
Cinque categorie di persone da evitare…
…per una vita migliore!
Da un recente censimento (Marzo 2021), sembra la terra sia attualmente abitata da circa 7.85 miliardi di persone e sembra, inoltre, che tra il 2064 e il 2100 si potrebbe arrivare toccare i 9/10 miliardi di abitanti. Fonte: ONU – IMH – Institute for Health Metrics and Evaluation.
La presenza di quasi 8 miliardi di persone fa si che il livello di interazione che tutti i giorni dobbiamo avere con altri esseri umani, sia che sia per scelta o per “costrizione” risulti essere quasi inevitabile.
In questo articolo vorrei condividere con voi un elenco di cinque categorie di persone con cui l’interazione dovrebbe essere per quanto possibile evitata o comunque ridotta ai minimi termini.
Quindi, se tra i tuoi obiettivi di vita c’è quello di voler preservare al meglio la tua salute fisica e mentale, di sicuro troverai utili le informazioni contenute di seguito.
C’è chi costruisce, ma c’è anche chi distrugge: I demolitori.
Scenario 1
Chiara: “Lo sai, Sara, mi piacerebbe aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi. Ho deciso di iniziare un percorso di studi per potermi certificare come Life Coach.”
Sara: “Sembra interessante, ma sai Chiara, vedo ogni giorno sui social tanti nuovi Life Coaches, il mercato è sicuramente saturo, sarà difficile per te, per non dire impossibile trovare spazio nel mercato attuale, poi i costi dei corsi sembrano abbastanza impegnativi, ti conviene?“
Scenario 2
Marco: “Michele, ho deciso, chiederò a Marcella di sposarmi, siamo insieme da più di tre anni e siamo felici, credo di essere sono pronto per il grande passo.”
Michele: “Lascia stare Marco, fidati di me, ci sono passato. Sono stato sposato due volte e non ha funzionato. Il Matrimonio è la “tomba” dell’amore. Ascolta uno che ha esperienza, finché potrai goditi la tua libertà.“
In questi due banalissimi esempi, i personaggi di fantasia di Sara e Michele rappresentano brillantemente la categoria dei Demolitori.
I “demolitori” sono in pratica coloro che attraverso un linguaggio di solito negativo, tendono a minimizzare o, per usare un termine di impatto, “distruggere” simbolicamente ciò che qualcun’altro sta pensando (o tentando) di realizzare.
Purtroppo, molto spesso, le persone più vicine a noi fanno parte di questa categoria.
Con la scusante di volerci proteggere da eventuali fallimenti, delusioni e catastrofi emozionali di ogni genere, i nostri cari “demolitori” ci fanno notare con grande eleganza e precisione, tutte quelle difficoltà sulla nostra strada verso il successo.
Purtroppo questa tiplogia di persone è ovunque. Amici, parenti, semplici conoscenti e colleghi di lavoro. Tutti noi, almeno una volta, abbiamo incontrato sul nostro cammino qualcuno che ci ha profondamente demoralizzato. Che ha “distrutto”, per così dire, un nostro sogno o obiettivo.
Generalizzando, coloro che tendono a demoralizzare e/o a sminuire gli obiettivi e desideri altrui, sono spesso coloro che, avendo una visione molto negativa e limitante di sé stessi, vivono la propria vita nel costante timore di sbagliare o di fallire. Timore che non gli permette quindi, di agire e di realizzarsi come vorrebbero per cui preferiscono focalizzare la loro frustrazione demotivando coloro che invece vogliono fare, cambiare, crescere e realizzare la propria “leggenda personale“. (Vedi L’Alchimista di Paolo Coelho).
Una giusta considerazione
A questo punto, però, qualcuno potrebbe giustamente dire “nella vita siamo sempre noi che decidiamo se farci influenzare dalla negatività degli altri“.
Si, questo à verissimo, ma sempre ovvio, e non sempre facile da attuare.
La negatività di alcuni, può avere una grande impatto nella vita di tutti, anche dei più “intelligenti” emozionalmente.
Per esperienza personale, ho capito che imparare ad essere consapevoli di chi ci sta attorno, imparare i loro comportamenti, il loro modo fare nonché, essere sempre consapevoli dell’impatto che queste persone hanno nella nostra vita, sia in positivo che soprattutto in negativo, ci dà quella marcia in più che ci consente di stabilire con precisione la tipologia di persone con cui vogliamo condivivdere la nostra quotidianità.
Chiaramente tutto questo discorso vale anche per noi stessi.
Per me, l’auto-analisi è importantissima. Dobbiamo essere sempre in grado capire, con coraggio e onestà, se anche noi delle volte assumiamo atteggiamenti negativi nei confronti degli altri.
Non è complicato, poyrebbe bastare un attimo di riflessione e con onestà rispondere alle domande di seguito:
Quando qualcuno condivide con te un sogno, un desiderio, o qualcosa che intende realizzare, come ti comporti?
Quali sono i tuoi primi pensieri?
In genere, che tipo di consigli dai?
Tendi a supportare e incoraggiare le idee e i sogni altrui oppure no?
Il nostro principale dovere in questa vita è quello di aiutare gli altri. E se non potete aiutarli, almeno non fate loro del male. – Dalai Lama
La vittima delle circostanze
Il trip del vittimista è terribile. Tutti ne siamo parzialmente succubi, perché abituati a osservare la vita da un unico punto di vista: il nostro. – Massimo Gramellini
Le vittime sono essenzialmente coloro che credono di non avere alcun potere in quello che succede nella loro vita.
Sono coloro pensano di essere sempre al centro di ingiustizie, soprusi e malvagità di ogni genere. Sono coloro che collezionano quotidianamente, situazioni, esperienze e interazioni fatte solo di sfortune e impedimenti.
Sostanzilamente esistono due categorie di persone. Alla prima categoria appartengono coloro che vivono la vita come “Causa“, cioè, costruiscono quotidianamente la propria esistenza. Alla seconda categoria, invece, appartengono coloro che vivono la vita ad “Effetto“, persone che non costruiscono la propria esistenza, ma la subiscono passivamente, come se ci fosse sempre qualcosa o qualcuno a decidere, fare e pensare per loro.
Chi vive come una “Causa”, decide sempre di prendersi la completa responsabilità di tutto ciò gli accade, sia nel bene che nel male. Queste persone sanno sempre di essere, appunto, la causa principale di tutto ciò che sono, che hanno e che pensano e agiscono di conseguenza.
Coloro che invece, vivono la propria vita come “Effetto”, sono coloro che subiscono gli eventi, che subiscono le persone. Sono coloro che incolpano sempre gli altri per tutto quello di cui non sono felici nella loro vita o di quello che non riescono a realizzare.
Per le vittima c’è sempre qualcuno o qualcosa a cui puntare il dito. Governi, persone, leggi, sfortune, Dio, il Diavolo, la pioggia o il sole.
Per la vittima il colpevole è sempre tutto, tranne che loro stessi.
E inutile dire che per mantenere una buona stabilità emotiva è necessario stare il più lontano possibile da tutti coloro che pensano e agiscono da vittime.
Le vittime, attraverso la loro estrema passività, possano trascinare anche i più forti emotivamente in vortici di negatività senza precedenti. Fai molta attenzione!
Il lamento: un diritto di tutti?
Chi vive da vittima chiaramente deve per forza lamentarsi.
Ma c’è anche chi è invece proattivo, chi sa prendersi la responsabilità di tutto quello che gli accade, e si sforza a cambiare ciò che non funziona, ma, per qualche motivo, sente sempre e comunque la necessità di lamentarsi.
Se hai mai avuto a che fare con persone estremamente lamentose avrai notato il grande impatto che possono avere sia sull’umore e sul livello di energia degli altri.
Mi reputo una persona estremamente onesta, e quindi devo dire con onestà che, si, anche io mi lamento, ma mai con gli altri.
L’unico uditore delle mie lamentale risulta essere sempre il mio “io” interiore.
Ci sono cose, situazioni e persone che non sopporto, ci sono cose che odio e che vorrei andassero i maniera differente, ma, nessuno lo sa!
Lamentarsi forse potrebbe anche essere considerato come un diritto umano, ma, per quanto mi riguarda, lamentarsi senza però impegnarsi a trovare delle soluzioni che potrebbero diminuire o eliminare le lamentele, dovrebbe essere considerato quasi come un crimine.
Chiaramente ci tengo nuovamente a ribadire che tutti questi bei discorsi fatti sulle categorie di persone da evitare ci devono comunque far riflettere sul fatto che anche noi stessi non dobbiamo avere questo tipo di comportamenti nei confronti degli altri.
Per esempio, non sopporti chi si lamenta, ma se rifletti, ti lamenti continuamente di tutto quello che vedi, senti o vivi?
Se la risposta onesta è SI, allora credo sia arrivato per te il momento di agire e cambiare prima di diventare anche tu una di quelle persone che deve essere evitata dagli altri. Prima di diventare una vittima delle tue circostanze, è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare le circostanze in cui ti trovi.
Lamentarsi serve solo a continuare a fare ciò che non ti piace. – Giuseppe Catozzella
Le bugie (e la falsità) hanno le gambe corte?
Si dice che le bugie hanno le gambe corte, e che la falsità in quanto tale non abbia mai lunga vita, tutto ciò è vero ma, purtroppo, delle volte, nonostante i nostri sforzi e le nostre buone intenzioni, dobbiamo avere per forza interagire con persone e in situazioni di dubbia onestà spesso anche da parte di noi stessi.
In base alla mia esperienza, credo che l’unico modo per evitare di far parte di situazioni fatte di persone ambigue, false e poco chiare sia quello di sviluppare un estremo livello di onestà, prima di tutto con sé stessi e poi con tutto ciò che ci circonda. Questa considerazione potrebbe sembrare ovvia, direi forse anche banale ma vi assicuro non lo è.
Essere brutalmente onesti con sé stessi è senza dubbio una delle caratteristiche più difficili da sviluppare.
Non mentire mai, vedere le cose per quelle che sono, agire integrità, anche quando potrebbe far male sia a noi stessi ed agli altri purtroppo non è una peculiarità di molti, ma è una caratteristica estremante necessaria se vogliamo evitare di far parte del gruppo di coloro che, invece, fanno della loro vita un teatro fatto di finzione, ambiguità e sotterfugi.
Chi vive in un costante stato di falsità, potrebbe disturbare la pace e la stabilità di coloro che hanno, invece, deciso di vivere con trasparenza e chiarezza sia interiore che nei confronti degli altri. Costruire la tua integrità giorno per giorno e non scendere mai a compromessi con chi fa buon viso a cattivo gioco ti darà di sicuro la possibilità e anche la capacità di evitare situazioni, eventi, e persone che vivono costantemente in una finta e falsa realtà.
In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. – George Orwell
Attenzione i “vampiri” esistono e vanno evitati!
Molti pensano che i vampiri siano solo personaggi frutto della fantasia popolare. Altri, invece, come me, credono fermamente nella loro esistenza.
Chiaramente non parlo dei vampiri cinematografici, quelli assetati di sangue umano, che di notte si aggirano in cerca di vittime. Ma nello specifico, mi riferisco a tutti quei loschi personaggi che quotidianamente, attraverso una estrema negatività, “succhiano” simbolicamente le nostre energie vitali.
Se riflettiamo un attimo su quanto detto fino a questo punto, tutte le persone di cui parlo in questo articolo, rientrano in qualche modo nella macro categoria dei “vampiri”, tutte in un modo o in un altro ci tolgono qualcosa, o almeno ci provano.
I “vampiri” da evitare sono tutte quelle persone estremamente negative, quelle che vedono sempre tutto nero, quelle che, fuori dal tunnel, c’è un altro tunnel ancora più lungo e più scuro da affrontare.
Quelli che c’è sempre una difficoltà, che si focalizzano sempre sul problema e mai sulla soluzione. Quelli per cui tutto è inutile, tutto è male, tutto è sempre senza speranza. Quelli che con la loro profonda negatività ti seppelliscono sotto montagne di escrementi, difficili da gestire.
Senza dubbio, non tutti siamo uguali, c’è chi è grado, e senza grossi sforzi, di gestire e difendersi da questo tipo di persone. Molti sono in grado di combattere la loro negatività semplicemente ignorandole o non fomentando la loro innata indole distruttiva.
Io, purtroppo, nonostante gli sforzi, so di avere spesso poca forza nel combattere le trappole dei vampiri energetici.
La mia grande arma è la consapevolezza, riesco a avvertire, quasi avendo un sesto senso, la presenza di questi individui, e ciò mi permette di creare delle strategie atte ad evitarli a priori, e non dargli la possibilità di fare la prima mossa, in quanto so che altrimenti, avrei difficoltà nel gestirli.
Fai attenzione!
I “vampiri” purtroppo sono ovunque. Spesso sono travestiti da vittime innocenti, sfortunati e incompresi della società che cercano di trascinare le loro vittime in trappole fatte di negatività e vittimsmo.
Non farti abbindolare, fai uscire il Van Helsing che è in te e se non puoi proprio evitarli, combatti questi personaggi con proiettili fatti di non curanza e distacco, se puoi con grandi dosi di positività esperanza e continua a procedere inesorabilmente non solo verso i tuoi obiettivi più importanti, ma anche verso la serenità psicologica che tutti noi meritiamo.
In conclusione
In questo mondo è facile imbattersi in persone che vedono la vita come un problema, o il mondo come un posto dove il male prevarica il bene.
Questo articolo nasce dall’idea di aiutare coloro che come me, nonostante gli sforzi, spesso subisce la negatività delle persone.
Questo articolo nasce dal desiderio di voler dare qualche piccolo aiuto per proteggersi, per quanto possibile, dalla negatività che ci circonda, continuando a credere nei propri sogni, e continuare a fare di tutto per realizzarli.
Soprattutto cercare di arrivare ad una serenità interiore che spesso, purtroppo, va sviluppata eliminando alcuni personaggi dalla nostra quotidianità.
Il male esiste, ma, anche il bene esiste altrimenti non sapresti la differenza tra i due. Adesso da quale parte stare, come vivere la tua vita e con quali persone vuoi condividere il tuo percorso è una scelta che solo tu puoi fare.
Scegli sempre per il meglio!
Antonio Esposito
LMP Editor-In-Chief | Life Coach | Mentor
Bio | Articoli
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