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Sicurezza in sé stessi: l’influenza del nucleo familiare

Come migliorare la propria autostima


La nostra famiglia di origine è un dono perché ci ha cresciuti, sostenuti, ci ha permesso un’istruzione e provveduto ai nostri bisogni primari.

Ci sono poi momenti in cui i genitori commettono degli errori (in assoluta buona fede), soprattutto perché non tutti tra loro hanno avuto la fortuna di poter entrare nel mondo della crescita personale e frequentare corsi.

Il problema è che questi “errori” possono aver compromesso la tua autostima e, fin quando non si decide di lavorarci su, potrebbero continuare a essere causa di quei blocchi, dell’insicurezza e del senso di inadeguatezza che potresti provare quando devi affrontare un colloquio di lavoro, un cliente, quando devi mettere i paletti con il partner, ecc.

Più si sorvola senza rinforzare la propria autostima, più non si ha il coraggio di affrontare le situazioni (oppure si affrontano male) e più si rimane incastrati in una vita non propria dove sembra che niente cambi.

In questo articolo interessante vedremo come la famiglia potrebbe aver influenzato la tua autostima e come iniziare a essere sicuri di sé e delle proprie scelte.

Quello che è importante per i membri della tua famiglia non è importante per te

Ognuno ha la sua scala di priorità dentro sé stesso che influenza molto le scelte e le azioni. L’essere umano ha il “vizio” di giudicare ciò che si allontana da quello che lui reputa giusto o sbagliato, ma in realtà ognuno di noi ha la propria visione della vita.

Tornando ai rapporti con i membri della famiglia di origine, potrebbe capitare che questa tua “visione” interna sia simile alla loro, ma molte volte non lo è. Più le visioni sono diverse, più questo potrebbe compromettere la propria autostima.

Per farti un esempio, un ragazzo il quale ho seguito nel mio percorso di 10 settimane, faceva fatica a buttarsi nelle opportunità lavorative per lui importati.

Viveva bloccato e vedeva che, alla fine, quelli più coraggiosi riuscivano a prendersi le opportunità che avrebbe voluto lui.

Quello che lo bloccava era il fatto che lui considerava la realizzazione professionale al primo posto, mentre la madre reputava molto più importante la famiglia.

Seguimi in modo da riuscire a spiegarti meglio il concetto.

La madre è una figura che lo ha condizionato molto e gli ripeteva spesso frasi come “dovresti pensare a farti una famiglia!“, “io alla tua età già avevo due figli“, “trovati un lavoro con uno stipendio sicuro così puoi avere il tempo di sposarti e fare figli“.

Insomma, nel percorso con me, si è reso conto che lui aveva una visione del mondo molto diversa da quella della madre! Infatti, mentre lei reputava più importante la famiglia, lui considerava importante la realizzazione lavorativa, ossia fare un lavoro non solo per portare soldi a casa, ma uno pieno di sfide stimolanti.

Quelle frasi ripetute dalla madre gli hanno causato, a detta sua, un senso di inadeguatezza, come se lei considerasse sbagliato il modello del mondo del figlio.

Quello che accade in alcune famiglia, anche senza volerlo, è che un genitore potrebbe considerare giusta la sua visione del mondo, come se le sue priorità fossero qualcosa che tutti dovrebbero avere, anche se ovviamente questo non accade a livello consapevole.

In effetti, tornando all’esempio del mio cliente, la madre gli ripeteva frasi del tipo “pensa a farti una famiglia invece di lavorare 14 ore al giorno” perché, per il proprio modello del mondo, la famiglia è il valore più importante, mentre il lavoro è qualcosa che viene dopo.

Alla fine del percorso con me, il mio cliente si è sbloccato e le parole della madre non lo frenano più perché ha iniziato a sentire che le proprie esigenze di vita sono meritevoli tanto quanto quelle degli altri e che le sue priorità non sono sbagliate solo perché diverse da quelle della madre!

Ha capito che chi ha come valore principale la realizzazione lavorativa non è meno giusto di chi ha come valore principale sposarsi e fare figli, è solo una questione di priorità, di vissuto di vita, di quello che rende serene le persone.


Come iniziare ad aumentare la sicurezza interna

Cosa hanno a che fare le priorità che ognuno ha nella vita con l’autostima e la sicurezza in sé?

Ti svelo una consapevolezza che ho e che nessun altro ti dice.

Più ti muovi verso il soddisfacimento dei tuoi bisogni e delle tue priorità, più ti senti una persona di valore!

Più ti senti una persona di valore e più autostima hai.

Se una persona, nel profondo, reputa importante il successo, è molto probabile che se dovesse vivere un fallimento lavorativo si sentirebbe inadeguato, come se non avesse valore come persona.

Potresti pensare che questo è normale, in realtà ci sono tante altre persone le quali continuerebbero a sentire che valgono anche in presenza di un fallimento lavorativo.

Se una persona, invece, non ha come valore principale il successo, ma piuttosto ritiene che una famiglia unita sia la cosa più importante, se dovesse divorziare o dovesse avere dei figli ribelli, è molto probabile che si sentirà un fallimento come madre o come padre, e dunque la sua autostima inizierebbe a vacillare.

Ci sono altre persone le quali ritengono importanti i soldi (anche se in realtà non sono mai i soldi a essere importanti, ma quello che con quei soldi si può ottenere), dunque potrebbero iniziare a sentirsi delle persone senza valore se, per qualsiasi motivo, perdono la disponibilità economica.

Ecco perché è fondamentale considerare quali sono le nostre vere priorità e non quelle inculcate dalla famiglia!

Bisogna sempre essere sé stessi e inseguire le vere esigenze della propria parte profonda, altrimenti poi è normale continuare a sentirsi incastrati in una vita non propria dove ci si sente fuori contesto e inadeguati.

Quello che puoi iniziare a fare da solo per capire se stai inseguendo priorità realmente tue o quelle di altri è capire quali sono quelle dei membri della tua famiglia che ti hanno condizionato.

Fai un elenco di quello che ritieni essere le loro priorità e poi confrontale con le tue, oppure chiediti se quelle cose sono realmente ciò che anche tu ritieni importante o meno.

Se dovessi renderti conto che avete due modi diversi di vedere il mondo, inizia a mettere al primo posto le tue priorità e a muoverti verso quella direzione.

Più soddisferai i tuoi bisogni e più sentirai che vali.

Più metterai al primo posto i valori dei genitori e non quelli tuoi, meno sarai soddisfatto di te stesso e dunque sarà più facile criticarti e non sentirti all’altezza.

Al prossimo articolo!


Manuela Emma Marasco Autrice presso La Mente Pensante Magazine
Manuela Emma Marasco
Coach & NFNLP Trainer (USA)
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