
Dichiarazione d’amore
Livelli manifesti e impliciti
In questo articolo parlerò della dichiarazione d’amore, ovverosia ciò che essa implicitamente sottintende.
Chomsky nei suoi studi sulla linguistica mise in evidenza come ogni enunciato racchiuda e contenga in sé un significato manifesto (struttura superficiale) ed un significato nascosto (struttura profonda) (Chomsky 1975).
Anche una dichiarazione d’amore non è mai solamente una dichiarazione d’amore ma contiene significati o intenti più o meno nascosti.
Dichiarazione d’amore
Molti problemi di coppia sembrano originare proprio dal fatto che ci si concentra alla dichiarazione manifesta dimenticandosi, più o meno volutamente, di approfondire e decodificare la dichiarazione implicita nelle dichiarazioni d’amore reciproche (Papadopoulos 2013).
Ogni relazione di coppia nasce sulla base di alcuni bisogni o aspettative implicite.
Essi possono essere di natura sessuale, relazional-affettiva o entrambi.d
Paradossalmente se fossimo liberi da ogni bisogno vivremmo tutti come monadi autosufficienti e cercheremmo un partner solamente in determinati frangenti per periodi limitati nel tempo (Ibidem), ma questa è solo teoria ipotetica.
I problemi che sorgono in una coppia non sono però legati alla presenza dei più disparati bisogni, ma dipendono dalla loro mancata dichiarazione esplicita.
Questa causa può essere allargata ad altri contesti, infatti ogni volta che in una relazione, in una società o in una organizzazione sussistono degli intenti nascosti si creano i presupposti per lo sviluppo di svariate problematiche (Selvini-Palazzoli e coll. 1977, Selvini-Palazzoli 1981).
Al contrario, se i bisogni e gli intenti nascosti vengono dichiarati esplicitamente fin dal principio, si offre la possibilità all’altra persona di poter accettare o rifiutare la “presa in carico” di quegli specifici bisogni, ovvero se continuare o meno la relazione nascente con quella specifica persona.
Il tradimento
In base a quanto accennato nelle righe precedenti il primo e vero “tradimento” non è causato quindi da una relazione extraconiugale, ma si realizza quando il partner disattende i bisogni impliciti nascosti nella “dichiarazione d’amore” originaria (Papadopoulos 2013).
L’esempio classico dei livelli impliciti di una dichiarazione d’amore è quando nell’incontro fra una donna ed un uomo, la prima è alla ricerca della soddisfazione di un bisogno principalmente affettivo mentre il secondo ha l’impellente bisogno di appagare la propria energia sessuale.
Ciò che qui si vuole evidenziare è che il problema non sta nel tipo di bisogno che si vuole soddisfare ma nella sua non dichiarazione; nell’esempio appena fatto la donna può interpretare l’avvicinamento dell’uomo come una conferma che lui è “presente” affettivamente, mentre l’uomo codifica la vicinanza della donna come una sua disponibilità ad esperienze erotiche.
La mancata esplicitazione di queste aspettative potrà essere una della cause di fraintendimenti, frustrazioni e recriminazioni reciproche.
L’esempio riportato è solo a titolo esemplificativo di cosa intendo per “livello implicito di una dichiarazione d’amore” perché i livelli impliciti sono ben più complessi e per ragioni di spazio non è possibile trattarli esaustivamente in questa sede.
La dissimulazione
Si possono però sviluppare situazioni in cui uno dei due partner dissimuli volutamente un sentimento che non prova realmente per raggiungere un altro scopo non dichiarato.
L’esempio classico è quello dell’uomo che per ottenere il suo obiettivo sessuale, seduce la donna con parole d’amore e promesse irreali di amore eterno.
Dall’altra parte spesso capita che la donna, per riempire la sua solitudine accetti rapporti sessuali anche piuttosto particolari pur non rientrando nel proprio “repertorio“.
Anche se la donna prima o poi si sentirà vittima di un “carnefice egoista ed insensibile“, di fatto entrambi hanno mistificando un sentimento, ed hanno mentito, prima che all’altra persona, soprattutto a se stessi.
La bolla
È evidente come in una relazione di coppia sussista una proiezione incrociata dei propri bisogni principali, ma la questione però si complica quando l’individuo è intrappolato all’interno di una bolla emotiva narcisista.
In questo caso tutto il mondo esterno ruota attorno alle proprie aspettative.
Quando si è ostaggi di un proprio bisogno, che sia esso di natura fisiologica come la sessualità o di natura psicologica come l’affettività, si perde il controllo della razionalità: la visione della “realtà” si restringe e tutto ruota attorno ad un unico punto.
Ma questo non è lo stesso processo che si utilizza durante l’ipnosi?
Certamente, infatti in questa “luna di miele” è come se si cadesse in una trance ipnotica ed i problemi inizieranno quando ci si risveglierà da questa trance (Papadopoulos 2014); non è un caso che in ambito amoroso si usino determinati modi di dire come “l’amore è cieco“, dove ci si allontana dalla retta visione; “ho preso una infatuazione”, come se si fosse ostaggi di un incantesimo; sono in preda alla seduzione”, il cui termine deriva dal latino “seducere” composto dal prefisso “se” (a parte, via) e da “ducere” (condurre), quindi “trarre in disparte“, “disunire” (Treccani).
In effetti la seduzione mette in un angolo la razionalità, divide il raziocino dall’emotività a vantaggio di quest’ultima.
Quando ciò accade, cioè quasi sempre, l’affare si complica, perché oltre alla mancata dichiarazione dei propri bisogni impliciti si aggiunge l’estraniamento da se stessi, un mix potenzialmente esplosivo per la futura coppia.
Tutta la questione si riduce al grado di consapevolezza dei singoli membri di una coppia.
Il punto è che ognuno si percepisce come al massimo della propria consapevolezza anche quando è al suo minimo storico.
Il corteggiamento
Il corteggiamento in questa società liquida, dove tutto è veloce e consumistico, non viene quasi più praticato, ma avrebbe una funzione importante se non basilare.
Infatti un tempo dilatato di conoscenza fra due persone offre ad entrambe la possibilità di riappropriarsi della proprie proiezioni, uscire fuori dalla trance ipnotica, tornare in contatto con se stessi ed avere magari il coraggio di esplicitare i propri bisogni impliciti, quando il grado di consapevolezza lo permette.
Anche se quest’ultimo passaggio non si realizza il corteggiamento potrebbe offrire più chances almeno per intravedere i reali bisogni dell’altra persona indipendentemente dalle promesse fugaci e dalle parole d’amore pronunciate quasi inconsapevolmente durante gli amplessi.
Conclusioni
Per concludere questa breve disamina ed offrire una maggior chiarezza sull’argomento elenco alcuni dei principali bisogni nascosti che si possono affacciare in una dichiarazione d’amore.
Naturalmente a seconda del ciclo vitale in cui si trova un individuo sono predominanti alcuni bisogni rispetto ad altri:
- Ho bisogno che tu stia fisicamente vicino a me il più tempo possibile;
- Ho bisogno di una protezione quasi paterna/materna;
- Ho bisogno che tu mi aiuti nelle questioni materiali perché da sola/o non sono in grado;
- Ho bisogno che tu mi osanni come un “dio” (o una “dea”);
- Ho bisogno che la mia energia sessuale abbia un appagamento immediato;
- Ho bisogno di una vicinanza affettiva che esuli dagli aspetti sessuali.
Questi sono solo alcuni dei bisogni nascosti in una dichiarazione d’amore.
Per una trattazione più esaustiva si vedano Carotenuto 1991, Cornau 1997, Papadooulos 2013.
Buona lettura.
Bibliografia
Carotenuto A., Eros e pathos, Bompiani, Milano 1991
Corneau G. (1997), L’amore possibile, Tea, Milano 2004.
Chomsky N., La grammatica trasformazionale. Scritti espositivi, Boringhieri, Torino 1975.
Papadopolos I., I meccanismi di innamoramento, Edizioni Tracce, Roma 2013.
Papadopoulos I., La teoria generale dei pregiudizi di base, Armando, Roma 2014.
Selvini-Palazzoli M., Boscolo L., Cecchin G., Prata G. (1977), Family rituals. A powerful tool in family therapy, Family Process, 16, 4, 1977.
Selvini-Palazzoli M., Sul fronte dell’organizzazione, Feltrinelli, Milano 1981.
Vocabolario Treccani Online, www.treccani.it
Dott. Ivo Papadopoulos
Psicologo Clinico | Sociologo
Bio | Articoli | Intervista Scrittori Pensanti | AIIP Novembre 2023
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