Come mettere in ordine i pensieri
Chi di noi non si è mai trovato ad affrontare un periodo caotico, dove il caos mentale regna sovrano?
Per caotico si intende un periodo dove ogni sorta di rumore e di pensiero sono in “stato libero”, senza freni e circolano alla velocità della luce. Immaginiamo di essere su un marciapiede e guardare il traffico davanti a noi, il clacson delle macchine, guidatori in auto nervosi, il via vai delle persone che camminano frettolosamente a piedi.
Insomma una situazione in cui i suoni, i rumori e la realtà si muove freneticamente, infastidendoci particolarmente.
La metafora della strada in tilt dal traffico è paragonabile ad un periodo caotico.
Molte volte questa sensazione di caos ci accompagna per grossi periodi o anche per una vita intera. Una folla di frastuoni invadono la nostra mente: i nostri pensieri.
Andiamo ad analizzare meglio quanto appena detto. Per intenderci l’esempio della strada trafficata è il più adatto.
Pensiamo ad un percorso con tanti ingorghi, un semaforo lampeggiante che non funziona e tutte le strade, vie e traverse dell’incrocio risultano essere completamente bloccate dalle auto.
Nessuno si muove, non si va né avanti né indietro. In questo contesto, regna solo il rumore dei clacson delle auto in coda: il vero e proprio caos.
Chi passa?
Può venirci in aiuto la regola basilare del codice della strada secondo cui ha la precedenza chi si trova alla nostra destra.
Ma non è questo il caso. Non ci aiuterà a sciogliere il groviglio.
Come mettere in ordine il groviglio di pensieri?
Questa domanda può trovare facile risposta in una figura: un vigile. Lui sì che sa come dirigere il traffico e sciogliere il groviglio di auto. La sua figura potrebbe sicuramente aiutare a risolvere nello snodamento del traffico (di pensieri metaforicamente parlando).
La parola italiana vigile come sostantivo indica un corpo statale di guardia.
Come aggettivo, invece, vigile sta ad indicare una persona accorta, attenta, sollecita. Insomma, vigile è chiunque utilizzi la minima accortezza e attenzione verso qualcosa o meglio qualcuno.
E se fossimo noi stessi il vigile della nostra vita? Se dovessimo imparare ad essere accorti con i nostri pensieri? E se imparassimo anche a volere bene alla “nostra accortezza”?
Per essere chiari, è fondamentale imparare ad essere accorti con se stessi ed i propri pensieri.
Essere attenti vuol dire decidere anche quali pensieri voler avere e quali no, a quali pensieri lasciare spazio e quali no, quali pensieri ci porteranno ad una situazione di benessere per noi stessi.
Questo può portare a sciogliere la massa creata in maniera semplicissima e con una tecnica contraria alla frenesia o al caos: muoversi un passo alla volta.
Con il procedere un piccolo passo alla volta si ripulisce la mente dalla sensazione di attanagliamento che ci intrappola.
Concentrarsi su quel passo e farlo con consapevolezza ci porta a tenere a bada tutti gli altri pensieri pronti a prendere piede senza ordine, senza disciplina.
È da qui che il caos può diventare una via da percorrere con leggerezza e attenzione.
È questo il punto di partenza per mettere in ordine i propri pensieri.
Dove ha sede questo “essere vigile”, la nostra accortezza?
Questa accortezza è presente in ognuno di noi e possiamo chiamarlo amor proprio. Fa riferimento a tutto ciò che riguarda l’amore verso se stessi, il riconoscere le nostre priorità, le nostre emozioni, le cose che ci fanno stare bene.
Sì perché l’obiettivo numero uno è fare ciò che ci fa stare bene.
Ripetiamolo un’altra volta: FARE CIO’ CHE CI FA STARE BENE.
Scriviamolo su 100 post-it, spargiamoli ovunque in casa, a lavoro, in macchina, sul frigorifero. In qualsiasi momento della giornata dobbiamo aver bene presente e chiaro questa frase così, casomai dovessimo dimenticarcene, il post it è lì a ricordarcelo.
Fare ciò che ci fa stare bene significa camminare con accortezza e attenzione, significa essere vigili e attenti, significa uscire dal caos dei pensieri per procedere un passo alla volta, senza fretta e senza ansia.
Può sembrar difficile, eppure scavare dentro di noi cosa ci fa stare bene non lo è poi così tanto.
È di notevole aiuto stare in silenzio ed ascoltarci: dentro ognuno di noi c’è un mondo straordinario, un film bellissimo ed i registi siamo proprio noi.
In conclusione: di quel rumore cosa ce ne facciamo? Diventa silenzio e pace.
Il rumore rappresenta qualcosa di molto più grande di quel che sembra: sono tante, tantissime cose che hanno trovato posto dentro di noi. Eppure alcune di queste non abitano in noi, non ci appartengono, non sono le nostre. Qualcosa è nostro, qualcos’altro è degli altri e crediamo sia nostro.
La maggior parte delle volte siamo certi di essere quello che vogliono gli altri o quello che ci dicono su di noi. Nulla di ciò è più falso!
Ognuno vede (introspettivamente) in modo differente rispetto all’altro.
Insomma tutto dipende dagli occhi che guardano. Ma gli occhi di ciascuno di noi sono unici ed incomparabili: ognuno vede una bellezza diversa dall’altro ma non per questo esiste un modo giusto o sbagliato.
Ogni cosa è bellezza. Come scoprire la bellezza?
Imparando a mettere ordine in questo rumore, lasciando fluire i pensieri e lasciando che siano loro a farci vivere. Le cose più incredibili sono silenziose e portano con sé magia.
La neve ci insegna che per farsi notare non c’è bisogno di far rumore.
Allenarsi al silenzio ci porta a vedere i nostri pensieri, a vederli muoversi velocemente.Possiamo allenare la nostra mente affinché i pensieri siano un fiumiciattolo pieno di pietre dove tutto scorre, l’acqua fluisce lentamente in maniera calma e senza fretta.
Questa proiezione regala alla mente una forte tranquillità: il groviglio di pensieri si alleggerisce lasciando tutto essere, fluire, scorrere.
Impariamo a scegliere i pensieri da avere nello stesso modo in cui scegliamo i vestiti da indossare ogni giorno.
Alleniamoci ai pensieri positivi e alla psicologia positiva, concentriamoci sui pensieri che sono solo nostri e di nessun altro. Impareremo a riconoscerli e a gestirli da quelli che non ci appartengono e che fanno a pugni con i nostri…
…semplicemente perché non sono nostri!
Ilaria Campana
SEO Copywriter | Consulente Web
Bio | Articoli | Video Intervista AIPP Gennaio 2024
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