Il silenzio punitivo del narcisista
Un atteggiamento manipolativo passivo-aggressivo
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Il silenzio punitivo del narcisista e’ una delle armi più subdole e dannose che questo tipo di individuo possa utilizzare nelle dinamiche relazionali.
Si tratta infatti di una forma di manipolazione emotiva che mira a controllare, manipolare e punire l’altro senza ricorrere esplicitamente a comportamenti aggressivi.
L’espressione della rabbia e della frustrazione del narcisista nascondono prevalentemente il suo intento vendicativo che si traduce nell’ utilizzo del silenzio come forma di punizione.
Il narcisista ignora deliberatamente l’altro rifiutando di rispondere alle sue chiamate, messaggi o richieste di interazione.
Un comportamento che può durare giorni, settimane e addirittura mesi, causando un profondo senso di abbandono e confusione nella vittima.
Le cause del silenzio punitivo del narcisista sono radicate nella sua struttura psicologica complessa e di solito sono legate al suo ego ferito.
Il narcisista percepisce qualsiasi minaccia alla sua autostima come un attacco personale.
Quando si sente criticato o non riceve l’attenzione e l’ammirazione che crede di meritare utilizza il silenzio come modalità di difesa per proteggere la fragile immagine del suo sé.
In molti casi, il silenzio si traduce in una forma di vendetta per presunte offese o delusioni subite punendo l’altro per non aver adottato comportamenti che corrispondessero alle sue aspettative narcisistiche. Lo scopo è far soffrire l’altro, fare sentire il dolore che il narcisista stesso ha sperimentato.
Per comprendere meglio questo atteggiamento è essenziale fare un focus sul concetto di rifornimento narcisistico
Il rifornimento narcisistico si riferisce alla necessità insaziabile di gratificazione e ammirazione propria di individui affetti da disturbo narcisistico della personalità.
Sono persone che cercano costantemente ammirazione, lodi e attenzioni per alimentare il loro ego fragile e insicuro.
Il loro comportamento mira ad ottenere attenzione costante e totale, hanno bisogno di sentirsi al centro del mondo dell’altro ed affermare in ogni momento il loro ‘senso di superiorità’.
Ottenere il rifornimento narcisistico è essenziale per poter mantenere il senso grandioso di sé e di auto-affermazione.
Il narcisista vede gli altri come strumenti per soddisfare i propri bisogni e desideri e quando ciò non accade, non resta altro che ricorrere all’utilizzo di una delle più potenti armi in suo possesso: il silenzio punitivo.
L’obbiettivo del Narcisista
Qual’è l ‘intento quindi?
Certamente il primo aspetto è legato al controllo. Il narcisista vuole mantenere il controllo della situazione e delle persone coinvolte.
Utilizzando il silenzio come arma, cerca di costringere gli altri a conformarsi alle sue aspettative e desideri.
Il silenzio, inoltre, crea un senso di incertezza e di ansia nell’altra persona, inducendola a cercare disperatamente l’approvazione o l’attenzione del narcisista o ancora chiedere scusa pur non avendo fatto nulla di sbagliato.
Atteggiamento tossico che perpetua il controllo del narcisista sulla vittima impedendole di fatto di esprimere le proprie opinioni e i propri bisogni in maniera autentica, ottenendo di fatto che la sana dinamica della relazione venga fortemente compromessa.
Mai osare sfidare un narcisista o mettere in discussione in suo comportamento! La reazione aggressiva e manipolativa si rende in questo caso necessaria per proteggere la propria immagine di perfezione e infallibilità.
Infine uno degli aspetti certamente più inquietanti è, come visto precedentemente, il desiderio di vendetta. Quando il narcisista si sente ferito, umiliato o trascurato, invece di affrontare il problema in modo sano e costruttivo, sceglie di ritirarsi nel silenzio come forma di castigo.
Questo comportamento è alimentato dalla convinzione di essere superiore e di avere il diritto di infliggere punizioni emotive agli altri.
Perché è inutile cercare comprensione nel silenzio punitivo
Una delle caratteristiche più pericolose di questa tattica è, a mio avviso, la sua natura ambigua.
Il narcisista in effetti spesso giustifica il suo silenzio come un momento di riflessione o come un modo per evitare conflitti ma la realtà è tutt’altra.
Invece di affrontare direttamente i conflitti e cercare una soluzione attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, sceglie di chiudersi nel proprio silenzio, lasciando l’altro in uno stato di confusione e angoscia.
Pertanto la ricerca di comprensione in questa situazione risulta vana e frustrante poiché il narcisista non è interessato a risolvere i problemi o a trovare una soluzione che sia soddisfacente per entrambi, l’unico scopo è infliggere sofferenza.
Il suo silenzio riflette la sua mancanza di ‘empatia’ e l’incapacità di comprendere i sentimenti e le esigenze degli altri.
Mentre una persona empatica cerca di comunicare apertamente e di trovare un terreno comune con l’altro, il narcisista si chiude nel proprio mondo egoistico, ignorando le conseguenze del suo comportamento sulle persone intorno a lui.
Persone che certamente si troveranno intrappolate in un circolo vizioso, tra speranza e delusione, la speranza che il narcisista cambi atteggiamento e si apra alla comunicazione e la delusione nel realizzare che questo in realtà non accade, deluse dalla sua mancanza di empatia e dalla sua indifferenza.
Come reagire e difendersi dall’intento manipolatorio?
Affrontare il silenzio punitivo del narcisista non è affatto semplice ma è fondamentale imparare a difendersi.
Come?
Inizialmente rendendosi conto che il silenzio punitivo è una forma di manipolazione utilizzata contro di noi ma non ha niente a che vedere con noi.
E’ essenziale non lasciare che questo atteggiamento minacci la propria autostima e benessere emotivo. Rimanere sicuri di sé e consapevoli del proprio valore può ridurre l’impatto emotivamente ‘distruttivo’ della manipolazione.
E’ importante stabilire limiti chiari rispetto a ciò che può essere accettabile all’interno di una relazione. Esprimere il disagio per la situazione ed evidenziare come questa modalità impatti negativamente sulla relazione stessa.
In ultima istanza occorrerà valutare se la relazione con un narcisista è sana e può essere sostenibile a lungo termine.
In alcuni casi può essere necessario prendere la difficile decisione di porre fine a questo legame.
Può essere molto difficile, soprattutto se si è investito tanto emotivamente.
Il profondo dolore, la rabbia, la frustrazione possono prendere il sopravvento ma quale altra alternativa ci può essere per proteggere la nostra salute mentale?
Raffaella Lione
Counselor Relazionale
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