Minimalismo: benessere contro lo stress
Libera lo spazio e sgombra la mente
Sono davanti all’armadio aperto.
All’interno regna una grande confusione.
I vestiti sono talmente tanti e ammassati che non riesco nemmeno a distinguerne i colori.
Il cassetto delle t-shirts sembra la tavolozza di un pittore.
Mi siedo sul letto e fissando il caos mi rendo conto di come l’armadio sia l’esatta rappresentazione del mio sovraffollamento mentale.
“Che stress!“, mi dico. Mi sono ripromessa numerose volte di fare ordine e non solo lì.
Accumulare è sinonimo di disordine, incertezza e procrastinazione.
“Devo eliminare il superfluo“, ripeto sempre a me stessa.
Liberare lo spazio, dona serenità, calma e benessere. Ti permette di fare ordine in un baleno.
Ne sono certa.
E tu? Quali sono i motivi che ti provocano stress? Vorresti provare la bellissima sensazione di leggerezza?
Ti assicuro che ne vale la pena e se leggerai fino in fondo quest’articolo, ti regalerai un’esperienza gratificante e inizierai a comprendere il beneficio dell’essere minimalisti.
Primo passo: elimina il caos visivo
Prenditi il tempo. Traccia il percorso. Uno spazio alla volta.
Da dove vuoi partire?
Inizia da ciò che hai davanti agli occhi. Soprammobili, pile di libri, oggetti sparsi, senza un posto preciso. Il disordine visivo è la prima causa di ansia.
Ti senti già meglio, vero?
Questo dimostra che liberare lo spazio dal superfluo, automaticamente, rilassa la mente, trasmettendo benessere.
Circondarsi di troppi oggetti, non ci farà stare bene, anzi, sarà fonte di stress.
Per spiegarlo in poche parole, minimalismo è uguale ad essenziale.
É ciò che davvero è importante e necessario per te.
Consumismo: il falso benessere
La nostra generazione è figlia del consumismo.
É corretto affermare che, quest’ultimo è la conseguenza del benessere, ma la gratificazione che ne traiamo è momentanea.
Acquisto e mi sento bene. Ora. Adesso.
In psicologia si traduce in aumento della serotonina. Ormone che, tra le altre funzioni, regola l’umore e dona serenità.
In realtà, quando acquistiamo, cerchiamo di compensare un bisogno ma interiormente, non ne traiamo alcun beneficio. Soltanto ansia e stress.
Come se non ne avessimo già abbastanza dalla frenesia della vita!
Questo perché il consumismo ci ha illuso che la felicità sta nei beni materiali.
Permettimi di farti solo una domanda: acquistare, possedere, mostrare, davvero ti rende felice? A lungo termine chiaramente.
Sei soddisfatto? Ti senti gratificato? Hai una costante sensazione di benessere?
Sii sincero con te stesso.
Oggi, il termine minimalismo è usato da molti. Dire di essere minimalisti è di grande tendenza, è cool.
Avere una casa minimalista è di gran moda.
I social network sono invasi di fotografie di bellissime case, spaziose, ordinate e soprattutto, uguali l’una all’altra.
Questo status, in realtà, non ha niente a che vedere con la vera essenza del minimalismo.
Consapevolezza e benessere, invece lo sono.
Le chiavi per pensare positivo, vivere intenzionalmente ogni momento.
Il minimalismo, nato come forma d’arte
Sapevi che il termine minimalismo è stato usato per la prima volta negli anni sessanta?
Pensa che, addirittura, trae le sue origini dalla filosofia zen giapponese.
Il minimalismo si manifesta per la prima volta nel campo dell’arte.
Richard Wollheim, filosofo d’arte inglese, inserì il termine in un articolo “Minimal Art“, scritto nel 1965.
Questo movimento rappresenta l’arte essenziale, definita come impersonale, fredda, essenziale.
Lo spazio vuoto è predominante. Bianco o nero. Le forme geometriche, semplici. Il quadrato e il cerchio.
Il minimalismo si allarga poi all’architettura, alla musica e alla letteratura.
E la filosofia zen?
E’ uno stile di vita semplice. Liberarsi del superfluo per abbracciare il necessario.
Essere zen significa fare spazio nella nostra mente, per accogliere solo ciò che davvero è importante per noi.
In due parole possiamo riassumere così, il minimalismo: forma mentis.
Parola d’ordine: eliminare
Tipicamente, quando vuoi fare spazio, su cosa ti concentri? Sull’armadio. Pieno e disordinato. Prendi gli abiti e li ammucchi sul letto.
Ora fai un piccolo esperimento: guarda i vestiti e poi l’armadio vuoto.
Quando provi ansia e quando benessere?
Sono sicura che non sono le pile di abiti a trasmetterti calma. Vero?
Nella stessa misura, proviamo benessere quando liberiamo la mente.
Trascrivo nella mia agenda ogni impegno, si traduce in libero la mente dalle informazioni. Bella sensazione, no?
Come ci insegna la filosofia zen, dobbiamo sgombrare lo spazio.
Questo non significa svuotare, ma eliminare il superfluo. Tenere solo ciò che è davvero necessario per noi.
Ognuno di noi dovrebbe fermarsi, un momento e chiedersi “cosa davvero è importante per me?“.
Essere minimalisti è anche vivere il tempo, scegliendo le attività che ci fanno bene.
É frequentare le persone che veramente ci trasmettono positività e gioia.
Il minimalismo abbraccia ogni sfumatura di noi.
In sintesi è essere consapevoli di noi stessi, a 360°.
Minimalista: istruzioni per l’uso
Come abbiamo detto, diventare minimalisti è una scelta di consapevolezza.
É uno stile di vita, volto al riconoscimento del valore.
Il valore del tempo, della socialità e degli oggetti.
Non ci si sveglia una mattina e si decide di essere minimalisti. É un percorso lento e meditativo.
Il bisogno nasce da un’esigenza, sempre. L’esigenza di respirare! Avere spazio. Libero dal superfluo.
Rilassarsi. L’opportunità per se stessi, di godersi il tempo libero. Da soli o in compagnia.
Il tempo libero. Eh si! Ne avrai parecchio.
Risparmiare denaro. Il minimalismo aiuta la propria economia.
Accogliere nella tua vita solo ciò che è davvero importante e necessario.
In conclusione, questo nuovo modo di essere ti porterà grandi benefici. Riduzione dello stress e dell’ansia.
Avrai la mente sgombra e sarai più sereno e organizzato. Sarai consapevole di ciò che conta veramente.
Ricorda: la felicità è nelle piccole cose!
Elisa Zanella
Coach | SEO Specialist | Copywriter
Bio | Articoli
……………………………………………………………..