I danni della procrastinazione
Perché procrastiniamo e come smettere
Cosa significa procrastinare? Quali sono i motivi che ci spingono a rimandare all’infinito scadenze incalzanti? Che cosa comporta quest’abitudine?
A tutti sarà capitato di posticipare, generalmente per pigrizia, un impegno più o meno importante. E fin qui niente di male.
Molti genetisti pensano che l’uomo sia fondamentalmente pigro, per cui nulla di preoccupante se ultimamente ti è capitato di rinviare alcuni impegni.
Procrastinare è cosa ben diversa e significa temporeggiare tendenzialmente all’infinito, un atteggiamento patologico che ci porta a sostituire i nostri impegni fondamentali con attività meno urgenti che danno la sensazione di piacere immediato.
Questa cattiva abitudine sta aumentando in modo preoccupante; gli impegni sono sempre più numerosi e spesso diventa difficile gestirli in modo efficace. Nel mondo industriale circa una persona su quattro procrastina con modalità preoccupanti.
Se anche tu hai qualcosa che stai rinviando da troppo tempo, che sia un obiettivo fondamentale o una semplice scadenza, allora dovresti sapere che hai un problema che dovresti affrontare.
In giro per il web troverai numerosi consigli su come smettere di procrastinare, la maggior parte dei quali ragionevoli, ma pochi, in realtà, si concentrano sui veri motivi che ti spingono a mettere in atto una serie di atteggiamenti dannosi per te stesso.
Conosci il tuo nemico
Quando conosci il nemico e conosci te stesso, allora la vittoria è certa.
Sun Tzu
Conoscere il nemico è la prima regola per sconfiggerlo.
Pianificare le attività, concentrarsi sul primo passo da fare, vietarsi social e distrazioni, applicare la legge di Parkinson, sono consigli sicuramente molto utili, ma se non capirai i veri motivi che ti spingono a procrastinare, non ne uscirai mai in modo definitivo.
Forse per tre o quattro giorni riuscirai ad aggirare l’ostacolo, farai quel “qualcosa che è sempre meglio di niente”, sarai bravo a completare il pezzetto di agenda che ti eri prefissato, ma finché non avrai affrontato i tuoi demoni interiori, non sarai pronto a sconfiggere definitivamente questa che è una vera e propria piaga emotiva.
Il nonsense della procrastinazione
Se ci pensi bene, è totalmente insensato procrastinare.
Anzitutto perché non significa “non fare niente”. E non ci stiamo mettendo al riparo da eventuali fallimenti, ma al contrario ci stiamo gettando tra le braccia dell’insuccesso.
Così come è impossibile “non comunicare” (anche il silenzio e l’assenza fisica, sono forme di comunicazione) è impossibile “smettere di fare”, molto semplicemente perché il nostro cervello è sempre in attività.
Stare fermi non significa non fare nulla, semplicemente significa fare la cosa sbagliata.
Perché passi ore a leggere post su Facebook, quando sai benissimo che quella perdita di tempo ti farà poi sentire in colpa?
Molto probabilmente hai delle paure o un passato irrisolto che ti spingono in un pericoloso limbo di inattività.
Evitare il dolore è una molla molto più forte della ricerca del piacere.
Livelli di procrastinazione
Sappiamo tutti che il nostro “io” è fatto per la maggior parte da quell’immenso blocco chiamato “inconscio”, un lato oscuro difficilissimo da decifrare e che guida per intero le nostre attività e i nostri pensieri.
Se sei pigro, tenderai a rinviare. E fin qui potrebbe anche non essere grave. Il problema nasce nel momento in cui lo slittamento di un obiettivo diventa una predisposizione mentale tendente all’infinito.
Bisogna anzitutto capire a che livello sei.
Guardati indietro.
Se dieci anni fa avevi gli stessi macro obiettivi che hai oggi, allora hai senza dubbio un problema.
Se invece tendi a rinviare alcune cose di poco conto (come pagare una bolletta) non farne un dramma, ma stai comunque all’erta; la tua è una predisposizione e devi evitare che slitti verso forme più pericolose.
Paura dell’insuccesso: una forma di procrastinazione
Decidere di non decidere è spesso legato alla paura dell’insuccesso.
Non mettersi mai alla prova significa mettersi al riparo dai fallimenti. O almeno così siamo portati a pensare.
Intimamente sai bene che questa strategia è la peggiore, ma nonostante questo continui a rinviare, mentendoti sul fatto che in realtà quello che stai facendo è tentare di annullare i tuoi desideri.
Un passo falso potrebbe risultare fatale per la tua autostima e il tuo inconscio ti dice, erroneamente, che solo chi sta fermo non si fa male.
Quando la procrastinazione è frutto della paura, è necessario farsi aiutare.
Diventare consapevoli delle nostre azioni, dei nostri obiettivi e dei nostri reali punti di forza non è affatto così semplice.
A volte la procrastinazione nasconde problemi psicologici intricati.
Ad esempio potrebbe essere che i tuoi sogni, i tuoi obiettivi, si scontrino con il sistema di valori “innestato” nel tuo inconscio, le cosiddette convinzioni limitanti.
Se ad esempio sei cresciuto in un ambiente familiare difficile, potresti tendere a rinviare il tuo matrimonio per paura che anche il tuo fallisca.
Depressione e procrastinazione
Quando procrastinare diventa un atteggiamento compulsivo, potrebbe essere legato a patologie anche gravi come la depressione.
Bassi livelli di dopamina (la “base” chimica del buonumore) ci portano a cercare nell’immediato un po’ di sollievo.
Guardare una puntata della nostra serie preferita, anziché dedicarci a un compito di ampio respiro, ci dà la sensazione di benessere istantaneo.
Insomma, l’atto del procrastinare potrebbe anche essere una tessera incastrata nel nostro DNA, nel qual caso è fondamentale farsi aiutare, non sottovalutando quello che è un vero e proprio problema psichico, una vera e propria falla nel nostro sistema di autocontrollo.
Non a caso ansiosi, impulsivi e depressi sono più portati a procrastinare.
Procrastinare…la procrastinazione
Quando procrastinare diventa un’abitudine bisognerebbe anzitutto fare una cosa molto semplice: prenderci del tempo per pensare a noi stessi. E non è un paradosso.
Dobbiamo immaginarci nel momento in cui quel compito fondamentale sarà portato a termine.
E dobbiamo credere, intensamente, che quell’obiettivo è alla nostra portata. Possiamo fare quello che possiamo immaginare; dipende solo da noi.
Prendiamoci del tempo.
Scriviamo su un quaderno l’elenco di tutte le sensazioni che proveremo quando avremo completato l’obiettivo. Scrivere, possibilmente a mano, serve a fissare le nostre idee, i nostri progetti.
Dobbiamo prendere coscienza che fare i conti con i nostri desideri, prendere in mano la nostra vita, è la cosa migliore che possiamo regalare a noi stessi.
E ogni tanto concediamoci pure un video su YouTube.
Smettere drasticamente di procrastinare, trasformandoci in automi, sarebbe un comportamento eccessivo. Trasformati da “procrastinatore seriale” a “procrastinatore consapevole”, fa’ in modo di assumere atteggiamenti razionali e pianifica fisiologiche pause nell’arco della giornata.
4 tecniche per smettere di procrastinare
Posto che se “soffri” seriamente di procrastinazione dovresti chiedere aiuto, ci sono alcune tecniche che possono aiutarti ad alleggerire il problema:
- Anzitutto smettila di sentirti in colpa. Se fino ad oggi hai procrastinato va bene così. Ogni fase della vita è importante, ha un senso e un suo perché. L’importante è ciò che farai da domani. Anzi, da questo momento.
- Scrivi i tuoi obiettivi quotidiani. Non concentrarti subito sul macro obiettivo. Non scrivere “voglio laurearmi” e nemmeno “devo passare l’esame”. Scrivi semplicemente “devo studiare le prime dieci pagine del libro”.
- Ricorda che il primo passo è sempre il più difficile. Convinciti che una volta compiuto quello, automaticamente verranno gli altri. L’azione porta all’azione, così come la procrastinazione porta alla procrastinazione.
- Infine, affronta le tue paure. Nascondere la polvere sotto il tappeto non solo non aiuta, ma è la cosa peggiore che tu possa fare se vuoi superare le tue paure o quantomeno imparare a gestirle.
Gabriel Tibaldi – SEO Copywriter | Email