Fototerapia e Fotografia Terapeutica
Come le fotografie permettono di conoscersi e scoprirsi
Tutti quanti, al giorno d’oggi, grazie agli smartphone e ai social ci troviamo davanti a una miriade di immagini e scattiamo fotografie di tutti i tipi. Ma in base a cosa siamo attratti da un’immagine rispetto ad un’altra, perché fotografiamo quel paesaggio o quella scena? Cosa si nasconde dietro alle fotografie che facciamo e che guardiamo?
Le fotografie, oltre ad essere frammenti di realtà intrise di significati individuali, sono dei veicoli di esperienze, vissuti, ricordi e sentimenti e quindi dei mediatori di processi di presa di coscienza e di scoperta personale.
Siamo ciò che guardiamo
L’80% degli stimoli sensoriali a cui siamo sottoposti è acquisito attraverso la vista, che diviene il principale canale di raccolta delle informazioni e della realtà che ci circonda.
Quest’ultima viene percepita da tutti nello stesso modo, ma poi viene singolarmente ed individualmente interpretata. Cosa significa?
Se mettiamo davanti alla stessa fotografia dieci persone, queste vedranno e percepiranno dieci cose diverse e la sua interpretazione e le successive reazioni emotive saranno il risultato di una serie di personali associazioni mentali e visive inconsce poiché
noi non vediamo le cose come sono, vediamo le cose come siamo.
Ognuno di noi è attratto da cose diverse e ciò che pensiamo, viviamo, amiamo, il modo in cui notiamo certe caratteristiche rispetto ad altre ci contraddistingue.
Rivolgiamo la nostra attenzione a ciò che ci assomiglia, a ciò che, in qualche modo, ci parla di noi, e questo vale anche quando guardiamo o scattiamo una “semplice” fotografia.
Fototerapia e Fotografia Terapeutica
E’ proprio nell’apertura che si crea tra realtà e percezione individuale che la fotografia può diventare un mezzo fondamentale per la propria conoscenza, per far emergere frammenti di sè e scoprirsi.
E’ in questa apertura che si collocano la Fototerapia e la Fotografia Terapeutica. Ma cosa le contraddistingue?
La Fototerapia si può definire un sistema di tecniche che utilizzano la fotografia in un percorso e in un ambiente terapeutico (fotografia in terapia).
Con il termine Fotografia Terapeutica, invece, si intende l’uso della fotografia fuori da setting terapeutici avente come obiettivo l’espressione di sé (fotografia come terapia).
La fotografia diventa così un veicolo, uno strumento di comunicazione tra realtà simboliche, quella esterna e quella interna, facilmente utilizzabile in arteteterapia anche da chi manifesta maggiori resistenze nell’utilizzo di pittura, scultura, disegno e altri materiali.
Frammenti di sè
Che siano fotografie fatte dalla persona, foto raccolte e guardate da quest’ultima, scattate da altri che la includono, autoritratti o fotografie di famiglia (queste sono le 5 tecniche delle Phototherapy Techniques di Judy Weiser), rappresentano tutte, nel momento in cui le si fa o le si sceglie, dei frammenti di sé perchè le fotografie non sono altro che degli specchi attraverso il quale riconoscersi e riconoscere la propria storia, proiettare vissuti, ricordi, emozioni, desideri, paure, sogni.
Come scrisse Judy Weiser:
“Ogni fotografia che una persona colleziona è in fondo un tassello di un gigantesco autoritratto che la raffigura e il modo in cui essa guarda le fotografie riflette il modo in cui si pone di fronte al mondo e alle persone”.
Una fotografia di una barca in riva al mane può riaccendere ricordi d’infanzia, la fotografia di un paesaggio avvolto nella nebbia può suscitare sentimenti di smarrimento o rievocare paure, un’altra di due innamorati al chiaro di luna può riflettere il desiderio di sentirsi amati e di costruire una vita in due.
Gli esempi possono essere infiniti, ma ogni fotografia che ci troveremo davanti agli occhi o che stiamo scattando avrà qualcosa di noi da raccontare e da mettere in luce. D’altronde “Fotografia” significa proprio “scrivere con la luce”: le fotografie danno luce alle cose e danno alla luce le cose, che poi possono venire narrate in un contesto terapeutico per far si che queste da inconsce diventino consce.
I Vantaggi della Fotografia Terapeutica
Qual’è dunque il vantaggio di utilizzare la fotografia in terapia e come terapia?
Come abbiamo visto, quello di far emergere dall’inconscio ciò che l’immagine rievoca e narrarla ad alta voce facendo emergere aspetti di sé, analizzare le interpretazioni e le reazioni che si hanno al cospetto di una fotografia, mettere a fuoco dettagli e particolari che a occhio nudo possono sfuggire o passare inosservati, stimolare riflessioni, analizzare aspetti della realtà alla quale non davamo la minima importanza, imparare a vedere le cose da un altro punto di vista e con un’altra prospettiva.
Lavorare con le fotografie permette agli individui di avere quello sguardo partecipato che le ri-mette in gioco in prima persona rispetto a molti particolari della propria vita e della realtà, che si evidenziano grazie alle immagini che si hanno di fronte.
Le fotografie sono in grado di far emergere la parte più intima delle persone, fungendo da veicolo rispetto al linguaggio verbale e alla narrazione di sé.
Laura Visconti – Arteterapeuta | Email