Naturopatia il dialogo olistico tra corpo, mente, spirito
Olismo e Psicosomatica: il Sé-me della Naturopatia
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Lo stile di vita alle radici della Naturopatia è un dialogo armonico e fluido, che si instaura tra il corpo, la mente e lo spirito. Olos, il tutto come intero per i greci, forma quella visione di insieme che distingue il naturopata nell’approccio del disagio in essere, poiché non considera solo una parte del corpo che manifesta malessere, ma ha una visione d’insieme che assume una dimensione circolare, allargata che prende in esame, in ascolto, la storia personale, le emozioni, le abitudini alimentari e le azioni quotidiane dell’individuo.
La Naturopatia olistica sviluppa una comprensione dell’uomo nella sua forma di microcosmo, ma che non può essere divisibile e in confronto continuo con l’Universo nella sua essenza di macrocosmo, ovvero del mondo naturale di cui l’individuo stesso è parte attiva e integrante.
Fu il filosofo e politico sudafricano Jan Smuts a coniare il termine olismo, nel suo libro Holism and evolution, dove afferma: “poiché siamo un unico con la Natura, le sue fibre genetiche scorrono attraverso il nostro essere, i nostri organi fisici ci connettono con i milioni di anni della sua esistenza, le nostre menti sono piene di antichissimi sentieri dell’esistenza umana ……per la mente sovraffaticata non c’è un altro posto come la Natura, per lo spirito ferito non esiste un’altra cura migliore”.
Ed è proprio il percepirsi parte di un tutto, il determinarsi con un valore di insieme a determinare il filo diretto tra olismo e Naturopatia intraprendendo un dialogo parallelo, fatto di apprendimenti e di confronto dove la natura stessa rappresenta la cura e la chiave d’accesso per la porta del benessere. Come comunica la Natura, come dialoga con il corpo, con la mente e con lo spirito in una concezione olistica? Essa si manifesta sotto forma di simbolo dove il seme, l’albero possono assumere un valore analogico offrendo un’ampia rappresentazione dell’individuo nella sua pienezza.
Scrive Lubicz nel suo libro “Verbo Natura:
Le mie ossa sono minerali, i miei tessuti connettivi sono vegetali, il mio sangue e i miei organi sono animali, il mio encefalo è umano. Questo insieme coordinato appartiene alla natura, ma il Tutto interpenetrato è fuori dalla Natura. La Natura è la forma simbolica di ciò che è fuori dalla Natura.”
Il Sé-me nella visione olistica-psicosomatica
Se l’olismo fosse tradotto in un’immagine, la più calzante, come anticipato prima, sarebbe quella del seme che si trasforma in pianta, dove le radici si allungano sino al centro della terra nutrendosi di memorie antiche che la rendono la pianta bella e forte di oggi.
Il Seme o il Sé-me rappresenta l’inizio del tutto, quel tutto rappresentativo dell’olismo applicato alla visione naturopatica dove al suo interno c’è già la vita e ogni individuo ha la libertà di coltivarla nel modo appropriato perché possa tramutarsi in germoglio, in fiore, in frutto. Al suo interno ognuno di noi ha già in dono la propria intelligenza, il suo daimon, il proprio Sé, sta a noi farlo fiorire in modo semplice, fluido, proprio come la Natura ci insegna.
Proprio qui si genera lo stato di salute e quando viene a mancare necessita di un intervento naturopatico in chiave psicosomatica, che permette di ritrovare, per poi mantenere, una stabilità considerando il rapporto tra individuo-ambiente in una totalità psicobiologica che ne sottolinea l’unicità.
L’individuo così, all’interno del tutto, in rapporto tra microcosmo e macrocosmo in una visione olistica-psicosomatica, può intraprendere il cammino di evoluzione che gli permette di sviluppare il proprio daimon, che giace all’interno del proprio Sé-me.
Quando non seguiamo la strada a noi destinata, quando tratteniamo, quando andiamo contro al volere del nostro Sé-me, ecco proprio qui il nostro corpo entra in una dimensione di squilibrio, che porta la parte fisica a creare disagi, sintomi e nei casi più gravi a generare la malattia.
La medicina tradizionale-ufficiale prende in esame solo il corpo, mentre la visione olistico psicosomatica, alla base della Naturopatia, considera ciò che sta alle radici del malessere, del disagio, andando oltre al modello di riferimento cartesiano della divisione mente-corpo. Questa dicotomia viene così superata dando spazio ad un modello circolare di insieme, dove corpo-mente- spirito sono in scambio con l’ambiente circostante grazie a pratiche alternative volte a generare forme di ben-essere alla base di uno stato permanente di salute.
Naturopatia psicosomatica
Come interviene la Naturopatia in un approccio olistico psicosomatico volto ad un equilibrio di ben-essere? Essa raggruppa, in quel sentiero della natura che la definisce, un insieme di pratiche che conducono alla costruzione di uno stile di vita inteso come manifestazione di circoli virtuosi, come una danza spontanea, che una volta appresa accompagna la quotidianità sottoforma di consapevolezza e rinnovo.
La Naturopatia, termine coniato nel 1985 dal medico newyorkese John Scheel per indicare il sentiero della natura come strada per raggiungere uno stato di benessere, accarezza la storia personale dell’individuo, ne legge le problematiche legate ad essa, il tramutarsi in forme-pensiero, che se non accettate, si depositano nel corpo per lanciare segnali che, come un semaforo, possono indicare che è bene fermarsi allo stop e dare la precedenza ad altro.
La Psicosomatica allo stesso tempo stabilisce la relazione indissolubile tra corpo e mente, tra un disagio e la causa, che può trovare la sua fonte proprio in un disagio psichico, in una manifestazione delle emozioni in uno stato di connessione con la visione olistica del corpo.
I disagi del corpo sono il più delle volte la reazione emozionale ad uno stimolo esterno, la necessità di sfogarle, specie se troppo dolorose per essere affrontate e riconosciute.
Gli strumenti di cui si avvale la Naturopatia psicosomatica sono la kinesiologia, riflessologia plantare, fitoterapia, il massaggio in chiave psicosomatica, la bioenergetica, la definizione di uno stile alimentari naturale sano e consapevole. Alla base di ogni disciplina il corpo è lo strumento per scoprire i disagi e allo stesso tempo curari partendo proprio dalla sua cura.
Il naturopata, è importante sottolineare, non interviene quando ci sono stadi di disagio divenuti malattia sia a livello fisico che psicologico. In queste circostanze il naturopata può collaborare, interagire con il medico o con lo psicologo definendo un percorso armonico dove psicosomatica, olismo, interazione con la natura e l’ambiente dialogano con la medicina tradizionale e/o ufficiale.
Ancora una volta la Natura può offrirci l’esempio da seguire, dove Naturopatia e medicina non sono anteposte, ma bensì cooperano come un alveare, dove ogni ape ho il suo ruolo stabilito che garantisce la produzione del miele, dove non regna la prevaricazione o il voler ragione, ma bensì l’unione.
Nell’alveare del benessere è la Natura a indossare la corona dell’Ape Regina, a cui tutti rispondono e da cui tutti, nel tutto, imparano.
Beatrice Pazi
Laurea In Filosofia | Diploma di Naturopatia presso Riza
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