Immergersi tra alberi per ritrovare equilibrio, armonia e benessere
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Immergersi nella Foresta, un vero e proprio bagno terapeutico di ben-essere
Quante cose semplici, naturali, che da secoli ci appartengono, sono oggi diventate una vera e propria ri-scoperta per ritrovare il benessere e l’equilibrio perduto, e visto il caldo che regna sovrano vorrei portarvi all’interno delle foreste e dei boschi per immergerci nella natura.
Ogni stagione è perfetta per il Bagno di Foresta, ma sicuramente primavera ed estate sono i periodi migliori, poiché gli alberi manifestano il loro risveglio con fiori, foglie, frutti permettendo di vivere un’esperienza di risveglio, rinascita. Anche durante l’autunno il bosco regala emozioni, grazie ad una forte connessione che ci permette di immedesimarci con la caduta delle foglie, quindi creando una sensazione immaginifica di lasciar andare ciò che non ci serve più, ma anche di vivere a pieno i colori caldi che le foglie hanno nel periodo autunnale creando per i viandanti un tappeto meraviglioso su cui far scorrere ciò che non è più necessario.
Personalmente io amo andare nel bosco/foresta anche in inverno respirando il riposo sempre vigile degli alberi, siano essi riscaldati da un elegante e luminoso sole, oppure ricoperti da un morbido manto nevoso. Qui mi soffermo ad ascoltare i sogni delle creature in letargo, godere a pieno dell’energia che solo gli alberi sanno creare, dando spazio all’immaginazione, a creature di fantasia, a personaggi che riaccendo la nostra energia antica e che spesso dimentichiamo a causa della televisione, dei social e di ciò che l’era contemporanea ci ha donato.
Immergersi nella foresta è un modo per entrare in contatto con il Sé più profondo, dove gli odori ci trasportano in un modo che sa di radici, di autenticità, dove possiamo chiudere gli occhi e godere appieno di ciò che la natura ci trasmette all’interno del suo regno.
Scientificamente, gli odori che troviamo all’interno dei boschi, sono dati dai terpeni, ovvero composti organici volatili biogenici, detti anche BVOC, che le resine e gli oli essenziali delle piante rilasciano in determinati momenti. Possiamo dire che qui si crea una sorta di immersione di aroma- terapia che originano trattamenti naturali per contrastare il formarsi di alcune malattie grazie alla grande forza antiossidante che sprigionano.
In Giappone, il Forest Bathing, chiamato Shinrin Yoku è una vera e propria attività terapeutica, lo studio dell’Università di Seul “Terpens from Forest and Human Health”, riconosce ai terpeni e all’immersione in essi un vero e proprio effetto biologico benefico e terapeutico, tanto da utilizzarli come forze chemioterapiche per il trattamento di malattie.
La lora forza antinfiammatoria è un’ottima alleata nel contrastare, prevenire diverse patologie che sempre più si riscontrano in ambienti dove la natura scarseggia.
I benefici del Forest Bathing nello specifico
Se penso ai boschi, alle foreste le parole che si manifestano sono saggezza antica, ancestrale, immagini, fantasia, magia, ma anche salute. Numerosi sono i vantaggi riscontrati dal praticare il Bagno di Foresta sulla salute dell’individuo, tra cui sicuramente un riscontro immediate sull’umore, in quanto immergersi nella natura, apporta da sempre un benessere che si sprigiona grazie alle endorfine rilasciate e che contrastano ansia, depressione, panico. Siamo esseri nati per muoverci, per camminare, per vibrare, non siamo nati per stare seduti ore e ore alla scrivania, sul divano, rinchiusi in uffici e altre prigioni moderne che chiamiamo quotidianità. Nella foresta, nel bosco il nostro corpo ritorna a vibrare in modo funzionale nel suo habitat naturale, non è l’eccezione vivere nella natura, ma dovrebbe essere la quotidianità.
In un ambiente dove regna sovrana la natura, i livelli di cortisolo diminuiscono, dando spazio a sensazioni di calma, pace, tranquillità, serenità e armonia.
Verde è il colore del chakra del cuore, verde è il colore predominante del bosco e qui il nostro organo principale, sede dell’anima, delle emozioni, della vita più consapevole e pura, trova giovamento in un riequilibrio della pressione sanguigna e di un battito scandito per lo più dal silenzio e dai rumori circostanti.
Anche il nostro cervello trae giovamento dal Forest Bathing, poiché l’affaticamento della mente, il pensiero costante, ossessivo, rallenta, o sparisce, vengono stimolate le facoltà cognitive in assenza di stress, dando spazio alla memoria, al pensiero positivo.
Sempre all’interno del bosco, come detto sopra, respirare le molecole emesse dalle piante rafforza il sistema immunitario dando spazio alle attività delle cellule NK, ovvero Natural Killer, migliori alleate nel fare spazio ad uno stato di salute.
Ho sempre posto grande attenzione all’importanza del camminare, come attività indispensabile per uno stato di benessere psicofisico, ma farlo immersi nel verde ha un potere ancora più sensazionale, poiché si spengono infiammazioni dovuti ad uno stile di vita sedentario.
Come si spengono le infiammazioni, così allo stesso tempo si accende la fiamma vitale, la nostra fonte di energia, che sprigiona potenzialità elevate che ci rendono gli esseri unici che siamo.
Il silenzio rigenerante dei boschi
“La canzone del silenzio”, così intitolerei la colonna sonora che ci accompagna nel perderci tra gli alberi, i giunchi, gli arbusti, perché nel praticare il Forest Bathing il silenzio è un elemento imprescindibile. Ascoltare la sua voce, gli uccelli, le foglie, i suoi abitanti, qualunque essi siano, è il modo migliore per entrare in pieno contatto con la natura, non come ospite, ma facendone parte, ricreando la condizione della felicità che va oltre ogni cosa, ovvero del sentirsi parte di un Universo, in divenire, nello stare e nell’accogliere.
“Non meno che le statue divine dove splendono oro e avorio, adoriamo i boschi sacri e, in questi boschi, il silenzio”, affermava Plinio il Vecchio ( I sec. d.C) , filosofo naturalista, scrittore oltre ad essere comandante militare e governatore romano, che scrisse Naturalis Historia, un vero e proprio capolavoro che tratta di astronomia, geografia, antropologia, zoologia, botanica, medicina, mineralogia, arte. Quanta vastità nel riconoscere la figura del filosofo naturalista, mi immagino un’Accademia ridente, nel bosco, dove si osserva, non si parla, dove si respira e non ci si mette alla prova, dove si possa dar vita ai propri talenti.
Già perché il silenzio, in questo caso del o nel, bosco, è un silenzio che rigenera, che riscopre, che conduce al profondo Sé-me, da cui le piante attorno a noi sono nate e dove noi torniamo in assenza di pre-giudizio, nella riscoperta del nostro vero essere, anziché esistere.
In questo silenzio si può essere accompagnati da guide che sono pronte ad aiutare con delicatezza chi si avventura per la prima volta in questa esperienza, per poterne cogliere le peculiarità, gli effetti benefici e rigeneranti.
E’ possibile all’interno del bosco dar vita a meditazioni, praticare bioenergetica, yoga, body moviment in completa sinergia con la natura che ci circonda e vi assicuro che si crea una danza fluttuante dove il corpo è in perfetta sintonia con le piante, gli alberi che lo circondano.
Nella propria espressione, in totale autonomia e rispetto è possibile inoltre scegliere il proprio albero, è bellissimo scoprire che è lui stesso a chiamare, generando un momento intenso di scambio di energie vitali, liberando le emozioni e chiedendo all’albero di entrare in ascolto reciproco, sentendone la linfa vitale che scorre, la forza della corteccia, la bellezza delle foglie, degli aghi, il suo profumo, la sua storia e le immense radici immerse nella terra. In sostanza si attiva una pace, un equilibrio immediato che giova ad ogni cellula del nostro corpo e capita spesso, in questo abbraccio, che liberiamo emozioni, pianti, risate, felicità, rilasci.
Vi auguro così un’estate di immersioni nella Grande Madre che possa condurvi nella riscoperta del vostro essere, del silenzio, della natura, del movimento, che crei nuove immagini, nuovi amici, magari proprio quell’albero che sceglierete nel praticare Forest Bathing, o che semplicemente incontrerete in una pineta, in un giardino, nel vostro spazio, coglietene la sua essenza portatelo con voi al rientro e contattatelo ogni qualvolta ne sentite la necessità. Al rientro in ufficio, in una serata con gli amici, al mattino al risveglio, sarà bellissimo sapere che la sua magica energia benefica e vitale è sempre con voi.
Beatrice Pazi
Laurea In Filosofia | Diploma di Naturopatia presso Riza
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