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Situationship: quando sei in una relazione, ma forse no

La situationship è un rapporto di coppia senza impegno che spopola tra millennials e gen Z

Image by Akram Huseyn on Unsplash.com


Probabilmente vi siete conosciuti sui social, o sulle app di dating. Chattate quasi quotidianamente e vi incontrate quando riuscite, a volte solo per qualche ora, o per mezza giornata. Sapete poco l’uno dell’altro/a ma fate l’amore con grande trasporto e intensità. Siete in grado di raggiungere un tale grado di confidenza da condividervi sogni, dolori, paure, traumi passati, ma ciò che vi riesce meglio è divertirvi insieme. Fate le cose che fanno gli innamorati e tuttavia il vostro rapporto non evolve mai, continuate a darvi appuntamento quando fa comodo, quando non avete altri impegni di non precisata natura. Questo può implicare incontri diradati nel tempo, oppure irregolari, che non hanno una progressione di frequenza, bensì un andamento ondivago e imprevedibile. Girate a vuoto per mesi, a volte anni.

Non conoscete la sua cerchia di amici e tantomeno la sua famiglia, forse non siete mai neppure entrati a casa sua. Non siete amici, non siete solo amanti. State bene insieme ma non state insieme ufficialmente, e non parlate mai d’amore. Questa relazione non diventa mai seria.

Quindi alla domanda: “Sei single?”, potete solo rispondere no: “Sono in una situationship”. Per spiegarla a vostra nonna potreste dire che questo termine indica una nuova forma atipica di relazione intima, senza vincoli, senza ufficialità, senza progettualità. E pazienza se lei continuerebbe a non capire, perché probabilmente la situationship in cui vi trovate è talmente confusa che non l’avete capita nemmeno voi.

Se questo quadro vi suona familiare, se vi ci rivedete in parte o completamente, allora sappiate che siete in ottima compagnia, perché la situtionship è ormai diventata il modello più diffuso di legame sentimentale e sessuale sia tra le nuove generazioni che, incredibilmente, anche tra quelle più mature, over 40 e 50.


Situationship: cos’è e come capire se ci sei dentro

Secondo diversi sondaggi almeno il 50% delle persone tra i 18 e i 29 anni, i cosiddetti giovani adulti, ha vissuto una situationship, con un impatto per lo più negativo, alla lunga, sul benessere emotivo e psicologico, vedremo più avanti perché. Ma innanzi tutto, cosa cambia rispetto ad una relazione “tradizionale”?

Torniamo alla definizione di situationship, termine comparso per la prima volta nel 2017 in un articolo della giornalista statunitense Carina Hsieh per la rivista Cosmopolitan, come combinazione tra le parole relationship (relazione) e situation (situazione). Questo neologismo, nato probabilmente in rete qualche anno prima che Hsieh lo portasse sotto i riflettori, soddisfa il bisogno di definire con un’unica parola-ombrello rapporti sentimentali di vaga natura, che per alcuni aspetti ricalcano le condotte tipiche delle coppie innamorate, ma senza una formalizzazione, con un impegno vicino allo zero e la possibilità di una rottura repentina e priva di spiegazioni.

La situationship si basa sul “non detto”, perché guai a disambiguare l’avanzamento del rapporto, potrebbe sciogliersi come neve al sole. Vediamo allora quali sono le “bandierine rosse” che ci possono far sospettare di essere caduti, volenti o meno, in una situationship:

  1. mancanza di etichette sulla relazione. Regola non dichiarata della situationship è quella di evitare accuratamente di dare una definizione del rapporto e di stabilirne i confini;
  2. precarietà e volatilità della relazione, che può concludersi in ogni momento, sovente con un ghosting, ovvero con la sparizione di punto in bianco di uno dei due partner;
  3. non ufficializzazione. Sebbene, infatti, nella maggior parte dei casi la situationship non sia una relazione clandestina per necessità, lo diventa perché le due persone coinvolte non si presentano al mondo come impegnate l’una con l’altra;
  4. bassa o inesistente partecipazione alle difficoltà della vita quotidiana, incluse quelle economiche;
  5. alto rischio di dislivello nel grado di coinvolgimento. Una persona potrebbe sentirsi più legata all’altra senza aver il coraggio di manifestarlo apertamente;
  6. comparsa di tentativi di manipolazione emotiva da parte di uno dei due partner quali:
    • gasligthing, insieme di comportamenti che induce l’altra persona a nutrire dubbi sulla propria capacità di interpretare la realtà e sulla propria lucidità mentale,
    • breadcrumbing, una “tecnica” di ancoraggio a sé dell’altra persona con minimi segnali amorosi lanciati random proprio come fossero briciole di pane fatte cadere distrattamente;
    • rinforzo intermittente, ovvero dimostrazioni di tenerezza e passione che si manifestano solo in determinati momenti, in genere dopo una fase di freddezza che può aver portato l’altra persona ad allontanarsi.

Si tratta di comportamenti disfunzionali che sebbene più comuni nelle relazioni tradizionali, possono comparire anche nelle situationship quando le stesse, pur non evolvendo verso un rapporto più profondo, proseguono nel tempo tra alti e bassi.


Pro e contro di una relazione “spensierata”

La situationship nasce come tipologia alleggerita di relazione intima, che ha tutti i vantaggi di una storia sentimentale ai suoi inizi, ma senza le implicazioni di un impegno a lungo termine. Un tipo di rapporto giocoso e spensierato simile al modello “friends with benefits”, ovvero amici che fanno sesso, ma più romantica. In una situationship possiamo trovare: passione, divertimento, dialogo, supporto emotivo, cameratismo. Ma non c’è posto per le recriminazioni, per le continue richieste di attenzione, per la dipendenza affettiva. Si sta insieme ma “sciolti”.

Il principale aspetto positivo che offre la situationship rispetto ad una relazione tradizionale è la libertà. Uno studio condotto di recente dall’Università di Oxford su un campione multietnico di donne tra i 33 e i 53 anni non sposate o impegnate in legami di lunga data ha evidenziato come la situationship venga prediletta da coloro che in passato erano rimaste scottate da relazioni asfissianti. Soprattutto donne con un buon tenore di vita e carriere di successo sembrano trovare nella situationship un modello di rapporto intimo che lascia loro la piena autonomia e allo stesso tempo le appaga sotto il profilo sentimentale e sessuale. La situationship può infatti andare avanti indefinitamente finché se ne ha voglia. O finché uno dei due ne ha voglia.

E qui casca l’asino. In molti casi la situationship fa soffrire, e tanto, almeno una delle due persone. Un rapporto di coppia senza impegno può funzionare solo se è una scelta consapevole per entrambi i partner. Quando, viceversa, uno dei due ha aspettative diverse, si lega all’altra persona e intimamente inizia a desiderare una relazione meno effimera, corre il serio rischio di rimanere profondamente deluso e frustrato.

La mancanza di una comunicazione chiara su che direzione dare al rapporto o sulla sua esclusività può generare ansia. E del resto la paura di far finire la situationship, che per quanto imperfetta crea un forte legame tra due persone, può incepparsi sul non detto tanto da diventare fonte di stress anziché di benessere. C’è chi non parla perché teme che esprimendo i suoi sentimenti possa spaventare l’altra persona e farla scappare, e chi non lo fa per non perdere il controllo sul partner da cui trae la sua gratificazione emotiva e sessuale.

Che fare? Dipende da come vi fa sentire stare nella vostra specifica situationship, solo voi potete sapere se vale la pena proseguire. Sulla base di come la state vivendo, potete:

  • continuare se state bene e vi sentite euforici (senza farvi troppe domande sul futuro);
  • continuare se avete un’idea cristallizzata di relazione basata sulle aspettative sociali e familiari, o sugli esempi edulcorati e spesso fasulli di come dovrebbe essere una “coppia felice” presenti sui social, per decostruire questi cliché e imparare a stare in un rapporto libero da condizionamenti esterni;
  • continuare con riserva se state bene nella situationship ma sapete che presto vi stancherete e vorrete altro;
  • continuare con riserva se desiderate che la situationship evolva versa un rapporto più impegnativo avendo il coraggio di parlarne apertamente, perché magari anche l’altra persona vuole la stessa cosa;
  • smettere se siete pronti/e per una storia più seria e per un’altra fase della vostra vita con qualcun altro;
  • smettere se vi accorgete di stare idealizzando la situationship. Guardate oltre l’illusione e andate avanti;
  • smettere subito se vi accorgete che la situationship vi fa stare male, se siete vittime di manipolazioni emotive, se sviluppate ansia o stress.

Attenzione: se la situationship è l’unica forma di relazione intima che riuscite a costruire, potrebbe esserci un problema di attaccamento evitante. Si tratta di una modalità non sana di comportamento all’interno di una coppia che dipende dalla paura che l’altro “invada” i propri spazi vitali e diventi possessivo. Viceversa, se si finisce continuamente in situationship desiderando storie d’amore tradizionali, allora all’origine potrebbe esserci una bassa autostima, o un trauma nel passato che porta inconsciamente a temere le relazioni intime.

In tutti questi casi può essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico innanzi tutto per fare chiarezza dentro di sé e capire cosa si cerca da un partner. Partendo da questa nuova consapevolezza è possibile individuare il modello di relazione migliore per la fase di vita in cui ci si trova e muoversi attivamente per costruirlo.


Bibilografia

Langlais, Michael & Podberesky, Arielle & Toohey, Lyra & Lee, Celia. (2024). Defining and Describing Situationships: An Exploratory Investigation. Sexuality & Culture. 28. 1-27. 10.1007/s12119-024-10210-6.
George, A. Shaji. (2024). Escaping the Situationship: Understanding and Addressing Modern Relationship Ambiguity Among Young Adults. 02. 35-56. 10.5281/zenodo.11298549.
Psychology Today What Being in a Situationship is Really Like
Elizabeth A Armstrong, Laura T Hamilton, Spencer A Garrison, Kelly N Giles, Charity M Hoffman, Angela K Perone, “It’s Complicated”: How Black and White Women Innovate with Situationships at MidlifeSocial Problems, 2024;, spae021
Cleveland Clinic Situationship: What They Are and 5 Signs You’re in One


Paola Perria Autrice presso La Mente Pensante Magazine
Paola Perria
Giornalista, Medical Writer
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