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Dieta e approccio mentale: il ruolo delle emozioni

Come perdere peso senza più diete malsane e inutili


Tutti noi percepiamo questo primo mese dell’anno come un nuovo inizio. Un nuovo capitolo da scrivere in questo libro chiamato “vita”. Tutti i nostri sogni e i nostri desideri più profondi sono accompagnati da un forte senso di speranza. La speranza che questo nuovo anno possa essere migliore del precedente.

In questo periodo molte sono le buone intenzioni che abbiamo per i 12 mesi davanti a noi. Tanti sono i desideri e gli obiettivi da raggiungere!
Con grande forza di volontà e determinazione, promettiamo a noi stessi di agire e finalmente fare quello che non siamo riusciti mai a fare o realizzare negli anni precedenti.

Personalmente definisco il mese di gennaio il “mese delle promesse a perdere”. Chi non ha mai detto frasi come: “Quest’anno, prometto a me stesso che inizierò, farò, cambierò, o smetterò” seguito da una lunga lista di buone intenzioni, desideri e speranze mai realizzate prima.

Guadagnare più soldi, cambiare lavoro, trovare l’amore, smettere di fumare, iniziare un hobby, imparare a suonare uno strumento o una lingua, viaggiare di più, o “semplicemente” sentirsi più felici. La mia lista è infinita, scommetto anche la vostra.

In questa lista, c’è un preciso desiderio comune a moltissime persone. Quello che a gennaio (ma anche a settembre) torna inesorabile nei nostri pensieri. Per esperienza personale e come Coach di Psicologia dell’Alimentazione, credo sia senza dubbio l’obiettivo e il desiderio più ricorrente rispetto a tutti gli altri: perdere peso.

“Giuro che quest’anno mi metto a dieta! Appena sarà finito il periodo natalizio, inizio e mi iscrivo in palestra” (quando si poteva), adesso probabilmente la palestra la facciamo in casa seguendo video su YouTube, ma il senso è lo stesso. “Quest’anno prometto a me stesso che seguirò la dieta e perderò X chili!”.

Quante persone avranno promesso a se stessi di realizzare questo obiettivo per il 2021? E quante persone a metà gennaio avranno già rinunciato?

E tu, sei sicuro di avere il giusto approccio mentale alla dieta e alla perdita di peso?


La mia battaglia con la perdita di peso

Ho lottato con seri problemi di obesità e disturbi alimentari per la maggior parte della mia vita. Iniziare, finire e riiniziare diete malsane è stata per anni la mia normalità.

In un periodo durato circa 25 anni, credo di aver provato centinaia di diete e diavolerie varie per perdere peso.
Periodi di digiuno completi fatti solo di integratori alimentari, pillole brucia grassi, bibitoni di proteine e diete iper-restrittive, che promettevano perdite di peso rapide e indolori.
Non voglio nemmeno menzionare i soldi che ho speso in quegli anni per abbonamenti in palestra e programmi di fitness.

Anno dopo anno e fallimento dopo fallimento, l’unico obiettivo che stavo ottenendo era di ammalarmi mentalmente e fisicamente, sempre più deluso da me stesso e dalla mancanza dei risultati desiderati, sempre più grasso.

Nonostante i sacrifici, gli sforzi e soprattutto la determinazione che ci mettevo tutte le volte che iniziavo un processo di dimagrimento, nulla cambiava.

Quando, invece, riuscivo a cambiare qualcosa, quando riuscivo a raggiungere risultati di peso soddisfacenti, dopo pochi mesi mi ritrovavo esattamente nella situazione di partenza, spesso e volentieri in una situazione anche peggiore di quella iniziale.

Ti suona familiare?

Forse sto per distruggere le tue buone intenzioni che hai per questo 2021, ma la mia dolorosa esperienza mi porta a dire con assoluta certezza, che tutti i buonissimi propositi che ti sei posto sulla perdita di peso che desideri ottenere molto probabilmente falliranno nelle prossime 3 settimane, nel caso in cui non fossero già falliti.

Se in queste righe ho toccato le tue profonde corde emozionali, forse sei arrabbiato con me per quello che ho detto. Tranquillo: è tutto positivo. Significa che sei stanco di lottare a vuoto e vuoi vedere finalmente dei risultati non solo diversi, ma anche sostenibili nel tempo.

Permettimi una banalità: volere e desiderare non ti porterà mai a niente. Per vedere risultati diversi, devi smettere di fare ciò che hai sempre fatto e che sai benissimo non funzionare e fare qualcosa di completamente diverso. Ripeto, FARE qualcosa di diverso. Ciò implica cambiare il tuo approccio mentale nei confronti di dieta, allenamenti e la perdita di peso in generale.

La follia è fare la stessa cosa più e più volte e aspettarsi risultati diversi.
-Albert Einstein


Pensieri dietetici

Spesso associamo la difficoltà di perdere peso e di gestire la nostra alimentazione con una mancanza di autocontrollo, altre volte diamo colpa alla mancanza di determinazione o alla forza di volontà.

Se, come me, hai provato a perdere peso più e più volte senza alcun risultato, oggi potresti anche pensare che probabilmente potrebbe esserci qualcosa di sbagliato in te.

La buona notizia, però, è che non c’è assolutamente niente di sbagliato in te. Quello che potrebbe essere il problema è la mancanza di consapevolezza per quanto riguarda il tuo rapporto prima con te stesso e poi con il cibo. Il tuo approccio mentale alla dieta probabilmente è pieno di sensazioni negative.

Qual è il tuo approccio mentale con la dieta? Un piccolo esercizio

Siamo tutti creature emotive. Nella vita le emozioni sono la causa del nostro agire e la causa del nostro non far niente, come pure la causa di tutti i nostri successi e di tutti i nostri fallimenti.

Non mi credi? Allora te lo dimostro.

Prendi un foglio di carta e scrivi in ​​lettere maiuscole la parola DIETA.

Senza pensarci troppo, scrivi ogni pensiero e ogni sensazione che ti scaturisce la parola DIETA. Una volta scritti tutti i tuoi pensieri e le sensazioni, pensa a un colore con cui la assoceresti.

Di seguito, alcuni estratti dal mio esercizio fatto diversi anni fa:

  •   Devo smettere di mangiare tutto il cibo che mi piace.
  •   Devo mangiare solo in piccole porzioni fatte di cibo insipido e senza gusto.
  •   Sarò sempre triste.
  •   Un’altra dieta, un altro fallimento.

Scrivere e pensare di DIETA, affrontare un’altra battaglia che sapevo di perdere, mi dava sempre un’intensa sensazione di costrizione. Mi sentivo obbligato a fare qualcosa che alla fine non avevo intenzione di fare. Mi sentivo obbligato, anche se alla fine l’obbligatorietà veniva da me stesso.

Ah! E indovina che colore associai alla parola DIETA? Marrone! Con il senno di poi, oggi la scelta non mi sorprende affatto!


Il linguaggio negativo nelle diete

Molte delle persone con cui lavoro oggi come Coach di Psicologia dell’Alimentazione hanno svolto questa piccola attività. In tanti anni, nessuno ha mai scritto o provato sensazioni positive riguardo alla perdita di peso e al cambiare la propria alimentazione. Nessuno!

Il problema è che in qualunque modo tu pensi alla dieta, pensi ad una restrizione della libertà nei confronti del cibo.

Gli esseri umani non amano le restrizioni, anche quando sono auto-imposte. Anche quando sappiamo che la restrizione potrebbe darci un beneficio, nel lungo termine, essa rimane una restrizione, quindi di natura prettamente negativa.

Esaminiamo per un momento il linguaggio utilizzato nel mondo delle diete.

Per prima cosa, pensa a ciò che stai cercando di ottenere. Diamo un’occhiata a due frasi comuni:

  •   Devo perdere peso. 
  •   Devo smettere di mangiare (gruppo di alimenti a scelta).

Se noti le parole usate sono “perdere” e “smettere”. “Perdere per definizione significa “il fatto o il processo di perdere qualcosa o qualcuno”.
Mentre “smettere” significa interrompere una determinata azione considerata fastidiosa o inopportuna.

In relazione alle diete ed al cibo, le parole “smettere e “perdere” sono spesso associate alla sensazione di doversi distaccare da qualcosa che ha per noi ha un valore importantissimo. Il cibo.


Le nostre resistenze emotive

Questo fa sì che si creino delle resistenze emotive a livello inconscio che chiaramente non ci aiutano a realizzare i nostri buoni propositi di dimagrimento.

Quante volte hai detto qualcosa del tipo:

  •   Non voglio più mangiare (metti il ​​tuo cibo preferito).
  •   Non voglio più essere grasso.
  •   Non voglio più pensare costantemente al cibo.

Apparentemente, il nostro cervello subconscio non riesce con tranquillità ad elaborare parola “non”. Vediamo se è vero.

Per i prossimi 30 secondi, pensa a tutto ciò a cui vuoi pensare, ma NON pensare al tuo cibo preferito.

Non pensare alla tua pizza preferita, alla ciambella al cioccolato che ti piace così tanto e alle schifezze che mangi ogni sera guardando i film.

Allora dimmi, a cosa hai appena pensato? Lasciami indovinare! Alla pizza, alla ciambella e al tuo cibo preferito! E meno male che ti avevo detto di non farlo!

Il perché questo succede è abbastanza ovvio: quando non vuoi pensare a qualcosa, ci pensi.

In poche parole, non puoi non pensare a qualcosa senza prima pensarci!

Prova ad eseguire questo compito: non pensare ad un orso polare, e vedrai che la maledetta cosa ti verrà in mente ogni minuto.
-Fyodor Dostoevsky, Winter Notes on Summer Impressions , 1863

In psicologia, questo fenomeno è noto come teoria dei processi ironici, concetto esplorato dallo psicologo sociale Daniel Wegner nel 1987. Fondamentalmente, quando tentiamo di sopprimere pensieri specifici, i pensieri potrebbero diventare ancora più forti e persistenti.
Wegner notò anche che tentare di fermare i pensieri indesiderati è ancora più difficile durante i periodi di forte stress.


L’approccio mentale alla dieta che abbiamo tutti

Sono sicuro che sarai d’accordo con me sul fatto che la dieta è un processo lungo e super stressante.

Se pensi ai tuoi pensieri e comportamenti mentre sei a dieta, noterai che sono tutti basati su restrizioni.

Ci imponiamo una miriade di regole da rispettare senza però avere l’intenzione di seguirle.

  • Non mangiare quella barretta al cioccolato.
  • Non ordinare la pizza.
  • Ehi, smettila di pensare ai biscotti nella credenza!
  • Non dovresti mangiare un altro sacchetto di patatine!

Solo per citarne alcuni.

Durante queste diete, la tua mente viene costantemente bombardata da vari “Devo, non devo, voglio, non voglio” dove il pensiero del cibo è costante.

Lo stress è tale che è impossibile da sostenere per lunghi periodi di tempo.

Durante le diete bisogna poi lottare con la voglia irrefrenabile di cibo spazzatura, la classica fame emotiva che ci darebbe un po’ di sollievo.

A seguire, sbalzi d’umore improvvisi, notti insonni, sensi di colpa per i fallimenti passati, le lotte contro le credenze limitanti costruite negli anni per quanto riguarda te stesso e il cibo.

Il tuo riflesso nello specchio ti mostra una verità che ti fa ribrezzo, mentre il tuo cervello urla e ti chiede di arrenderti.

“È troppo difficile, è troppo doloroso, e alla fine non avrò successo comunque, quindi qual è il punto?!”

Una battaglia che spesso si conclude con te seduto sul divano, cercando di seppellire tutto il dolore emotivo e lo stress sotto una montagna di gelato al cioccolato! Tutto questo ti suona familiare? Se sì, allora benvenuto nel mio mondo!

La dieta e tutte le restrizioni che riguardano il cibo sono battaglie quotidiane. Battaglie che ho combattuto senza vittoria per anni. Adesso so, e sono qui per aiutarti, che se vuoi vincere la battaglia con il tuo peso, devi prima studiare il tuo nemico. Solo quando lo conosci, ci saranno buoni presupposti per creare strategie che aumenteranno le tue possibilità di vittoria.

Tutto parte dal tuo approccio mentale alla dieta.


Stai seguendo una dieta YO-YO?

Dopo tutto questo, se ancora pensi che la dieta sia la soluzione ai tuoi problemi di peso, lascia che ti faccia un’altra semplice domanda.

Supponiamo che l’atto di mangiare di meno o semplicemente smettere di mangiare tutto il cibo che fa ingrassare sia l’approccio mentale giusto per la perdita di peso. Qual è la necessità di creare nuove diete e nuovi prodotti dietetici quasi ogni giorno?

Non sono sicuro della tua risposta, ma dopo oltre 25 anni di lotta con tutti i tipi di diete possibili, so per certo che le diete non funzionano e non funzioneranno mai!

Senza ombra di dubbio, per eliminare il grasso in eccesso, ci deve essere un deficit nell’apporto calorico. Prova a mangiare pollo e lattuga bolliti per i prossimi 30 giorni e perderai peso.

La mia domanda per te è: per quanto tempo sarai in grado di sostenere questo modo di mangiare prima di impazzire? Per quanto tempo sarai in grado di limitare l’assunzione di cibo nella tua vita? Credimi, non per molto tempo.

Questo è il motivo principale per cui le persone si ritrovano a seguire diete effetto YO-YO. Chi segue una dieta YO-YO sta (in)seguendo un ciclo infinito di dieta, dimagrimento, recupero di peso e di nuovo dimagrimento mettendo sotto stress e in pericolo non solo la propria salute fisica, ma soprattutto la propria salute mentale.

Come accennato in precedenza, la mia dieta è stata ad effetto YO-YO per la maggior parte della mia esistenza. Oggi, dopo anni di lotte e problemi, voglio condividere con voi il motivo principale per cui sottoporsi a un’altra dieta restrittiva non è il giusto approccio mentale alla perdita di peso.


La perdita di peso inizia dalla mente

Non hai letto male! La costruzione del corpo che desideri, il tuo nuovo peso, la tua nuova vita deve avvenire partendo dalla tua mente.

Se questo per te è un concetto nuovo, tranquillo: lo era anche per me. Posso comunque dire che questo nuovo approccio sarà ciò che ti darà i risultati che desideri e soprattutto saranno dei risultati che sarai in grado di mantenere per il resto della tua vita.

Quindi, se sei seriamente intenzionato a cambiare te stesso fisicamente e mentalmente, questa volta, invece di concentrarti su un’altra dieta inutile e pericolosa o sprecare altri soldi in palestre e programmi di fitness che non utilizzerai mai, devi affrontare il problema cambiando te stesso e il tuo approccio mentale verso te stesso e verso il cibo.

Questa volta, il processo deve iniziare dalla tua mente. Chi sei? Qual è il tuo rapporto con te stesso e con il cibo? Qual è il tuo attaccamento emotivo al cibo?

Nessuna persona su questo pianeta sta lottando con seri problemi di peso che non siano legati a qualche profondo problema emotivo. Oggi l’obesità è un problema sempre più grave e diffuso. Colpisce persone di ogni età, razza e religione, ma è un problema che ancora si cerca di combattere nel modo sbagliato.

Il problema dell’obesità non è derivato dal cibo in quanto tale ma da un attaccamento morboso al cibo.

Le persone alle prese con gravi problemi di obesità hanno trovato nel cibo il modo per affrontare il loro disagio emotivo usandolo come consolatore. Il cibo crea dipendenza allo stesso modo delle droghe, dell’alcool, di internet e del sesso, per citarne alcuni.

Migliora il tuo rapporto emotivo con il cibo

Da quando io ho capito questo concetto cruciale, ho finalmente iniziato a lavorare su me stesso, (e lo faccio ancora) con un approccio che parte dall’analizzare i miei pensieri, sentimenti e comportamenti interiori cerando lentamente di cambiare il mio rapporto con me stesso prima di tutto e poi con il cibo.

Non senza difficoltà, ci sono riuscito: non solo ho perso più di 40 kg nel corso degli anni, ma non li ho mai più ripresi.

È impossibile spiegare in un solo articolo tutto ciò che ho imparato negli ultimi 8 anni della mia vita. Tuttavia, voglio darti qualcosa su cui potrai riflettere. Qualcosa che potrebbe probabilmente aiutarti a cambiare il tuo modo di pensare e ad affrontare la questione “perdita di peso” da una prospettiva diversa.

Se lo desideri, puoi sempre contattarmi, sarà un piacere per me aiutarti al meglio delle mie capacità.

Per ora, però fidati di quello che ti dico. Se stai pensando di iniziare una nuova dieta o se l’hai già iniziata, per favore fermati!


Focalizzati su te stesso e sui tuoi pensieri

Non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso modo di pensare che abbiamo usato quando li abbiamo creati.
– Albert Einstein

Trascorri del tempo con te stesso e con i tuoi pensieri più profondi. Cerca di scoprire la tua vera relazione con te stesso e definisci il ruolo che occupa il cibo nella tua vita. Inizia a scoprire tutte le convinzioni e le credenze limitanti che hai (sia positive che negative) su te stesso e sul cibo.

Chiediti se tutte queste credenze e i pensieri che hai sono veri e reali. Chiediti se ciò che veramente pensi di te stesso ti sta aiutando oppure no a raggiungere gli obiettivi che ti sei posto.

Ricordati che la consapevolezza di ciò che si è e ciò che si pensa è il primo passo verso qualunque forma di successo.

Il problema non è mai nel cibo. Il problema è come vedi te stesso in relazione al cibo e al potere che hai deciso di dare al cibo di governare la tua vita.

Rifletti bene! Se hai bisogno di guardare indietro alla tua storia di vita, per favore fallo con onestà e determinazione. Migliora la tua consapevolezza relativa al tipo di attaccamento emotivo che hai dato al cibo.
Scrivi tutti i tuoi pensieri, impara a essere brutalmente onesto con te stesso e fa’ sì che questa esplorazione sia il più profonda ed emozionale possibile.


Focalizzati su ciò che vuoi

Per cambiare il tuo approccio mentale alla dieta e migliorare il tuo rapporto col cibo, devi prima di tutto mettere al centro TE STESSO.

Focalizza i tuoi pensieri e i tuoi desideri solo su ciò che VUOI.

Tu NON vuoi perdere peso, tu vuoi avere una vita migliore, goderti un corpo più snello, sentirti più sicuro, innamorato di te stesso e orgoglioso di quello che sei.

Vuoi essere più sano, più veloce e più forte.

Vuoi avere il controllo sul cibo, vuoi essere libero da tutto ciò che ti trattiene e finalmente riprendere il totale controllo della tua vita!

Inizia il percorso dal tuo io interiore. Muoviti giorno dopo giorno verso ciò che vuoi e non scappando da quello che non vuoi.

Questo approccio cambierà la tua mentalità, ti permetterà di scoprire chi sei veramente e cosa vuoi veramente.

Ciò ti consentirà di intraprendere un viaggio che ti cambierà la vita, che ti motiverà a continuare ad andare avanti anche quando il viaggio diventa difficile.

Da oggi in poi quello che NON vuoi non ti deve interessare più!

Sembra sempre impossibile finché non viene fatto. – Nelson Mandela


Antonio Esposito Editor-In-Chief e Autore presso La Mente Pensante
Antonio Esposito
LMP Editor-In-Chief | Life Coach | Mentor
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