Quando la carriera prende forma lungo il cammino
Linea curva, si grazie!
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Dopo la maturità al Liceo Classico, una laurea in Ingegneria Chimica e un inizio di carriera come responsabile della ricerca e sviluppo nell’ambito dei materiali compositi, mai avrei pensato di trovarmi un giorno a lavorare nel reparto dedicato alle persone (HR).
Una carriera a dir poco non lineare la mia, ma oggi è davvero un’eccezione?
Sempre più frequentemente si ascoltano storie di percorsi trasversali, cambi di settore e momenti di reinvenzione professionale.
Spesso si pensa che un percorso non lineare sia “un intoppo” oppure “una cosa che è capitata” o “una reazione ad un evento fortuito”.
Nel mio caso, nasce da una nuova consapevolezza e da un percorso costruito per trovare il mio posto nel mondo del lavoro.
Abituarsi al nuovo contesto del mondo del lavoro e approcciarsi in maniera proattiva a percorsi di carriera non standard, può diventare un vantaggio competitivo che consente di forgiare il proprio percorso senza subirlo.
Dove è finita la scala?
La metafora più diffusa per descrivere la carriera nelle aziende è stata per molti anni quella della scala.
Espressioni quali “salire i gradini”, “percorrere passo dopo passo”, “scalare fino alla vetta” erano le tipiche frasi usate per descrivere un percorso di carriera.
Il contesto è cambiato, le aziende sono cambiate.
La scala è “troppo affollata” per dare spazio a tutti. Si rischia di stare in sosta su uno scalino per anni.
La linea retta si sta incurvando, a volte ci sono “pianerottoli di sosta”, talvolta la scala termina e si deve saltare su un’altra scala se vogliamo proseguire il percorso.
Descrive bene questo nuovo contesto la frase di Pattie Sellers “Career is a Jungle Gym, not a Ladder”, in cui la carriera viene paragonata ad una “Struttura da arrampicata” in cui ci sono ostacoli da superare, soste, percorsi trasversali.
In effetti piuttosto che procedere lungo una scala predefinita, sempre più serve essere in grado di:
- Adattarsi a nuovi ruoli, o a nuove modalità di svolgere il proprio lavoro
- Apprendere rinnovando o completando le competenze
- Essere flessibili ad esigenze di mercato emergenti
- Cavalcare tendenze in crescita
- Creare ponti tra aree organizzative e settori
Sta a noi decidere se guardare al fenomeno della carriera non lineare come un problema o come un’opportunità.
Sta a noi decidere se essere alla guida del nostro percorso, o reagire a ciò che si presenta all’orizzonte
Una bussola per l’arrampicata
Personalmente, vedo il percorso non lineare come una grande opportunità di poter integrare nel proprio lavoro competenze, passioni e talenti personali.
Come orientarsi per dare forma alla propria personale “struttura da arrampicata”?
Tre gli ingredienti chiave per prosperare in un percorso di carriera non lineare:
- Metodo: Una carriera non lineare va pianificata durante il percorso, la consapevolezza di “dove vogliamo andare” è il punto fermo sulla base del quale tracciare la rotta strada facendo, cogliendo e creando opportunità in base al contesto. Un obiettivo a lungo termine (3 anni) affiancato ad un obiettivo a medio termine (12-18 mesi) è il mix perfetto per integrare la focalizzazione necessaria nel giorno per giorno mantenendo uno sguardo d’insieme che punta alla direzione desiderata.
- Capacità di lettura del contesto: in un’era in rapido cambiamento è cruciale guardarsi intorno per cogliere i trend in crescita e intuire le competenze del futuro. Curare il network, mantenersi aggiornati in campo di tecnologia, aprirsi a nuove collaborazioni sono tutte attività su cui fare leva per cogliere e creare opportunità.
- Adattabilità: l’adattabilità intesa come la capacità di reagire all’inevitabilità dei cambiamenti si esprime in molti modi: ad esempio nella capacità di immaginare scenari alternativi, senza dare per scontato che il contesto resti immutato come è oggi, oppure nel lavorare nelle intersezioni tra discipline e silos organizzativi trasferendo competenze e conoscenze. Imparare e disimparare mettendo in discussione il classico “abbiamo sempre fatto così”
Mi piace concludere con la frase di Jhon C. Maxwell “il cambiamento è inevitabile, la crescita facoltativa” e augurare a tutti di saper cogliere le opportunità che il cambiamento, anche di carriera, può offrire!
Bibliografia
Lean In – Sheryl Sandberg
The 7 habits of highly effective people [Versione Italiana] – S. Covey
Flux – April rinne
Simona Bargiacchi
Internal Communication & University Relations Manager
Bio | Articoli | Video Intervista AIPP Marzo 2024
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