Alla ricerca della verità perduta
È meglio una brutta verità o una bella bugia?
“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” – Giovanni 8:32
Non sono proprio una fanatica della chiesa ma questa citazione biblica esprime esattamente il pensiero che ho riguardo la verità.
Conoscere la verità non risolverà i nostri problemi, però ci aiuterà sicuramente a stare più tranquilli. Tranquillità che dipenderà anche da ciò che ci viene detto e dalla nostra gestione di ciò che veniamo a conoscenza.
Abbiamo sempre sentito parlare di chi ricerca la felicità, in effetti è più facile trovare persone felici anziché sincere. Se ricercassimo la verità come cerchiamo la felicità, forse il mondo là fuori sarebbe un posto migliore.
Purtroppo la società di oggi è fatta di apparenze e superficialità e a quanto pare l’apparire sembra essere, in questo periodo storico più impotante dell’essere.
Tutto questo ci spinge spesso ad andare nel profondo, verso la ricerca costante della verità, e di cosa realmente si nasconde dietro questa facciata fatta di finta perfezione.
Ci sono molti esempi, ma pensiamo ai più comuni:
- Il rifiuto per un posto di lavoro (ammesso che si riceva una risposta), seguito da “I suoi requisiti non soddisfano le nostre esigenze”, ma come ben si sa, questa è la classica risposta “copia e incolla”.
- Al rifiuto da parte di una persona, seguito da “Non sei tu, sono io!”
Entrambi gli esempi hanno in comune il rifiuto, rifiuto che solitamente nasconde un qualcosa di non completamente sincero.
Sono d’accordo sul ricevere le critiche se fatte a modo, perché servono per crescere e migliorarsi, ma spesso capita di trovare persone che non usano delicatezza nel dirti una brutta verità, altre invece sono convinte che la loro verità sia quella assoluta ed altre ancora possiedono entrambe le caratteristiche.
Se avessero scelto di pugnalarti ti avrebbero inflitto meno dolore ma ahimè, spesso la verità è dolorosa, e ci fa notare anche che non tutti hanno il dono del tatto pur essendone consapevoli, quindi per non risultare troppo crudeli o per paura di un giudizio, provano a farfugliarti qualcosa che confonde ancora di più.
Non dico di essere la più sincera del mondo, ma sicuramente ci sto lavorando ed è capitato anche a me di avere qualche difficoltà nell’esprimere apertamente una mia verità, soprattutto a qualcuno a cui tengo molto, per paura di ferire o addirittura che cambiassero non solo idea di me ma anche nei miei confronti.
Meno impulsività, più empatia
Quello che voglio dire è che non pretendo per forza l’accettazione, ma se non sono adatta mi piacerebbe avere delle motivazioni sincere, valide e possibilmente espresse gentilmente, in modo che io ci possa lavorare sopra o eventualmente farmene una ragione, non è mica un reato dire la verità in faccia, anzi ci va molto coraggio soprattutto nel 2021 ma bisogna pesare bene i toni e le parole.
Per qualcuno, sebbene sia difficile dire la verità, è sempre stato più facile dire quella più brutta invece di quella più bella, nonostante non sia neanche stato richiesto il parere, mentre per riuscire ad avere un minimo di apprezzamento, devi cavarglielo dalla bocca.
Se ti dico che sei brutto, farà più male a te che a me e la linea tra maleducazione e schiettezza è sottile, ma non così tanto da scambiarle.
“La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso” – Albert Einstein
Come disse il celebre Albert Einstein, la ricerca della verità è più preziosa del suo possesso.
Questa frase racchiude in poche e semplici parole un concetto che mi ha fatto ragionare talmente tanto da porre un punto interrogativo, così mi chiedevo:”Ma la ricerca della verità è davvero più preziosa del suo possesso?”
Certo, tutti ricercano la verità, ma c’è chi si intestardisce più del dovuto, anche quando si tratta di faccende meno prioritarie e non tanto per quello che viene detto, ma per come e se viene detto.
Alcuni non si accontentano di una mezza verità o di una bugia a fin di bene, preferiscono affrontare la cruda verità, il ché non è così scontato; c’è anche chi sa che una verità non è quella, ma sceglie di far finta di crederci, assecondando questo comportamento per agevolare la persona che ha di fronte ma anche se stesso, se non si è in grado di gestire la verità oppure più semplicemente per non creare questioni.
L’apparenza inganna
Al giorno d’oggi pochi hanno il coraggio di dire la verità, tutta la verità (nient’altro che la verità!).
C’è chi dice bugie a fin di bene, omette dettagli importanti o ti raggira, facendo affidamento sulla tua bontà ma dopo un po’ di esperienza impari che non si finisce mai di conoscere le persone e che non tutti meritano la tua credulità. Non te ne renderai conto subito, ci vorrà del tempo, ma ricorda che anche il tempo ti darà delle risposte.
Ed è per questo che sono diventata esigente e analitica, di base sono una persona molto osservatrice, attenta a ciò che mi viene detto. Puoi dirmi che sono la più bella del mondo ma tutto dipende da come lo dici, se lo dici per raggirarmi o per ottenere qualcosa da me.
Per questo non credo sia cosi banale la ricerca della verità, mi interrogo sempre e valuto bene chi mi ha detto cosa e perché. Probabilmente sono diventata così anche perché non sempre ho avuto delle bellissime esperienze e quando ci fai l’abitudine, ci metti poco a smascherare le persone.
La verità va contro la convenzionalità
Nella vita mi sono capitate pochissime persone che fossero davvero sincere nei miei confronti, senza peli sulla lingua, e quando si ha la fortuna di incontrarle, ti rendi conto che le altre conoscenze sono piene di convenevoli, cordialità e buonismo che sembrano quasi finte.
Attenzione, non sto dicendo che bisogna scontrarsi e riempirsi di brutte parole, ma la verità non comporta sempre il sentirsi dire cose belle, anzi! La parte più bella è sentirsi dire una brutta verità, magari litigando anche.
No, non sono masochista. Ma se la persona che hai di fronte la conosci, sai che ti vuole bene e non ti direbbe mai qualcosa solo per ferirti, hai trovato un tesoro. Perché quello non è un insulto, non è un offesa, quella è un opportunità che ti è stata data per farti rendere conto di un tuo errore o quel che sia, ed è utile per te per capire meglio dove potresti aver sbagliato.
Sul momento potresti rimanerci male a sentirti dire che sei una persona un po’ fastidiosa o ingenua, ma guardati intorno. In quanti hanno avuto il coraggio di dirtelo?
Impara a differenziare
C’è chi sputa sentenze gratuite e pure in malo modo, tu ovviamente distingui sempre bene chi è tuo amico o solo conoscente, perché c’è una bella differenza tra chi parla per offendere e chi parla perché vuole il tuo bene.
Quindi, impara ad ascoltare e osservare se le persone sono sincere con te e con gli altri, sii sempre aperto alle critiche costruttive e non, confrontati, valuta, abbi modo di esplorare la mente di chi ti circonda, in modo da avere le idee un po’ più chiare e farti un opinione di chi hai davanti, non deve per forza andarti a genio.
Tutto ciò perché prima o poi, se non ti è già successo, troverai chi fa buon viso a cattivo gioco ma sarà comunque un esperienza che ti servirà e in base alle sensazioni che ti trasmetterà la persona, ti comporterai di conseguenza.
Ovviamente il discorso vale anche per te, se hai qualche difficoltà ad essere sincero, sforzati di esserlo. Come non piacciono a te le bugie, non piacciono neanche agli altri e prova a prendere esempio da chi ha tentato di essere educato nel dirti una brutta verità fallendo miseramente, pensa a come vorresti che le persone si rivolgessero a te e poi rivolgiti a loro in quel modo. Se le tue intenzioni sono buone e vengono riconosciute, avrai modo di rafforzare una conoscenza sempre di più.
Federica Brancato – Autrice | Email