Neuroplasticità
Come il cervello si adatta alle nuove abitudini e alimenta il cambiamento personale
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Hai mai pensato che il tuo cervello possa cambiare e adattarsi nel tempo? Questo fenomeno, chiamato neuroplasticità, è la capacità del cervello di modificare le sue connessioni interne in risposta a nuove esperienze, apprendimenti (o anche traumi), ed è la chiave per il miglioramento personale e il raggiungimento di obiettivi a lungo termine.
Immagina di voler imparare a suonare la chitarra. Quando inizi a esercitarti, il tuo cervello lavora per creare e rafforzare nuove connessioni tra i neuroni, aiutandoti a memorizzare gli accordi e a migliorare la coordinazione tra le mani. Questo processo di cambiamento e adattamento nel cervello è un chiaro esempio di neuroplasticità. Con il tempo e la pratica, il tuo cervello si adatta e diventa sempre più efficace nel supportarti mentre migliori le tue abilità musicali.
Questa straordinaria caratteristica è più sviluppata nei bambini e, con la crescita si riduce. Tuttavia, se ben allenata, permette grandi risultati anche in età adulta.
Da un punto di vista scientifico, la neuroplasticità si divide in due categorie principali: strutturale e funzionale.
La prima, riguarda i cambiamenti fisici nel cervello, come la crescita di nuove connessioni sinaptiche e la modifica della densità della materia grigia. Questo tipo di plasticità si osserva, ad esempio, quando il cervello si adatta a nuove esperienze o si recupera da un trauma, come dimostrato nello studio di Maguire et al. (2000), che ha mostrato come l’ippocampo dei tassisti di Londra, abituati a memorizzare complessi percorsi stradali, abbia una maggiore densità di materia grigia rispetto ai non tassisti
La seconda, riguarda i cambiamenti nella funzione delle reti neurali. Questo tipo di plasticità si verifica quando il cervello modifica come le aree neuronali comunicano tra loro in risposta a nuove abilità o esperienze. Eric Kandel, noto psichiatra e neurologo, spiega come il processo di apprendimento modifica l’attività neuronale e le connessioni sinaptiche, influenzando la funzione cerebrale (trovi l’aticolo qui).
In sintesi, mentre la neuroplasticità strutturale riguarda i cambiamenti fisici nella struttura del cervello, la neuroplasticità funzionale riguarda i cambiamenti nel modo in cui il cervello opera e gestisce le informazioni.
Ma perché è così importante?
Te lo spiego con un esempio tratto dal libro “Still Alice” di Lisa Genova.
Nel settimo capitolo la protagonista Alice, docente ad Harvard, inizia a rendersi conto delle sue difficoltà nel ricordare le parole e i concetti durante una lezione universitaria, un momento cruciale che segna l’inizio della sua consapevolezza riguardo alla gravità della sua condizione.
L’aneddoto mette in luce la sfida di Alice nel riconoscere e accettare il declino delle sue capacità cognitive, ma anche la sua determinazione nel continuare a vivere una vita significativa nonostante la progressiva perdita di memoria.
Il romanzo descrive come Alice e la sua famiglia affrontano la malattia, mostrando la forza e la resilienza del cervello umano nel gestire e adattarsi a condizioni avverse. Questo episodio illustra non solo le difficoltà legate all’Alzheimer, ma anche la potenza della neuroplasticità nel cercare di mantenere la qualità della vita anche di fronte a sfide neurologiche.
Come la neuroplasticità influenza la formazione delle abitudini
La neuroplasticità è fondamentale nella formazione e nel cambiamento delle abitudini, un esempio affascinante di questo processo lo troviamo in un film che guardavo spesso da piccola con i miei genitori, Groundhog Day (1993).
Il protagonista, Phil Connors, è intrappolato in un loop temporale e vive lo stesso giorno ripetutamente. All’inizio, Phil usa questa situazione per soddisfare i suoi desideri personali e comportarsi in modo egoista. Tuttavia, man mano che il tempo passa, inizia a rendersi conto dell’opportunità di cambiare le sue abitudini e migliorare come persona.
Il film illustra come, ripetendo le stesse azioni giorno dopo giorno, Phil riesce a ristrutturare le sue connessioni neurali. Ogni nuova azione positiva e ogni comportamento altruistico che adotta rafforza nuove connessioni nel suo cervello, mentre i vecchi comportamenti negativi diventano sempre meno prevalenti. Alla fine, le nuove abitudini che sviluppa diventano automatiche, e il suo atteggiamento mentale cambia radicalmente.
Questo processo riflette il potere della neuroplasticità nella formazione delle abitudini: attraverso la ripetizione e l’impegno, il cervello crea e rinforza connessioni neurali che facilitano nuovi comportamenti. Proprio come Phil Connors impara a vivere una vita più significativa e soddisfacente grazie alla sua esperienza nel loop temporale, anche noi possiamo usare la neuroplasticità per modificare e migliorare le nostre abitudini quotidiane.
Le reti neurali del cervello sono responsabili della creazione di circuiti che facilitano i comportamenti ripetitivi. Ogni volta che ripetiamo un comportamento, come guidare la stessa strada per andare al lavoro o fare esercizio fisico alla stessa ora, i neuroni associati a queste azioni stabiliscono connessioni sinaptiche più forti. Con il tempo, queste connessioni diventano vie preferenziali per l’attivazione neurale, trasformando l’azione in un comportamento quasi automatico.
Questo avviene perché i circuiti neurali si consolidano attraverso un processo chiamato potenziamento a lungo termine, che rafforza la comunicazione tra neuroni che “sparano insieme”.
Quando un comportamento è ripetuto abbastanza spesso, questi circuiti diventano così ben definiti che il cervello può eseguirli con pochissimo sforzo consapevole. Questo permette di risparmiare risorse cognitive, concentrandole su attività più complesse e meno abituali, rendendo così le nostre azioni ripetitive più fluide ed efficienti.
Il processo di cambiamento: come sfruttare la neuroplasticità per trasformare la propria vita
Cambiare non è facile, ma ecco la buona notizia: il tuo cervello è un potente alleato, capace di adattarsi e crescere in modi straordinari. Grazie alla neuroplasticità, puoi letteralmente “riprogrammare” la tua mente per adottare nuove abitudini e lasciare andare quelle che non ti servono più.
Ma come?
Ecco alcune strategie efficaci per sfruttare questa incredibile capacità del cervello e trasformare la tua vita.
- Inizia con la meditazione. la Non solo calma la mente, ma ha anche il potere di rimodellare il cervello. Studi dimostrano che meditare regolarmente aumenta la materia grigia nelle aree che regolano le emozioni e l’autocontrollo. È come un allenamento mentale che rende più facile rimanere focalizzati e resilienti, anche nelle situazioni difficili.
- Usa la visualizzazione positiva. Immagina vividamente di raggiungere i tuoi obiettivi: il cervello non distingue tra immaginazione e realtà. Ripetendo questa pratica, crei nuovi percorsi neurali che rendono più naturale agire verso i tuoi sogni. È come un’anteprima del tuo successo che prepara la mente a renderlo reale.
- Cambia il tuo dialogo interiore. La riprogrammazione cognitiva, utilizzata nella terapia cognitivo-comportamentale (CBT), può aiutarti a trasformare pensieri negativi in opportunità positive. Ogni volta che sostituisci un pensiero limitante con uno potenziante, stai riscrivendo i circuiti neurali e costruendo una nuova versione di te stesso.
- Muoviti! L’esercizio fisico non solo rafforza il corpo, ma stimola anche la produzione di BDNF, una proteina che aiuta i neuroni a crescere e connettersi. È come un fertilizzante per il cervello, rendendolo più pronto a imparare e cambiare.
Conclusioni
Infine, la neuroplasticità non è solo un termine tecnico: è una porta aperta verso il cambiamento e il miglioramento continuo. Che tu stia cercando di imparare una nuova abilità, come suonare uno strumento, di spezzare vecchie abitudini, o di affrontare sfide difficili, il tuo cervello ti dimostra ogni giorno quanto possa essere flessibile e resiliente.
La neuroplasticità ci sussurra che il cambiamento è sempre a portata di mano, non importa l’età o la situazione in cui ti trovi. Il tuo cervello può plasmarsi e diventare più forte a ogni passo che fai verso una versione migliore di te stesso. Meditare per trovare calma e focus, visualizzare i tuoi sogni per trasformarli in realtà, cambiare il modo in cui parli a te stesso per nutrire pensieri positivi, o semplicemente muoverti per risvegliare la tua energia mentale, ogni scelta che fai nutre la tua mente e la aiuta a fiorire.
Quindi, non avere timore del cambiamento! Accoglilo come un’opportunità preziosa per crescere. Il tuo cervello è sempre al tuo fianco, pronto a sostenerti. Sei pronto a usare questa incredibile capacità e a creare la vita che desideri? Il potere di trasformazione è già nelle tue mani.
La domanda è: sei pronto a sfruttare questa straordinaria capacità per costruire la versione migliore di te stesso?
Giulia Rota Biasetti
Life Coach
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