Trasformare la propria vita con il dialogo interiore
Il dialogo interiore come forma di amore per se stessi
Che cos’è il dialogo interiore? Il dialogo interiore è la conversazione più importante che avremo nella nostra vita.
Le parole che usiamo quando ci rivolgiamo a noi stessi o parliamo di noi agli altri riflettono ciò che pensiamo di noi e quindi anche come ci sentiamo riguardo a noi stessi.
Spesso sottovalutiamo l’importanza che questo aspetto può avere nella nostra vita, ma il dialogo interiore è, in realtà, responsabile delle nostre decisioni e delle azioni che, di conseguenza, compiamo.
Possiamo essere taglienti, duri, ipercritici e cattivi nei nostri confronti.
Se le stesse parole ci arrivassero da un altro, non avremmo alcuna tolleranza per ciò che ci sta dicendo, ma se siamo noi a dircele, ci sembra del tutto normale.
Il dialogo interiore è collegato al nostro modo di pensare e quindi alle nostre convinzioni limitanti su noi stessi, sulle nostre capacità e su ciò che crediamo essere alla nostra portata.
Dalla mattina alla sera, ogni cosa che facciamo è sottoposta al giudizio del nostro critico interiore, che ci trasmette i suoi pensieri sotto forma di sensazioni. E sono proprio le emozioni e sensazioni che proviamo a svelarci qual è il nostro dialogo interiore.
Un pensiero positivo su noi stessi equivale a gioia e serenità, un pensiero negativo equivale ad angoscia, disagio, timore e molto altro.
Un pensiero negativo può essere anche solo la convinzione di non essere bravi in qualcosa.
In quel caso, ci sentiremo insicuri e magari a disagio ogni volta che ci troveremo di fronte a quella cosa e daremo per scontato di non essere in grado, precludendoci così la possibilità di imparare e di avere prima o poi, successo.
Il pensiero in questo caso sarà “Non sono capace, è inutile che ci provi “.
La nostra mente ci racconta sempre una storia e che quella storia parli di vittoria o di fallimento dipende esclusivamente dalle parole che scegliamo di usare.
Se iniziamo a rivolgerci a noi stessi con amore, compassione, stima e rispetto, ci daremo la possibilità di riuscire anche nelle cose che ci hanno sempre fatto paura.
Cosa alimenta il nostro dialogo interiore
Da bambini, la nostra mente è come una grande spugna che assorbe tutto ciò che sente, vede o vive dando per scontato che gli adulti abbiano sempre ragione, soprattutto le figure di riferimento.
In generale, ciò che abbiamo ascoltato e dato per scontato senza metterlo in discussione diventa ciò che diremo a noi stessi ogni volta che si presenteranno le situazioni già vissute.
Se siamo cresciuti in un ambiente dove venivamo derisi o non considerati, tenderemo a dare poco valore alla nostra opinione; se siamo stati spesso criticati o sgridati, avremo paura di commettere errori e avremo la tendenza a evitare i conflitti, ma anche le sfide e i cambiamenti; invece, se siamo cresciuti in un ambiente tollerante, impareremo ad avere pazienza con noi stessi e con gli altri; se abbiamo ricevuto stimoli positivi, diventeremo adulti curiosi e aperti verso il mondo; e così via.
Tutte le esperienze che viviamo sono il frutto di un punto di vista soggettivo attraverso il quale filtriamo la realtà e la trasformiamo in ciò che noi crediamo che sia.
Per esempio, se a scuola ci hanno detto che eravamo lenti a imparare e se questo concetto ci è stato ribadito più volte, è probabile che sentiamo disagio ogni volta che dobbiamo imparare qualcosa di nuovo.
Nella nostra mente emergerà una frase di questo tipo: “Tanto io non imparo mai niente, non vale la pena che ci provi ” o “Sono troppo lento, non ce la farò mai, non posso cambiare“.
Di fronte a un commento del genere, affiorerà in noi una sensazione di angoscia, forse paura, disagio, imbarazzo, e tutto quello che sentivamo da bambini.
Questi pensieri continueranno ad esserci e a limitarci finché non decideremo di sostituirli con dei pensieri potenzianti.
Perché è importante avere un dialogo interiore positivo
Il fatto che una persona sia lenta a imparare, ad esempio, è una considerazione soggettiva di chi lo dice, quando ci sono sicuramente cose che imparo più in fretta di altre o può essere che sia stato l’insegnante a non essere molto chiaro nella sua spiegazione.
Quando viviamo una situazione che in passato ci ha creato uno stato d’animo negativo, la mente ci riporta automaticamente a come ci siamo sentiti allora, senza fare alcuna distinzione fra il momento presente e passato.
Questo perché la nostra mente memorizza tutto ciò che accade come un potentissimo computer, senza distinguere tra ciò che è giusto o sbagliato, tra ciò che ci fa bene e ciò che, invece, ci danneggia.
Un dialogo interiore sano e positivo ci permette di esprimere tutto il nostro potenziale.
È, inoltre, emerso dagli studi condotti sul tema che un dialogo interiore negativo e persistente indebolisce le strutture neuronali, rendendo le persone molto più vulnerabili allo stress e predisponendole a soffrire di ansia e depressione.
Immaginiamo di avere vicino una persona che ci sussurra costantemente “Lascia perdere“, “Ma cosa ci provi a fare“, “Sei proprio brutto, a chi potrai mai piacere? “, “Tanto non sei capace“, “Hai sbagliato di nuovo!“, “Dai la priorità agli altri, loro sono più importanti di te“, “Nessuno ti ama, resterai sempre sola/o“, “Stai zitta/o, la tua opinione non conta” e così via…
Come ci sentiremo alla fine della giornata? Quale sarà il nostro stato psicologico ed emozionale dopo un mese? E dopo un anno? E se la cosa durasse per vent’anni?
Se la stessa persona, invece, ci dicesse: “Provaci, dai, sei in grado di farcela, io credo in te“, “Sono davvero orgoglioso di te e di tutto ciò che stai facendo“, “Che brava che sei!“, “È normale commettere errori, nessuno è perfetto“, “Dai la priorità a te stesso e trova il tempo per essere felice“, “Sei una persona meravigliosa e degna d’amore“, “Pensa a tutto quello che sei già riuscito a fare e sii fiero di te stesso“.
Non sarebbe molto più facile la nostra vita se ascoltassimo solo queste cose dalla mattina alla sera?
Come trasformare il dialogo interiore
Trasformare il proprio dialogo interiore richiede tempo, sforzo, frustrazione, a volte lacrime e molta costanza, ma è in grado di cambiare completamente la nostra vita.
Prima di tutto, diventiamo consapevoli dei nostri pensieri e, se ci riusciamo, delle emozioni che avvertiamo (sul lavoro, nelle relazioni, in merito alla salute o al denaro, etc.).
Il mio consiglio è di iniziare a diventare consapevoli dei nostri pensieri nei settori della vita che non vanno come vorremmo.
Nelle relazioni, per esempio, se siamo molto timidi o facciamo fatica a mostrarci come siamo, potremmo avere pensieri limitanti del tipo: “Nessuno vuole stare con me“, “Io non piaccio“, “La mia opinione non conta” o “Sono troppo brutto/a per piacere“.
Tutti pensieri soggettivi ed erronei da mettere in discussione subito.
Se ce li confidasse un amico o qualcuno a cui vogliamo bene, gli diremmo che ha ragione o cercheremmo di fargli cambiare idea?
Se sentiamo un disagio quando non c’è un valido motivo, chiediamoci cosa c’è che non va e iniziamo a dirci che siamo bravi, che siamo in grado di farcela, che siamo orgogliosi di noi stessi, che siamo persone meravigliose e che vale davvero la pena conoscerci e stare insieme a noi.
Trattiamoci bene e facciamoci dei complimenti, senza esagerare, ma senza sminuirci.
Se una cosa non va come vorremmo, esprimiamo il nostro dispiacere per il dolore che stiamo sentendo, prendendoci il tempo che ci serve per noi stessi.
Se siamo malati, occupiamoci di starci vicino e coccolarci invece di arrabbiarci con noi stessi e col nostro corpo.
Usiamo pensieri potenzianti positivi per sostituire quelli limitanti.
Abbiamo in testa ore e ore di dialogo interiore negativo, che ci ha fatto il lavaggio del cervello su chi siamo veramente e sulle nostre potenzialità.
Non aspettiamoci di cambiare tutto in una settimana, ci vorranno mesi di lavoro costante, ma i primi risultati si vedono da subito, soprattutto se utilizziamo la tecnica delle affermazioni positive.
Il potere delle affermazioni positive
Un modo per sostituire un dialogo interiore debilitante è dirci le cose che avremmo sempre voluto sentirci dire dai nostri genitori, insegnanti, amici, compagni di scuola, fidanzati e fidanzate, amanti, conoscenti, datori di lavoro, colleghi, followers e terapeuti.
Prendiamoci del tempo ogni giorno, mattina e sera, mettiamoci davanti allo specchio e cominciamo.
Ecco alcuni esempi di affermazioni che potrebbero farci sentire bene e che avremmo dovuto ascoltare sin da bambini:
“Sei una persona meravigliosa. Sei di buon cuore ed è bellissimo stare con te.”
“Ti amo tanto e voglio starti vicino.”
“Sono molto orgoglioso di te e di tutti i progressi che stai facendo ogni giorno, sei bravissimo, stai andando alla grande e non vedo l’ora di vedere quali altre cose imparerai sul cammino.”
“Sei bello e ogni parte del tuo corpo è meravigliosa, amo tutte le tue forme.”
“Sei stato davvero bravissimo. Non ti preoccupare per i tuoi errori, è normale sbagliare, dopo aver provato qualche volta sarai già bravissimo.”
- “Ti accetto completamente e amo il tuo modo di essere.“
- “Amo e accetto tutte le tue emozioni, ti do il permesso di viverle come meglio credi.“
- “Sei una persona capace, forte e meritevole, credi in te.“
- “Meriti di essere ben remunerato per il tuo lavoro.“
- “Meriti di avere la vita che ti rende più felice.“
- “Ti meriti di vivere in un ambiente bello, pulito e accogliente.“
- “Tu sei importante e la tua opinione conta.“
Cerchiamo di ripetere le affermazioni venti volte, ma se non possiamo o non riusciamo a farlo, iniziamo con tre volte ciascuna e aumentiamo poco a poco.
È normale che all’inizio non ci crediamo o abbiamo delle reazioni, incluse noia, sonnolenza, sensazione di stare perdendo del tempo, rabbia, tristezza, etc.
Risulta essere altrettanto normale che ci sia un peggioramento iniziale, guarire è molto più doloroso che aprire la ferita.
È importante insistere, perché qualunque reazione sentiamo è un ottimo segnale del fatto che le affermazioni stanno funzionando.
Non siamo abituati a sentire quelle parole, tutto qui.
Puoi ritagliarti un po’ di tempo quando ti lavi o, se non sei mai da solo, puoi registrare la tua voce mentre ripeti le affermazioni e ascoltarle ad oltranza sul bus o ripeterle nella mente.
L’ideale è sempre e comunque a voce, perché le memorizzeremo più in fretta.
Anche scriverle può aiutare, se senti che è il metodo migliore per te.
Conclusioni
È importante mettere anche in pratica ciò che ci diciamo.
Per esempio, se diciamo di amarci, ritagliamoci del tempo per darci quell’amore (facendo qualcosa che ci va di fare, qualcosa che non è produttivo, ma a noi fa stare bene).
Se sbagliamo, sosteniamoci e consoliamoci.
Ammettiamo i nostri errori, ma stiamo dalla nostra parte.
Eliminiamo qualunque critica, offesa, insulto o pensiero limitante che avremmo rivolto a noi stessi, ma se capita, siamo consapevoli di stare facendo del nostro meglio.
Siamo persone bellissime con un grande potenziale di dare e ricevere amore e questa è una qualità innata.
Riconosciamo le nostre vittorie e gli obiettivi raggiunti, le nostre qualità e ciò che ci rende unici e ripetiamocelo tante volte.
Con il tempo, la nostra percezione di noi stessi cambierà e ci muoveremo verso un dialogo interiore potenziante e positivo.
Faremo spesso un passo avanti e due indietro, finché non arriveremo al momento in cui i passi avanti saranno più di quelli indietro e le cose si faranno facili.
Sostituiremo la vocina negativa che non ci crede capaci, bravi, forti, all’altezza, con una voce compassionevole, ottimista e amorevole che ci incita a provare e riprovare, a cadere e poi rialzarci, a diventare bravi perché è nelle nostre possibilità, a vivere la vita che vogliamo.
Valentina Valoroso
Copywriter | Traduttrice | Insegnante di Lingue
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