Mi piace definire questo libro una piccola guida al cambiamento. 

Non pensate però al classico libro dove, il guru del momento vi spiega come vivere per essere felici, come cambiare mettendo in campo strategie complicate o che vi propina consigli a non finire e butta qua e là delle frasi motivazionali. Il libro di Raphaëlle Giordano è bel un romanzo all’interno del quale trovare ottimi spunti per uscire da uno stallo, rinnovarvi e reinventarvi.

È un libro senza pretese, scorrevole e direi utile.

La storia si apre con la protagonista Camille da troppo tempo “ferma allo stop” del suo percorso di vita. Il lavoro non la soddisfa, la vita matrimoniale sta vivendo una grave fase di stallo e il rapporto con il figlio diventa di giorno in giorno più complicato.

Una situazione in cui tutti noi, ammettiamolo, almeno una volta nella vita ci siamo trovati. 

Chi non ha mai rimuginato sul perché ha scelto proprio quegli studi o com’è finito a fare un determinato lavoro? Oppure che non sa spiegarsi che fine ha fatto la passione e la voglia di stare insieme dei primi tempi? E ancora, che non sa come riuscire a dialogare e creare un rapporto costruttivo con i propri figli che stanno crescendo?

Ebbene io in alcuni di questi casi mi ci sono trovata e mi ci trovo ancora oggi, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, alcune domande, continuo a pormele. Ecco perché ho letto tutto d’un fiato questo libro e ora lo sto rileggendo prendendo appunti e seguendo alcuni esercizi in esso contenuto. Sì ci sono dei piccoli esercizi che tutti noi possiamo fare. E io ci sto provando!

Ma veniamo alla storia…

Camille, la nostra protagonista, sta vivendo una di quelle giornate nere che sembrano ormai siano diventate una costante nella sua vita. 

Grazie all’incontro con il fantastico Claude Dupontel, quello che si annuncia essere un disastro, si trasforma invece in una grande opportunità.

Bello, sicuro di sé, gentile, ma chi è costui? È un ABITUDINOLOGO.

Un abitudiche? Direte voi. Un professionista che aiuta le persone a cambiare le abitudini negative e rimodellare la propria vita partendo da se stessi, attraverso un percorso che comporta lo svolgimento di piccole missioni.

Non voglio svelarvi molto perché credetemi, vale proprio la pena leggere il libro. Quello che posso dirvi è che esattamente dopo poche pagine ho avuto la netta impressione che Claude non si rivolgesse a Camille ma a me!

Uno delle prime missioni che Claude assegna alla nostra protagonista è “l’operazione bianco totale”, una pulizia out (la casa) per ottenere una pulizia In (dentro di noi). La prima reazione di Camille è stata: ma dove lo trovo il tempo?! Ecco queste sono esattamente le parole che mi dico ogni volta che devo dedicare del tempo ad altre cose che vanno ad aggiungersi ai mille impegni quotidiani. 

La risposta di Claude mi ha spiazzato nella sua semplicità:

Il tempo in sé, non è un problema. Solo la mente può renderlo tale. Se lei si convince che il tempo è un problema lo sarà. Se, al contrario, pensa che riuscirà a liberarsi, ci sono ottime possibilità che ci riesca. Provi…. Vedrà, il suo cervello crede a quello che lei gli dice.

Ho seguito questo consiglio personalmente dedicandomi alla pulizia out per 15 minuti al mattino e devo dire che ha funzionato! Tant’è che oggi dedico anche un’ora al giorno a una mia nuova passione. 

Sì, lo ammetto, resto indietro su altre cose ma alla fine mi sono resa conto che queste non sono esattamente delle priorità.

Il libro è un susseguirsi di missioni alcune piccole, altre più impegnative ma assolutamente fattibili che porteranno Camille…. Tranquilli, non farò nessuno spoiler!

Pollice alzato per questo libro!

Buona lettura,
Elena Galbusera