Pet Therapy e Interventi Assistiti con gli Animali
Non solo definizioni…
La pet therapy negli ultimi 10 anni ha visto numerose modificazioni, ad iniziare dalla definizione che muta in Interventi Assistiti con gli Animali, non si tratta di una semplice scelta semantica, ma di una definizione che contiene significati e significanti importanti, in cui si riverbera un intenso iter legis ed un processo di validazione della pratica ancora in atto, si desidera con questo articolo delineare le linee generali.
Iter Legis
Nel 2002 compare la Carta di Modena, il primo documento che mira a conferire una struttura alla pratica della pet therapy, che pone l’accento sulla tutela del benessere degli animali coinvolti.
Nel giugno del 2009, per volontà del Ministero della Salute, viene istituito il Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti con gli animali e pet therapy, CRN.
La data che rappresenta una svolta significativa è il 25 marzo del 2015 quando vengono emanate le Linee guida nazionali (LGN) per gli interventi assistiti con gli animali (IAA), recepite su scala nazionale tramite Accordo Stato Regioni e declinate, se pur con tempi diversi in Leggi e Regolamenti Regionali.
Nel documento la definizione di pet therapy è definitivamente sostituita dal termine Interventi Assistiti con gli Animali, il che racchiude i punti chiave che vengono delineati ed il ruolo degli animali, che non sono uno strumento terapeutico, ma esseri senzienti che vengono coinvolti nell’intervento e che esprimendo le loro caratteristiche etologiche naturali, in un setting strutturato, con dei professionisti qualificati e formati, con i quali formano un’equipe multidisciplinare, in qualità di co-terapeuti.
Pet Therapy: Aree di intervento
Le Linee Guida definiscono delle specifiche aree di intervento che rappresentano i setting in cui si svolgono gli interventi, e che ne descrivono gli obiettivi generali e che danno luogo a tre tassonomie:
- Terapia Assistita con gli Animali (TAA): con obiettivi di tipo terapeutico, che possono essere ad esempio inerenti alla fisiatria, nel settore della riabilitazione motoria, o alla psichiatria ed alla psicoterapia e che prevedono per tanto il coordinamento di medici specialisti o psicoterapeuti, che abbiano ultimato l’iter di formazione IAA a norma di Legge.
- Educazione Assistita con gli Animali (EAA): con finalità di tipo educativo e che hanno come setting di elezione le scuole di vario ordine e grado e che prevendono la presenza dei professionisti di pertinenza, adeguatamente formati.
- Attività Assistite con gli Animali (AAA): attività con finalità ludico ricreative che possono essere svolte da operatori che abbiano ultimato il primo step del ciclo di formazione previsto.
Equipe multidisciplinare
Le figure che compongono l’equipe multidisciplinare sono il medico veterinario, il responsabile di progetto, il referente di intervento, il coadiutore dell’animale.
Il medico veterinario collabora con il responsabile di progetto, in fase di progettazione dell’ IAA, in fase di analisi della richiesta della committenza, dell’adeguamento della struttura, nella scelta della specie animale da impiegare, e dei coadiutori, e dei soggetti animali impiegati, valutando e monitorando i requisiti igienico-sanitari e comportamentali.
Il Responsabile di progetto ha ruolo di interlocuzione primaria con la committenza, delinea ruoli e competenze all’interno dell’equipe, coordinandone e sovraintendendone le attività.
Il Referente di intervento, si occupa della presa in carico degli utenti durante gli interventi e dello svolgimento delle attività in osservanza delle indicazioni della Responsabile di progetto, mettendo in atto le modalità relazionali più consone ad un ottimale raggiungimento degli obiettivi specifici, si relaziona con i coadiutori in seduta per garantire il beneficio biunivoco delle coppie utenti-soggetti animali.
I Coadiutori si occupano della presa in carico dei pets durante le attività, gestendo gli animali ai fini dell’interazione, garantendo il loro stato di benessere, secondo i criteri strutturati in collaborazione con i medici veterinari, collaborano altresì alla strutturazione delle attività in modo da impiegare al meglio le caratteristiche dei partner animali.
Interventi Assistiti con gli Animali: Pets coinvolti
Le LGN individuano cinque specie animali idonee al coinvolgimento negli IAA, cane, cavallo, asino, coniglio e gatto, scelti per le loro caratteristiche etologiche e per il loro percorso di co-evoluzione e vicinanza con l’essere umano, che ha radici negli albori della civiltà, di cui delineiamo delle caratteristiche generali di specie, che ogni singolo soggetto rende uniche nel suo essere.
Cane
Il cane è per antonomasia il migliore amico dell’uomo, il padre della pet therapy, il neuropsichiatra Boris Levinson, con la sua esperienza di lavoro a fianco di questi animali, ha definito il loro ruolo come quello di catalizzatori sociali, che creano dei canali relazionali che si muovono a livello principalmente analogico in termini di comunicazione questi animali, con le loro spiccate caratteristiche pro-sociali, sono in grado di dischiudere le relazioni, non solo sul piano comportamentale, ma muovendo i substrati profondi.
Cavallo
Il cavallo, il cui movimento al passo elicita delle importanti stimolazioni neuromotorie a livello della colonna vertebrali, che possono essere declinate a scopo riabilitativo, nonché si presta allo svolgimento del lavoro di grooming, da terra, che ci pone in relazione più stretta con l’ambiente naturale attraverso questo grande animale, preda, stimolando le motivazioni di accudimento di sé e dell’altro, a livello epimeletico ed etepimeletico.
Asino
L’asino porta su di sé una serie di pregiudizi negativi rispetto alle sue capacità intellettive, che sono sfatate nei primi minuti di contatto diretto che questo animale, attento e curioso del mondo che lo circonda, di cui coglie tutti gli stimoli, riportandoli ad un tempo presente, in cui si viene coinvolti, dello stare in una situazione e viverla nel suo dispiegarsi, dove un tempo senza tempo è scandito dal ritmo del suo incedere.
Coniglio
Il coniglio è una piccola preda, che non emette suoni, e che calibra, o meglio micro-calibra le sue interazioni con dei movimenti che sanno essere impercettibili ad una prima osservazione, ma che via via diventano incisivi nella relazione con questo animale che ci porta a scoprire tanto della nostra profondità e a prestare attenzione a quei dettagli che rendono la relazione non solo un rapporto, ma un sistema intra ed inter soggettivo, fatto di tante parti, che sono ben oltre una somma delle parti.
Gatto
Il gatto è un predatore, possiamo dire che tra gli animali domestici è quello che mantiene inalterate molte delle sue caratteristiche feline e ferine, che con il suo incedere sinuoso attraversa il mondo facendosi permeare molto più di quanto possa apparire, mantenendo però sempre alto il controllo su ciò che lo circonda, una relazione che ci coinvolge se restiamo permeabili al fascino, all’imprevedibile, al sorprendente, al coccolante “ron-ron” delle fusa.
Bibliografia
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Dott.ssa Sara Elettra Petrassi
Psicologa in formazione | Esperta in IAA
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