
L’amore impossibile
La sua trasformazione col potere delle parole
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Diverse tradizioni religiose e misteriche da sempre hanno utilizzato ed utilizzano il potere delle parole per attuare delle trasformazioni, basti pensare alle preghiere di tutte le tradizioni ed ai mantra induisti e buddisti. Anche la magia si è da sempre basata su formule di specifiche frasi e parole ed in questo articolo faremo riferimento ad una pratica “magica” moderna: la Logosintesi di Willem Lammers (Vedi Lammers 2012).
Cosa è la Logosintesi
Ovviamente la mia ultima frase era una forzatura perché la logosintesi non nasce in un ambito esoterico ma nell’ambito della psicologia, infatti è un metodo ideato nel 2005 dallo psicologo olandese Willem Lammers. Essa si basa su quattro principi:
- La nostra vera essenza non soffre: il dolore nasce quando non si ha la consapevolezza della nostra essenza.
- La consapevolezza della nostra vera essenza diminuisce a causa della introiezione e della dissociazione.
- Le parti dissociate e le introiezioni sono strutture energetiche solidificate nello spazio.
- Le parole e le frasi hanno un effetto attivo e creativo, oltre ad avere un significato semantico ed emotivo (Lammers 2012).
L’EMDR
Secondo Francine Shapiro, creatrice del metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), i traumi sono esperienze non elaborate e non integrate che vengono immagazzinate in maniera disfunzionale nei circuiti neuronali del cervello. A tal proposito afferma:
Un trauma psicologico si associa a numerosi cambiamenti all’interno del sistema nervoso, provocati dal rilascio di cortisolo, da picchi elevati di adrenalina, da fluttuazioni dell’equilibrio dei neurotrasmettitori e così via […] a causa di questo squilibrio il sistema di elaborazione delle informazioni non è in grado di funzionare e l’informazione acquisita al momento dell’evento […] viene conservata a livello neurologico nel suo stato disturbante (Shapiro 2018, pag. 47).
Con il metodo dell’EMDR il cambiamento avviene in quanto l’esperienza traumatica viene reintegrata in maniera funzionale mediante lo sviluppo di nuove associazioni, cioè nuove connessioni sinaptiche. Potremmo affermare che a livello cognitivo si opera una sorta di nuova narrazione mediata proprio dalla parola (White 1992, Papadopoulos 2014).
L’esperienza traumatica non elaborata quindi, viene introiettata insieme alla parte dissociata ed impedisce di vivere serenamente nell’hic et nunc. Queste parti dissociate influenzano i pensieri, le emozioni, le azioni e le scelte di vita quotidiane (Lammers 2012). Secondo l’esperienza clinica di Lammers, “il potere creativo della parola rende possibile l’eliminazione di queste strutture solidificate“ (Lammers 2012, pag. 83).
Il potere della parola
Il quarto principio della Logosintesti riguarda il potere della parola.
Come già ho evidenziato in precedenti articoli su questa rivista (Papadopoulos 2024a, 2024b) le parole hanno un loro potere intrinseco mediato sia dalla vibrazione sonora durante l’emissione delle singole lettere, sia per l’uso ripetuto da una collettività, infatti, come afferma Tenca:
una determinata parola assumerà sempre più “potere” man mano che aumenta il numero di persone che intenzionalmente la utilizza (Tenca 2003).
E’ importante sottolineare che questo potere intrinseco deve poi essere “attivato” dall’intenzione del soggetto parlante, perché senza questo aspetto tale potere ha meno efficacia.
Il metodo della Logosintesi di Lammers si basa sulla pronuncia di tre frasi standard che si modificano a seconda del tema che si vuole affrontare. Queste affermazioni vengono costruite da uno psicologo qualificato sul metodo insieme alla persona che richiede il suo aiuto. Sostanzialmente lo scopo di queste frasi è quello di disattivare le credenze limitanti in vari campi della vita.
L’amore impossibile
Questo articolo propone un protocollo sulla risoluzione delle pene d’amore ovvero sulla difficoltà di iniziare o continuare una relazione d’amore. Le frasi espresse nel paragrafo seguente sono il frutto di una mia libera interpretazione dei testi originali della Logosintesi quindi, per un approfondimento della tecnica, si consiglia ai lettori di visionare il sito ufficiale della logosintesi: https://www.logosynthesis.net/
Nel corso dell’infanzia è molto frequente che si formino delle credenze limitanti, o pregiudizi di base, che, quasi sempre, sono la risultante di interazioni familiari. Nei casi in cui le aspettative affettive vengano disattese o per disattenzione, o per mancanza di sincronicità delle risposte, si possono produrre delle convinzioni come:
“Io non posso essere amato”, “Io non sono degno di amore”, “Io sono invisibile”, ecc.
Per questo protocollo useremo il pregiudizio di base: Io non posso essere amato
In età adulta (ma anche molto presto) le emozioni collegate a quelle esperienze di carenza affettiva si trasformano in un pregiudizio di base come quello sopra indicato dove la persona è convinta di non meritare amore dall’esterno. Una persona con questo tipo di credenza si troverà di fronte ad una doppia problematica:
La prima riguarda la difficoltà di incontrare o capire se una persona è interessata a se stessa perché il proprio pregiudizio metterà in dubbio che possa essere interessante per qualche persona.
la seconda invece è legata al mantenimento della relazione, nel caso si sia riusciti ad iniziare un rapporto potenzialmente stabile, perché quel pregiudizio sarà la causa dei vari autoboicottamenti che porteranno alla crisi e spesso alla fine della relazione.
Vi sono però anche altre motivazioni per cui non si riesce a rimanere stabilmente in una relazione come per esempio per i maschi, l’aver avuto una madre oppressiva affettivamente, cosa che provocherà in loro una difficoltà nell’entrare profondamente nella relazione per non sentirsi nuovamente soffocati. Oppure, per le donne, il non aver avuto un padre raggiungibile emotivamente (Corneau 1997).
Prima della pronuncia delle tre affermazioni bisognerebbe porsi due domande: “Come soffro?” e “Cosa provoca la sofferenza”. La prima domanda si riferisce alle sensazioni fisiche che quella problematica provoca nel corpo mentre con la seconda si cerca di identificare l’oggetto che crea sofferenza posizionandolo anche nello spazio intorno a sé (In alto, in basso a sinistra, destra, ecc.). Prima di iniziare la pronuncia delle frasi è utile effettuare un autotest che va ripetuto anche alla fine dell’enunciazione delle stesse.
Dopo aver pronunciato con voce normale ogni singola frase si chiudano gli occhi e si lasci agire le parole fino a che si sente qualche cambiamento a livello fisico o emotivo. L’intervallo di questo tempo è soggettivo e può variare dai 30 secondi ai 10 minuti o anche oltre. In questo frangente temporale è importante lasciar agire le parole senza fare o pensare nulla di particolare rimanendo solo in osservazione su quanto accade dentro il proprio corpo, (ritmo respiratorio, battito cardiaco, tensioni muscolari, rilassamento, ecc.) e alla propria mente (umore, emozioni, pensieri, come cambiano le immagini legate alla problematica che si sta affrontando).
Può anche capitare che durante l’enunciazione delle frasi la tensione aumenti, ma arrivati alla terza frase l’energia si rilassa. E’ anche importante essere ben idratati durante il processo perché l’acqua aumenta la conduzione nervosa tra il cervello e gli organi sensoriali.
Le affermazioni del protocollo “l’amore impossibile”
Autotest iniziale
Pensando all’argomento in questione, qual è ora il mio livello di tristezza/stress su una scala da 0 a 10 (dove 0 è assenza di tristezza/stress e 10 il livello massimo)?
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Frase preparatoria
Attivo il mio vero sé per crescere in questo processo
Prima frase
Recupero in me stessa/o tutta l’energia legata alla possibilità di una relazione d’amore con [un uomo – una donna] e la riporto al posto giusto in me stessa/o
Seconda frase
Allontano da ogni mia cellula, dal mio corpo, dalla mia mente e dal mio spazio personale tutta l’energia estranea collegata alla possibilità di una relazione d’amore con [un uomo – una donna] e la rimando là dove realmente appartiene
Terza frase
Recupero tutta la mia energia e tutte le mie reazioni legate alla possibilità di una relazione d’amore con [un uomo – una donna] e le riporto al posto giusto in me stessa/o
Autotest finale
Pensando all’argomento in questione, qual è ora il mio livello di tristezza/stress su una scala da 0 a 10 (dove 0 è assenza di tristezza/stress e 10 il livello massimo)?
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Solo se il livello di stress è pari a 0 passare all’enunciazione della quarta frase indicata qui di seguito.
Se invece il processo non è del tutto soddisfacente, ripetere l’enunciazione delle tre frasi ripetendo l’autotest alla fine.
Quarta frase
Adatto tutti i miei sistemi al mio stato attuale
Incredulità
A molti potrà sembrare illusorio che la semplice enunciazione di una determinata frase possa provocare un cambiamento nella vita reale, ma l’esperienza di molte persone è piena di prove concrete di cambiamenti effettivi mediati dalla preghiera, dalla recitazione di mantra, dallo storytelling e così via. Quindi, ciò che resta da fare è solamente quello di mettere alla prova tale modello.
Visto che le affermazioni contenute in questo articolo sono estrapolate dal metodo di Lammers e non sono le affermazioni originali, la loro efficacia non è ancora stata provata come invece quelle di Lammers. Per questo motivo sarebbe interessante se, chi le vada a sperimentare, invii al sottoscritto un riscontro della loro efficacia o meno, in maniera tale da convalidare o al contrario modificare le affermazioni sopra esposte.
A livello teorico per un effettivo cambiamento basta la pronuncia di queste frasi, ma è ovvio che la preparazione e la costruzione individualizzata delle tre frasi con l’aiuto di un esperto del settore assume un altro valore, per cui ciò che è stato qui espresso è solamente un tentativo esperienziale di far conoscere ai lettori una metodica che può offrire a molti una reale possibilità di cambiamento in più campi della vita.
Attendo quindi un vostro riscontro, sia esso positivo o negativo: ivo.papadopoulos@gmail.com
Buona enunciazione!
Note
Corneau G. (1997), L’amore possibile, Tea, Milano 2004.
Lammers W., (2012), Logosintesi. Guarisci le emozioni, i ricordi e le credenze con il self coa-ching, Edizioni MyLife, Rimini, 2012
Papadopoulos I., La teoria generale dei pregiudizi di base, Armando, Roma 2014.
Papadopoulos I., Il suono di Delfi. Fotografia sonora di una mistificazione, Terre Sommerse, Roma 2021.
Papadopoulos I., (2024a) https://lamentepensante.com/uno-con-le-palle-analisi-e-storia-di-un-modo-di-dire/
Papadopoulos I., 2024b) https://lamentepensante.com/frequenze-onde-sonore-e-controllo-sociale/
Tenca C., Il libro delle parole magiche. Incantesimi dell’era moderna, Edizioni Il punto d’incontro, Vicenza, 2003.
White M., (a cura di Umberta Telfner), La terapia come narrazione, Astrolabio 1992 Roma.
Dott. Ivo Papadopoulos
Psicologo Clinico | Sociologo
Bio | Articoli | Intervista scrittori pensanti | AIPP Novembre 2023
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