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Dipendenze e Naturopatia

L’essenza del senza, il silenzio armonioso per ascoltare le nostre emozioni

Image by Matteo Badini on Unsplash.com


Sono stati giorni incessanti, intensi, fatti di nuove esperienze, di nuovi silenzi e prove che l’Universo ha in serbo per te. Catapultata in nuove ed emozionanti avventura ho avuto modo id osservare come attorno a me la parola dipendenza trovi ad oggi un ampio respiro, una profonda necessità di essere divulgata, curata, ascoltata, poiché sta prendendo piede come un qualcosa di accettato, facente parte della quotidianità e se tu ne sei sprovvisti assumi il ruolo di pecora nera all’interno della società. Ma siccome per Bert Hellinger quelle che noi definiamo pecore nere sono i cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico, eccomi a radunare più pecore nere possibili he possano aprire nuove strade spianate dalla consapevolezza che siamo esseri forti, che hanno tutte le risorse dentro di sé per vivere una realtà sana e felice.

Alcol, droga, dipendenza affettiva e dal cibo, ansiolitici, fumo, sono un ottimo riempitivo per quei vuoti di silenzio che non siamo in grado di ascoltare, di nutrire con il nostro respiro, con il nostro nulla. Le dipendenze si manifestano nel non riuscire a controllare quella voglia, quel bisogno, quella necessità, che fa da tappo per riempire quel vuoto, già perché il vuoto è visto nella sua eccezione negativa, ma in realtà è fulcro che genera vita ed energia, dove il respiro è soffio vitale e non distruzione.

Ho parlato già nell’articolo precedente come il silenzio abbia una forte capacità costruttiva sia dentro che fuori di noi, ed è proprio quando non riusciamo ad ascoltarlo che la nostra mente, ribadisco la nostra mente, ci porta a richiedere aiuti esterni per…vivere.

Dall’affrontare la giornata lavorativa, studiare, fare sport, divertirsi stare nella propria casa, dormire, mangiare, uscire, etc., insomma le cose più semplici o naturali, richiedono per molte persone l’utilizzo di sostanze eccitanti o tranquillanti, per riuscire, ( ebbene si la parola è proprio questa riuscire ) a compiere le azioni che sono fonte di gioia, di nuove esperienze, di quotidianità di emozioni.

Il non essere in contatto con il proprio interno è sicuramente tra le cause principali che portano ad dipendere da qualcosa o da qualcuno, la difficoltà nell’aprire lo sguardo dentro di noi anziché al di fuori, trasformando le nostre emozioni, le nostre esperienze in fertilizzante per la nostra anima, anziché il nemico da tenere lontano.

E’ nell’imparare ad ascoltare noi stessi che nutriamo il seme della vita che ogni giorno è capace di germogliare, riconoscere il giusto nutrimento, affrontare le intemperie, crescere, proliferare  generando una sorgente di energia.


Ascoltare il dolore e respirare nelle proprie emozioni

Baruch Spinoza, filosofo olandese del XVII secolo, invitò con le sue teorie a vedere il mondo per quello che è senza relegare ad avvenimenti che accadono a prescindere, le nostre aspettative, poiché non è il mondo che fa paura, ma bensì come noi lo vediamo. Sta a noi comprendere se un avvenimento può essere un’occasione, una sfortuna, o una trasformazione, ascoltando il nostro stato emozionale con un atteggiamento di accoglienza e opportunità,

E’ proprio nell’atteggiamento che abbiamo verso gli accadimenti quotidiani che possiamo decidere come accoglierli, se ascoltarli, anestetizzarli o dargli il valore assoluto dell’accettazione incondizionata della realtà andando verso una resa di accettazione assoluta e nutriente.

Nell’assumere questo atteggiamento più positivo nei confronti della vita, abbiamo la possibilità di togliere spazio alla forza delle dipendenze, da quelle sostanze, o persone, che non ci rendono possibile di ascoltare l’umano dolore che fa parte della nostra esistenza, ma preferiamo anestetizzare senza che possa compiere il suo naturale percorso.

Il dolore, se visto per ciò che è, porta con se un insegnamento, una possibilità di evoluzione avvalorato dalla sua ampiezza, ma se assumiamo un atteggiamento vittimistico ci conduce ad alleviarne il suo significato. Alleviare vuol dire anche non ascoltare, una strada che oggi è percorsa da chi assume psicofarmaci, ansiolitici e in casi più gravi stupefacenti, quali cocaina, eroina, ecstasi, etc.

Dico spesso ai miei clienti, che siamo forti come gli alberi, nel contempo abbiamo le nostre umane e naturali debolezze, quindi come possono elementi esterni così piccoli ad avere la meglio su di noi? Pensiamo a come piccole gocce, polveri, pastiglie e tutto ciò che ingeriamo contronatura, può avere la meglio su una forza incredibile miracolosa come il nostro corpo. E ancora una volta torniamo a come la mente ha la capacità di impossessarsi di esso trasformando le nostre fragilità, in ingannevoli illusioni, in effimere e ingannevoli paure.

Ma oggi le dipendenze sono innumerevoli, poiché riguardano anche la tecnologia, il bisogno costante di essere disponibile tramite il cellulare, etc. Ma tutte hanno come comune denominatore il bisogno di non sentire, di non riuscire a stare nel momento presente, nell’adesso ascoltando le nostre emozioni. Eccole ancora qui le nostre meravigliose emozioni ad essere al centro di argomenti riguardanti la crescita personale, in questo caso la Naturopatia, poiché la mancanza di viverle a pieno è proprio ciò che accende la fiamma della dipendenza.

Quando non si vive appieno una manifestazione così naturale della nostra essenza, andiamo contro al nostro fluire vitale, spegniamo la nostra fiamma e creiamo carichi emotivi non espressi che ci portano a situazioni che generano stress, depressioni, infiammazioni, malessere generali.


Psicosomatica, bioenergetica e naturopatia un supporto nel lasciar andare le dipendenze

Alla base delle dipendenze, molte volte ci sono problematiche familiari non affrontate, o difficili da far emergere, spesso dimenticate e lasciate nel “cassetto” dell’accettato, quando invece non è così. Eventi, choc, traumatici che se non espressi, ancora una volta accumulati, creano la necessità di traslare su una sostanza/persona esterna il bisogno di sfogare quanto represso.

La Naturopatia, la Psicosomatica ( strettamente collegate specialmente nel mi percorso formativo in Riza) e la Bionergetica, sono un’efficace strumento nel supportare un percorso di evoluzione e di guarigione dalle dipendenze.

Nel mio caso specifico con le Pratiche Biocorporee Emozionali, che sono la mia personale evoluzione dall’esperienza formativa in Bioenergetica, ho avuto notevoli risultati in merito, poichè attraverso il corpo, il respiro, il movimento e quindi l’assenza di pensiero, si riaccende la fiamma vitale che lavora su uno stato di benessere vitale che abbiamo tutti dentro di noi. Il supporto psicologico certamente in molti casi più “gravi” è fondamentale, ma se ben amalgamato con tecniche corporee i risultati sono davvero sorprendenti.

Liberando le emozioni, infatti, il corpo ha una sua meravigliosa e vitale energia che esula da illusioni, pensieri ingannevoli e dominanti. Il respiro consapevole, inoltre aiuta a entrare nella profondità della propria essenza riportandoci nel potere del qui e ora, in quanto momento assoluto della presenza, della vita come dono, realtà priva di sofferenza e paure, essendo queste la proiezione di ricordi passati o aspettative future.

Le Pratiche Biocorporee Emozionali, inducono ad attivare uno stile di vita sano, che lo stesso corpo richiede e che gradualmente elimina tutto ciò che gli permette di godere di uno stato naturale di benessere. Dal cibo sano, ad uno stile di vita dinamico che non vuole più tutto ciò che può ostacolare o intossicarne la piacevole sensazione che la fiamma vitale accende.

La Naturopatia Quantica, quella che prediligo, offre altrettante risorse per godere di uno stato di salute che esula dalle dipendenze, grazie ad atteggiamenti positivi, di gratitudine, attivando le emozioni positive che dilagano dal Cuore attivando campi energetici positivi e benefici.

La risposta, per alcuni sicuramente sembrerà utopica, è ancora una volta insita nell’Amore, l’Amore per se stessi, per il prossimo e per ciò che ci circonda, esso è gratuito, alla portata di tutti, basta solo attivarlo e divulgarlo, per generare Vita.


Beatrice Pazi Autrice presso La Mente Pensante Magazine
Beatrice Pazi
Laurea In Filosofia | Diploma di Naturopatia presso Riza
Bio | Articoli
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