AlimentAzione naturale ed Eubiotica
Il cibo un circuito d’amore dalla terra all’uomo, la riscoperta della semplicità
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L’alimentAzione la base per costruire uno stato di ben-essere
La parola alimentazione è molto affascinante e significativa, oltre ad un’etimologia che riconduce alla scelta legata al cibo, giunge subito all’occhio che è composta dal termine azione: la scelta corretta di ciò che mangiamo ci conduce ad un agire, al compiere azioni direttamente proporzionali al cibo che introduciamo nel nostro corpo.
Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach nel suo libro “L’uomo è ciò che mangia“, esalta la dimensione corporea e sensibile dell’individuo andando oltre all’aspetto spirituale, dove il cibo gioca un ruolo fondamentale nel nostro essere, poiché esso attua un processo trasformativo che lo vede divenire sangue, giungere poi al cervello e così approdare nella sede della nostra anima, ovvero nel cuore.
La dimensione filosofica del cibo trova ampio spazio nella visione naturopatica, poiché la scelta dell’alimentazione è un aspetto etico imprescindibile per costruire o mantenere uno stato di salute all’insegna del ben-essere, per far scorrere energia positiva all’interno del nostro corpo. Mangiare è un vero e proprio atto d’amore verso sé stessi, da cui emerge il rispetto verso il proprio corpo, mente, anima.
In tale stato va rispettato anche un aspetto di elasticità, di concessione del gusto dove l’equilibrio tra ben-essere e voglia non sfocia in una estremizzazione racchiusa nella parola ortoressia. Questa è l’attenzione malsana, patologica, che identifica nell’alimentarsi esclusivamente con cibo puro, il raggiungimento di una condizione di salute perfetta.
Ancora una volta l’equilibrio è un’indicazione fondamentale per percorrere il sentiero della naturopatia, poiché l’esasperazione adduce ad uno stato di mal-essere, sia esso nelle cose positive che negative, in quanto racchiude la libertà dell’emozione, del volere, del fluire, creando blocchi, in uno stato di costrizione o infiammazione quando si ha un’alimentazione scorretta e ricca di eccessi.
Il cibo è amore per sé stessi
Ricordo che in un convegno Paola Maugeri, giornalista e fondatrice del progetto Be Humans (www.behumans.it) ha messo in luce quanta attenzione dedichiamo nello scegliere i vestiti che indossiamo, ma lo stesso amore e dedizione dobbiamo averla nello scegliere il cibo che nutre il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima.
L’alimentazione esprime molto della persona, le sue abitudini, la cura di sé, lo stile di vita, il tempo che si dedica. Viviamo in una società veloce e sempre più il junk food, lo street food, tutto ciò che è facile, veloce, è entrato a far parte del quotidiano. Ma introdurresti mai della spazzatura mascherata da cibo nel tuo corpo? Vuoti emozionali, mancanza di tempo da dedicarsi, solitudine, spesso sono i motivi che scatenano un’assuefazione del palato che ci conduce verso una alimentazione colorata, finta, visivamente accattivante, ma che in realtà nasconde ingrediente di dubbia provenienza, elaborati chimici che compromettono la nostra salute, le energie vitali di cui abbiamo bisogno durante la giornata.
Ippocrate, padre fondatore della medicina tradizionale riassume con la frase ai più conosciuta
“fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, l’importanza per vivere in uno stato di salute dato da una corretta alimentazione. Tale concetto viene ripreso anche dalle medicine alternative facendone una conditio sine qua non per attivare un processo di benessere nell’individuo. Per la Naturopatia l’amore per sé stessi inizia proprio dalla “tavola”, dal prendersi cura, dallo scegliere, dal seguire la stagionalità, raccogliendo ciò che Madre Terra offre in modo spontaneo creando un legame indissolubile con essa.
Rudolf Steiner, nella sua visione antroposofica considera l’alimentazione una via per unire la parte più spirituale e animica dell’uomo con lo spirito dell’Universo, dove la Madre Terra e l’individuo si intrecciano in modo sano. Se pensiamo alla religione Cristiana, cibo viene consacrato nella sua forma più semplice, ma assoluta, basti pensare al momento dell’eucaristia, in cui lo Spirito del Padre, sotto forma di ostia, creata dall’unione di acqua e farina, entra nell’uomo per mezzo dell’atto del mangiare. Il sacerdote ne beve il sangue, qui rappresentato sotto forma di vino santo.
Il cibo diventa il protagonista di un atto rituale- evocativo dove si racchiudono fiducia, speranza e abbandono nel Divino.
Prendendo esempio dalla religione, ogni giorno possiamo ripetere questo gesto, al di là di ogni credo, in quanto ogni giorno la Madre Terra offre all’uomo i suoi doni, piccoli miracoli che diventano per noi sostentamento, vita, potere, energia.
Eubiotica – alimentazione naturale dove la vita alimenta la vita
La libertà nell’assumere il cibo seguendo le regole della natura e della Madre Terra trova ampio spazio nell’intraprendere uno stile di vita alimentare qui rappresentato dall’Eubiotica, dove eu indica il bene e bios la vita; quindi, possiamo definirla la dieta del vivere bene.
Naturopatia ed Eubiotica instaurano sin da subito un dialogo collaborativo molto interessante e proficuo, poiché nascono con lo stesso fine e assecondano la naturale essenza del cibo. Lo stile alimentare eubiotico, molto semplice da approcciare facendolo proprio nella consapevolezza della scelta del cibo, venne introdotto in Italia negli anni 60 dal Professor Luciano Pecchiai, istituendo il Centro di Eubiotica Umana presso l’Ospedale dei bambini di Milano.
“La vita alimenta la vita” questo concetto si integra perfettamente con uno stile di vita naturopatico, dove l’alimentazione naturale è un principio cardine che rende l’individuo parte integrante del macrocosmo partendo proprio da ciò di cui si nutre, poiché mangiare non corrisponde solo ad un atto fisico, ma è intenzione, emozione, relazione in primis con sé stessi per allargarsi verso un approccio conviviale.
L’alimentazione Eubiotica riporta il valore e la purezza del cibo al suo stato naturale, prima che venisse elaborato dai processi artificiosi dell’industria alimentari e dalle mode a cui si è assoggettato.
L’antica divisione degli alimenti in pane e companatico tipica delle regole alimentari dei monasteri, a seguito della rivoluzione industriale che coinvolse la purezza del cibo, venne stravolta, dove il “pane” venne sostituito dalla carne e il “companatico” da elaborati come cracker, grissini, gallette e via dicendo.
Non a caso ho fatto riferimento al mondo dei Monasteri, in quanto lo stile alimentare eubiotico, riprende quanto già i monaci avevano intuito, partendo da un’attenta analisi e interpretazione biblica del cibo. Lo stile di vita proposto privilegia, infatti, il consumo dei cereali abbinato a verdure cotte e crude a seconda della stagione di riferimento e della necessità dell’organismo, che qui hanno valore di pane, piuttosto che prodotti animali e formaggi, detti anche “companatici ricchi”, mentre viene lasciato spazio senza esagerare al pesce, soprattutto azzurro.
L’Eubiotica è in netta contrapposizione con un’alimentazione detta “della civilizzazione” che eccede nel consumo della carne, ma anche dei grassi animali come il burro, il lardo, i grassi nascosti nelle carni e nei formaggi, nell’utilizzo di zucchero e dolcificanti, sale e alcol.
Preferendo cibi naturali, non lavorati, magari provenienti da coltivazioni biodinamiche, evita l’utilizzo di sostanze dannose, tossiche per il nostro organismo, favorendo l’assunzione di cibi contenenti fattori vitali probiotici da cui scaturiscono benessere, vitalità, energia.
La Naturopatia stessa diffonde la dieta Eubiotica, in quanto è necessaria per preservare o creare un perfetto equilibrio psico-fisico, a cui si aggiunge movimento, che può essere anche la semplice camminata, andare in bicicletta anziché prendere la macchina o i mezzi pubblici, fare le scale piuttosto che prendere l’ascensore, insomma sono le piccole cose che conducono verso i grandi cambiamenti.
Entrambe vedono l’essere umano come un ecosistema composto da mente, corpo e spirito; quindi, nel momento in cui nutriamo il corpo, dobbiamo comprendere che alimentiamo anche la mente e il nostro spirito e solo con un atteggiamento di amore e di rispetto per la vita del cibo stesso creiamo in noi un circuito assoluto di amore e vita.
Beatrice Pazi
Laurea In Filosofia | Diploma di Naturopatia presso Riza
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