Mission: come trovare uno scopo nella vita…
…ed essere ricordati per qualcosa di importante
Quando pensiamo all’essere umano e alla sua vita su questa terra, ci appare subito chiaro quanto essa sia limitata.
L’essere umano è l’unico animale vivente ad avere percezione della morte, ad avere la parola e, come tale, ad avere un desiderio di eternità ed immortalità.
Nel corso della Storia, la maggior parte degli uomini e delle donne hanno cercato un modo per poter vivere oltre, per poter lasciare un segno e magari dare un contributo al mondo.
É solo quando la nostra vita è in linea con i nostri valori chiave che possiamo sentirci realizzati e pienamente felici.
Vogliamo tutti vivere una vita soddisfacente, appagante e propositiva, una vita che sia utile e di esempio a chi ci sta intorno.
Ogni esperienza che facciamo ci conduce a un livello di consapevolezza maggiore, di conseguenza siamo più capaci di prendere, man mano, le decisioni più giuste per noi.
Il successo però ha varie sfaccettature anche nella quotidianità, non parlo di influencer o youtuber ma di qualcosa di più viscerale, di profondo e connesso con la nostra anima, che può trasformare la una semplice esistenza in una VITA STRAORDIARIA.
Sentire che la propria vita ha un significato connesso ai nostri valori, ha un impatto benefico sulla nostra salute.
Questo perché si prova soddisfazione nel contribuire al mondo che ci circonda diventando così importante sia per la nostra salute fisica e sia per quella mentale.
D’altronde Hegel sosteneva che
Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione.
Il nostro contributo al mondo si può manifestare in diversi modi, possono essere i nostri figli, il nostro lavoro, l’apertura al prossimo, i sorrisi che regaliamo o una qualsiasi forma di solidarietà che adottiamo.
Tuttavia, non basta dichiarare di avere uno scopo nella vita. Questa frase di per sé è totalmente astratta. È necessario declinarla in azioni concrete.
Mission: definire uno scopo
Partiamo dalla Mission. Che cos’è esattamente?
Potremmo definirla come uno scopo, un qualcosa da fare ma non in senso generico, un qualcosa che sentiamo di dover fare per adempiere ad una chiamata interiore più elevata.
La mission si evolve con noi, non è statica ma ci consente di dare una direzione precisa alla nostra vita in termini di obiettivi.
Come ci ricorda il dizionario Treccani, il termine stesso è pieno di significato, ci richiama alla mente il concetto di invio, di mandare qualcuno da qualche parte per fare qualcosa di specifico.
Si parla di missione sia in contesti politici, come ad esempio può esserlo una missione diplomatica, oppure in ambito religioso (una missione nel predicare la propria fede).
Abbiamo sentito questo termine anche in contesti militari o in contesti di ricerca. Infine, in tempi più recenti, si è introdotto il termine missione anche nel mondo dell’impresa, ancora una volta per rendere più immediato il senso di ciò che si vuole raggiungere.
Se ci è chiaro il significato di mission aziendale, tuttavia, nella vita di tutti i giorni potremmo fare fatica a pensare alla nostra mission individuale.
Presi dalla frenesia della quotidianità, pressati da mille urgenze e faccende, spesso perdiamo di vista quello che sentiamo essere la ragione della nostra vita.
La mission è spesso associata al concetto della vision, cioè della visione futura che abbiamo della nostra vita, della realtà e del mondo che prospettiamo.
È come un filo sottile, spesso invisibile ai nostri occhi che ci guida durante tutto il nostro percorso e la troviamo come elemento guida di tutti i nostri passi, (giusti o sbagliati) che abbiamo fatto esattamente come una bussola che punta sempre a nord. Non sempre siamo consapevoli di questo processo.
Per alcuni, infatti, la propria mission può sembrare più chiara, come potrebbe esserlo per un soldato, un astronauta, un medico, un imprenditore.
È necessario però non confondere la mission personale, legata soprattutto ai valori dell’individuo, con quella della propria professione.
Mission: da dove iniziare
Trovare la propria missione ha un significato saldamente connesso col raggiungere un più profondo grado di soddisfazione.
È qualcosa per cui siamo disposti a fare fatica, a combattere, a rialzarci dopo una caduta. È un obiettivo che ci attira come gli orsi col miele.
Questo qualcosa va oltre noi stessi e il nostro ego, è legato al concetto di giustizia: ci spinge ad agire non perché fa comodo, non perché funziona e nemmeno perché è un dovere, ma perché dentro di noi sentiamo che è giusto farlo.
Ecco, qui di seguito ti propongo alcune domande che potrebbero aiutarti a riflettere e a trovare la tua mission.
- Quali sono i valori chiave della tua vita?
I valori chiave sono quelli che ci guidano e che non cambiano mai. Chiediti cosa è importante per te, fai un elenco e scrivine almeno cinque.
- Cosa ami fare oggi? E cosa amavi fare da bambino?
Le attività che svolgiamo con gioia nel nostro tempo libero ci aiutano a vivere una vita più piena e soddisfacente. In molti casi, le passioni che abbiamo da adulti sono le stesse che avevamo da bambini, ma quanto spesso ce ne dimentichiamo? Riscoprile, sfoglia vecchi album di foto o se ne hai l’occasione parla con i tuoi genitori della tua infanzia. Ti racconteranno storie che ormai avevi rimosso (da adesso però non dimenticarti mai di fare ciò che ti rende felice).
- Quale lavoro faresti anche se non fossi pagato? Cosa faresti se non avessi bisogno di soldi?
Fermati e rifletti. Metti da parte, per un attimo, il lato economico e la necessità di percepire uno stipendio (pagarti il mutuo, la scuola dei figli, etc… sì tutte queste cose!). Che tipo di attività svolgeresti? Ora pensa a come puoi iniziare a fare quest’attività. È possibile declinarla in qualche modo nella tua vita?
Per approfondire
A questo punto nel tuo cervello si dovrebbero essere scatenati mille pensieri, mille ricordi… calde emozioni ti avvolgono e sul tuo viso si allarga un sorriso. Bene, trattieni quelle sensazioni e scava un pochino più a fondo. Rispondi ancora ad un paio di domande.
- Quali sono i tuoi talenti?
Quante volte, nelle mie sessioni ho incontrato persone estremamente abili e capaci che non sapevano di esserlo!
Ognuno di noi è dotato di talenti unici e autentici, ma non sempre investiamo del tempo per scoprirli. Non intendo talenti olimpici o da Premio Nobel.
I nostri talenti, le cose che ci vengono bene spaziano in qualsiasi ambito: potrebbe essere cucinare, cantare, suonare, studiare, fare dei lavori di bricolage, qualunque cosa.
Spesso i talenti che possediamo sono allo stato grezzo e occorre allenarli per svilupparli, come ben sa chiunque si sia dedicato anche per poco tempo ad un qualsiasi sport (ti sogneresti mai di vincere una gara di tiro con l’arco senza avere mai preso frecce o arco in mano? Prova, magari sei più preciso di Robin Hood!).
Se non provi a scoprire i tuoi talenti, non li conoscerai mai! Sperimentati fuori dalla tua comfort-zone!
- Per cosa vorresti essere ricordato? Quale segno vorresti lasciare?
Immagina di arrivare alla fine della tua lunga vita e di voltarti indietro. Sei seduto su una panchina, coi capelli bianchi e tutte le tue rughe sul viso e pensi.
Per cosa vorresti aver vissuto? Come vorresti aver trascorso quei 36.135 giorni (e magari anche oltre)? Quali stati d’animo avresti voluto sperimentare? Che tipo pensieri vorresti aver avuto? Quali parole vorresti aver detto (e a chi)? Che azioni vorresti aver compiuto?
Al termine di queste riflessioni forse potresti sentirti un po’ scombussolato, tranquillo, è tutto normale. Forse ora, potresti scorgere dentro di te una missione che hai spesso ignorato ma che ora ti sussurra all’orecchio e ti invita a seguirla.
È quello che è successo a me quando cercavo di delineare la mia mission lavorativa, strettamente connessa a me stessa, ai miei valori e alla mia visione del mondo.
Ci ho messo un po’, per accettare tutte le parti di me e, quando finalmente ho raggiunto una certa consapevolezza, sono diventata sicura di quello che so fare ma soprattutto posso fare.
Tutti forse abbiamo una mission che si nasconde nelle pieghe della nostra anima, come dentro ad un cassetto.
Apriamolo, il cassetto, dispieghiamo la nostra parte migliore e facciamo uscire quella mission che è la nostra guida per lasciare il segno.
Dott.ssa Giulia Rota Biasetti
Life Coach e Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
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