TikTok: panoramica sulla piattaforma social
Cos’è, come funziona e da chi viene utilizzato
I social media sono una parte inseparabile della vita umana.
L’emergere di sempre varie e diversificate app ha reso i social media sempre più interessanti non solo per la popolazione, ma anche per i ricercatori di varie discipline.
Una delle piattaforme attualmente ampiamente scaricata è TikTok, un social media basato sulla diffusione di brevi contenuti video, che dalla sua fondazione nel settembre 2016, ha visto una distribuzione capillare, in particolare, attirando i giovani utenti alla visualizzazione, creazione e commenti ai cosiddetti “LipSync-Videos” sull’app.
Fino ad ora, il numero di utenti TikTok in tutto il mondo ha raggiunto i 689,17 milioni di utenti attivi e continua a crescere ogni giorno.
Nonostante il suo successo in termini di numero di fruitori, la quantità di studi psicologici volti a comprenderne l’uso e meccanismi che attiva negli utenti è ridotta.
Come funziona TikTok?
L’applicazione TikTok, disponibile per smartphone Android e Apple, consente la creazione di brevi contenuti, da pochi secondi fino a una decina di minuti, in cui gli utenti possono ad esempio riprodurre video di diverse canzoni pop, per citare una caratteristica molto importante della piattaforma, ma non solo, anche ad esempio riproporre scenette comiche ecc…
I “LipSync-Videos” possono essere condivisi con altri utenti, scaricati per scopi non commerciali, commentati e ovviamente ricevere “Mi piace”.
Gli utenti possono anche lanciare delle sfide, le famose “challenges”, in cui definiscono quale attività dovrebbe essere ricreata dagli altri utenti. Di conseguenza, gli utenti imitano il contenuto o interagiscono con il video originale.
Le sue principali caratteristiche attrattive sono la dinamicità, la velocità e la creatività, che si adattano molto bene a questi tempi liquidi, in cui tutto scorre via in fretta, legandosi a un consumismo che si basa sull’apparenza e sull’immediatezza.
I video vengono riprodotti in automatico, non c’è tempo per altro se non per guardare, perché il suo layout è strategico e orientato a vedere un video dopo l’altro, senza sosta.
Analizzando le differenze tra le diverse piattaforme di social media, TikTok si distingue dalle altre perché il punto cruciale dell’interazione non è tra gli utenti e il loro social network, ma tra un utente e ciò che viene chiamata una versione “algoritmizzata” di sé.
Infatti, l’apertura di TikTok si traduce immediatamente nell’essere catturati da un flusso di contenuti video personalizzato.
Come dimostrano i grandi numeri di utenti, TikTok non solo rappresenta un fenomeno globale, ma è stato anche criticato per quanto riguarda i problemi di protezione dei dati, la diffusione di atteggiamenti d’odio e potrebbe fungere da piattaforma che genera cyberbullismo.
Chi usa Tik Tok?
L’uso di TikTok è consentito a partire dai 13 anni, ma la messaggistica diretta tra utenti è consentita solo per i maggiori di 16 anni, al fine di proteggere i più piccoli dai rischi dell’adescamento online (grooming).
Nel frattempo, per proteggere bambini e adolescenti da contenuti inappropriati, è stata anche sviluppata una funzionalità dell’app che filtra tali contenuti per gli utenti più giovani.
È stato rivelato che il 42% degli utenti di TikTok è costituito da adolescenti, comunemente chiamati Generazione Z, ossia con una fascia di età compresa tra 16 e 24 anni (Kompas, 2021).
I giovani utenti sono anche quelli che sembrano essere particolarmente attivi sulla piattaforma, e quindi condividono molte informazioni personali.
Al di là dell’età, le statistiche suggeriscono che più donne che uomini utilizzano la piattaforma, così come viene osservato anche per l’uso di altri social media, ad esempio Instagram e Snapchat.
Nell’ambito della psicologia della personalità sono state condotte diverse ricerche. In particolare, i tratti di personalità secondo la teoria dei Big Five (apertura all’esperienza, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e nevroticismo) erano tutti fortemente collegati al comportamento di produzione, partecipazione e consumo del social, con l’eccezione per la gradevolezza, che sembrava essere collegata solamente al comportamento di consumo.
Senza dubbio, sarà molto importante capire meglio come le variabili sociodemografiche e di personalità interagiscono sui diversi usi di TikTok, anche nell’ambito di un utilizzo attivo/passivo della piattaforma.
L’uso attivo descriverebbe un elevato coinvolgimento nei confronti della piattaforma, compresi i commenti e il caricamento di video, mentre l’utilizzo passivo si rifletterebbe nella navigazione e nel semplice consumo di video.
Perché le persone usano TikTok?
A questa domanda si può rispondere da diverse prospettive.
Una prospettiva, probabilmente valida per la maggior parte dei servizi di social media, evidenzia che le società hanno creato servizi altamente immersivi, con l’obiettivo di catturare l’attenzione degli utenti il più a lungo possibile.
Come risultato di una permanenza prolungata dell’utente, le società di social media ottengono approfondimenti sulle caratteristiche psicologiche dei propri utenti, che possono essere utilizzate per scopi di microtargeting.
Tale design immersivo della piattaforma probabilmente spinge anche gli utenti con determinate caratteristiche ad un uso problematico del social, anche se questo aspetto relativo all’uso di TikTok è ancora poco studiato.
Tuttavia, è molto probabile che l’utilizzo prolungato di TikTok sia legato a caratteristiche dell’app come i “Mi piace” e i contenuti personalizzati e infiniti a disposizione.
La pagina “For You” apprende rapidamente tramite l’intelligenza artificiale ciò che piace agli utenti, proponendo con il tempo contenuti sempre più in linea con il profilo dell’utente, determinando così un più lungo utilizzo, il che potrebbe causare comportamenti di dipendenza correlati a TikTok.
L’altra prospettiva si basa sulla teoria degli utilizzi e della gratificazione.
Il principio alla sua base è che l’uso di determinati media può portare alla gratificazione di specifici bisogni in una persona, e solo se si tratta di bisogni rilevanti, questa sarà motivata ad utilizzare in maniera eccessiva il social media.
Un recente studio di Bucknell Bossen e Kottasz (2020) ha rilevato che, in particolare, la gratificazione dei bisogni di intrattenimento e affettivi fossero il driver più rilevante per comprendere una serie di comportamenti su TikTok, incluso il consumo passivo di contenuti, ma anche la loro creazione e l’interazione con altri.
In particolare, la partecipazione a TikTok è, in particolare motivata dalla necessità di espandere il proprio social network, cercare fama ed esprimersi in modo creativo.
In particolare, i giovani usano TikTok per posizionarsi all’interno del gruppo dei pari e per capire dove gli altri si posizionano nel gruppo.
Pertanto, può giocare un ruolo rilevante per la formazione dell’identità dei più giovani e per l’ottenimento di feedback su sé stessi.
Dati i numerosi giovani utenti di questa piattaforma è di particolare rilevanza comprendere meglio la motivazione che li spinge ad utilizzare TikTok.
Una tale comprensione potrebbe anche essere rilevante perché questo può essere un potente canale per informarli su temi rilevanti per la salute, sulla condivisione di informazioni ufficiali da parte del governo, discussioni politiche, contenuti turistici, vendite online dal vivo e persino contenuti educativi.
Come gli utenti usano TikTok?
Recentemente una ricerca, indagando l’associazione tra utilizzo di social media e benessere, ha messo in evidenza che diversi processi psicologici come il confronto sociale verso l’alto, presente nelle cosiddette “sfide” su TikTok, o la paura di perdere sono legati ad un’affettività negativa che potrebbe avere conseguenze negative sull’esperienza di utilizzo e/o sulla vita degli utenti di TikTok in generale.
Nel complesso, TikTok potrebbe avere un impatto psicologico sui suoi utenti, in particolare quando gli adolescenti imitano spesso i loro idoli in contenuti video.
Il tipo di influenza di tale comportamento sullo sviluppo della propria identità e autostima sarà in futuro oggetto di ricerche psicologiche, tuttavia, adesso è troppo presto per speculare ulteriormente sui potenziali effetti psicologici, sia in termini positivi sia negativi.
Inoltre, sia che tali effetti saranno di natura positiva o negativa, è fondamentale sottolineare l’importanza di non patologizzare eccessivamente il comportamento della vita quotidiana.
Molto di ciò che sappiamo rispetto a piattaforme come Instagram, Facebook, WhatsApp o anche WeChat deve ancora essere indagato nel contesto di TikTok, per capire se le osservazioni psicologiche fatte per altri canali social media valgono anche per quest’ultimo.
Tuttavia, sembrerebbe improbabile che tutte le intuizioni della ricerca sui social media possano essere facilmente trasferite a TikTok, poiché è risaputo che ogni piattaforma ha un design unico, che attrae anche diversi gruppi di utenti, e che suscita coinvolgenti differenti o un diverso grado di potenziale dipendenza.
Da questa prima analisi di TikTok si può concludere che al momento rappresenta uno dei fenomeni più significativi dell’era digitale, che riguarda principalmente gli adolescenti, e che il suo impatto a livello psicologico, sebbene in parte intuito, non è ancora del tutto conosciuto.
Dunque, sono necessari ulteriori indagini che approfondiscano il significato del suo utilizzo, considerando le nuove modalità comunicative che caratterizzano le nuove generazioni, e verificandone la sicurezza in termini di condivisione di informazioni personali ed eventuale esposizione ad atti di cyber-bullismo.
Dott.ssa Fiordalisa Melodia
Psicologa Clinica | Videogame Therapist
Bio | Articoli | AIIP Febbraio 2023
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