dedicando grande attenzione alla pianta del piede sentendo l’appoggio profondo e il contatto con la terra, godendo della libertà e della gioia che questo gesto ci consente di vivere.

Come afferma il maestro zen e leader spirituale Thich Nath Hanh, “il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terre verde nel momento presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora”. Queste sue parole aprono una finestra sulla creazione del suo Plum Village nel sud- ovest della Francia, una “casa lontano da casa”, dove è possibile imparare la meditazione camminata, ma anche mentre si magia o si sorseggia una tazza di thè e ricorda, ancora una volta, come il benessere giunga dalla semplicità, poiché è alla portata di tutti, che va oltre ad un abbonamento in palestra, ma la natura stessa ci offre la possibilità quotidiana di allenare il nostro corpo.


La salute passo dopo passo

Dalla mente al corpo, un benessere orchestrale risuona passo dopo passo generando benessere, qualunque sia la tipologia di camminata che intraprendiamo, anche in base alle nostre possibilità e ai nostri limiti fisici.

Il nostro corpo è stato creato appositamente per camminare, la conformazione fisica ci aiuta a muoverci e l’anima del viandante, del pellegrino, che è insita in ognuno di noi fa tutto il resto.

Nel risvegliare il nostro corpo, risvegliamo anche l’anima antica che è dentro di noi, rigenerando la nostra energia primitiva e apportando benefici per la nostra salute psicofisica.

La camminata veloce apporta benefici all’apparato cardiocircolatorio, grazie alla regolarizzazione della pressione sanguigna, alla circolazione linfatica, ancor meglio stimolata se durante la camminata muoviamo anche gli arti superiori, magari utilizzando le note bacchette per il nordic walking, o eseguendo appositi esercizi accompagnati da respirazioni profonde e rigeneranti.

Passo dopo passo aiutiamo il nostro corpo a lasciare le tossine alla Madre Terra, che causano infiammazioni nel nostro corpo e malumore, allo stesso tempo è stato confermato che camminare è un ottimo esercizio che previene la formazione di tumori , innanzitutto perché migliora il sistema immunitario, ma lavora direttamente sugli ormoni che generano stress, panico, ansia e rilascia nel nostro corpo endorfine, producendo dopamina, che trasmette gratificazione e serotonina, in grado di migliore il nostro umore.

Rispetto alla corsa, la camminata a passo sostenuto non è aggressiva con le articolazioni e non arreca danni alla schiena, allo stesso tempo è un ottimo metodo per perdere peso e per le donne un aiuto nell’alleviare, contrastare la cellulite, sia grazie al movimento, che allo stato di benessere che sblocca il flusso linfatico ed energetico che causa infiammazione.

Passo dopo passo, anche i chili di troppo si sciolgono grazie alla tonificazione muscolare a discapito della massa grassa, che viene così stimolata con una intensità moderata e quindi attinge alle riserve di grasso in modo costante.

Ad accompagnare la camminata anche una corretta alimentazione, che deve sempre essere in linea con le nostre azioni, come ricordato nel procedente articolo AlimentAzione, così da facilitare e migliorare la nostra performance e vedere i risultati sperati.


Camminare: come, quando, per quanto e dove, alcuni semplici accorgimenti?

Camminare a passo sostenuto richiede, come per tutte le attività che coinvolgono uno sforzo corporeo, cura e attenzione, nonché un progressivo aumento del tempo dedicato in base a quanto il nostro fisico è allenato o meno, o se sono presenti disagi da prendere in esame e rispettare.

Per ottenere dei benefici psicofisici, la camminata sarebbe bene diventasse un tutt’uno con il proprio stile di vita, iniziando anche da semplici accorgimenti, tra cui utilizzare meno l’auto o i mezzi, per percorrere distanze che permettano di muovere il nostro corpo, ecco io inizierei proprio da qui.

In un’ottica più segmentata legata ad un concetto di fitness, l’ideale sarebbe camminare almeno cinque giorni a settimana per almeno 30/40 minuti mantenendo un passo veloce evitando pause e praticando, prima e dopo, un breve riscaldamento per dare sollievo ai muscoli.

Questa è sicuramente una visione tecnica, ma camminare è anche un modo per rilassarsi, come detto, per scoprire e per scoprirsi; quindi, nella mia visione è un atto d’amore verso sé stessi, che esula da imposizioni, poiché è naturale, come mangiare, bere.  Camminare è un gesto che andrebbe compiuto non appena ci alziamo dal letto regalando al nostro corpo movimento, che può essere andare a bere un caffè al bar lontano, o semplicemente raggiungere il luogo di lavoro, ove possibile a piedi, oppure se si lavora in casa creare intervalli uscendo per ricreare un flusso di energia positivo lontano dagli schermi del computer.

Siamo nati per essere in movimento, non per stare seduti così tanto tempo alla scrivania, è contro la nostra natura e ciò comporta stati di malessere e di infiammazione causati da residui di energia non vissuti e quindi bloccati nel nostro corpo.

Se abbiamo la fortuna di vivere in luoghi verdi o semplicemente adiacenti a parchi pubblici, ecco li possiamo ritrovare quell’unione con il tutto che il camminare ricrea, dando spazio alla nostra fantasia, al respiro, alla gratitudine di avere la fortuna di un corpo in salute che può muoversi.

Il filosofo Henry Thoreau nel suo libro Camminare ricorda e sottolinea come camminare nel verde, nei boschi quando possibile, è un modo per ritrovare Sé stessi grazie al ricongiungimento con la natura rianimando quel rapporto scambievole, d’amore e di apprendimento che da sempre è alla base del rapporto tra uomo e ambiente e che la vita sedentaria, gli spazi chiusi hanno interrotto in modo violento.

Termino con un invito che auspico possa giungere a te lettore che ti stai avvicinando alla naturopatia, o ne sei già conoscitore, ovvero inizia dalle cose semplici prima di riempire il tuo scaffale di integratori, riacquista la consapevolezza che nei piccoli gesti si accoglie il seme che passo dopo passo diventerà la pianta solida e felice del benessere.


Beatrice Pazi Autrice presso La Mente Pensante Magazine
Beatrice Pazi
Laurea In Filosofia | Diploma di Naturopatia presso Riza
Bio | Articoli
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