L’autorealizzazione: l’importanza di essere sé stessi
Imparare a vivere in allineamento con i propri Valori
Sentirsi amati, sentirsi accettati, sentirsi liberi di essere sé stessi.
Abbiamo scalato la montagna e ora siamo in vetta. Abbiamo tutto: Abbiamo la salute, la sicurezza, gli affetti.
E finalmente ci sentiamo liberi di dire che siamo esattamente quello che vogliamo essere.
Siamo noi stessi.
Quanto sarebbe bello sentirsi realmente così?
Sentirsi realizzati e in armonia coi nostri valori.
È un desiderio comune, o meglio, è il vertice della piramide dei bisogni secondo Maslow.
Sto parlando dell’autorealizzazione.
Di quell’aspirazione individuale ad essere ciò che si vuole essere attraverso le nostre facoltà mentali e fisiche.
Di quella sensazione che ci fa sentire completi e soddisfatti.
Secondo il dizionario Treccani l’autorealizzazione è la propensione dell’essere umano a realizzare le proprie potenzialità, sia dal punto di vista della maturazione interiore (psichica ed emotiva), sia da quello del comportamento esteriore, le nostre azioni e il nostro atteggiamento.
Abraham Maslow e Carl Rogers ritenevano che la principale spinta insita nell’essere umano fosse il bisogno di crescita personale, di auto-affermazione, di auto-stima.
Vi suonano familiari?
Nell’era dei social, questi bisogni sono presenti più che mai. L’autorealizzazione oggi sembra essere legata maggiormente ai beni di consumo.
Puntiamo al possesso di oggetti materiali, al divertimento a tutti i costi.
Oppure, all’estremo opposto, al dover essere vittime della perfezione a tutti i costi, all’essere sempre in tempo e sempre aggiornati, ad apparire in un determinato modo per essere più desiderabili su quello che è diventato il mercato sociale.
Spesso sui social network come Facebook e Instagram vediamo esposta l’immagine distorta di chiunque, (che allo stesso tempo spera di essere gradito a gran parte degli acquirenti) e ci mettiamo a confronto uscendone talvolta demoralizzati.
Vediamo nell’altro ciò che desideriamo per noi. In psicologia questo processo si chiama proiezione.
Autorealizzazione: Il significato profondo
Il concetto originario però è qualcosa di più della mera fama o del semplice possesso.
Da un punto di vista spirituale, l’autorealizzazione ha come obiettivo il connettersi con il proprio sé più autentico.
È legato al superamento della propria mente e del proprio corpo, come accade ad esempio con la meditazione e la mindfulness.
Si tratta quindi di entrare in connessione con i nostri valori profondi, quelli che guidano le nostre scelte e, se ascoltati veramente, ci permettono di sentirci coerenti con noi stessi senza rimpianti.
Un individuo autorealizzato percepisce in maniera più efficace la realtà e la propria esperienza, ha maggior consapevolezza di sé ed è in contatto con i propri desideri.
Come fare allora?
Per prima cosa dobbiamo prendere coscienza delle nostre capacità e del nostro potenziale.
Sediamoci in un posto tranquillo dove possiamo riflettere su cosa ci piace e sul perché ci fa stare bene.
Magari in giardino sotto ad una pianta, o sul divano con una tisana calda tra le mani.
Ci siete? Chiudete gli occhi, fate tre respiri e concentratevi. Facciamolo insieme.
Soffermiamoci soprattutto sul perché.
È qui che troveremo la risposta: i nostri valori.
Pensieri, convinzioni, credenze positive che delineano la nostra visione del mondo.
Tutti noi li possediamo, nascono dalla famiglia, dalla scuola, in generale dal contesto in cui cresciamo.
Evolvono, esattamente come evolviamo noi.
Possono quindi cambiare in base alle nostre esperienze e competenze.
Li nutriamo fin da bambini, talvolta in modo inconsapevole e, con la maturità, diventano stabili.
Proviamo quindi a riflettere su quali di questi sono essenziali per la nostra anima e il nostro benessere.
Le persone che hanno ben chiari i propri valori vivono una vita migliore, più felice.
La loro diventa una vita più serena, realizzata, perché migliorando la conoscenza di sé, pensano e agiscono rispettando sé stessi per primi.
Chi segue i propri valori pensa e procede sentendo che le proprie azioni siano importanti e giuste.
Nel tuo piccolo pensa in grande
Un altro esercizio utile, che propongo spesso durante le mie sedute di Life Coaching, è mettere in scala i propri valori, bastano i primi cinque.
Iniziamo facendo un elenco stile brainstorming.
Poi, per formare la gerarchia, prendiamo il primo valore e lo paragoniamo al secondo. Quello più importante viene messo a confronto col successivo.
Di nuovo, il “vincitore” viene paragonato a quello dopo. In questo modo otterremo una nostra piramide personale di ciò che per noi conta e ci guida.
Diversamente dall’idea di Maslow, l’autorealizzazione non è un processo lineare.
Quando siamo concentrati sui nostri valori e sulla forza che li determina, non importa che siamo soli, senza un tetto o senza un lavoro.
Più o meno direte voi. Riflettete bene, pensate in grande.
Vi faccio un esempio. ù
Mahatma Gandhi visse la maggior parte della sua vita sotto costante minaccia.
Pur non avendo soddisfatto i primi gradini della piramide di Maslow (fisiologici-sicurezza), riuscì a concentrarsi giorno dopo giorno sulla propria autorealizzazione.
Utilizzò la disobbedienza civile per ottenere la libertà del suo popolo.
Non tutti dobbiamo essere Gandhi, ma questo esempio ci ricorda che esiste in noi una forza intrinseca molto potente che ci guida verso una meta.
Verso la nostra missione personale nel mondo.
Si comincia un passo alla volta, concentrandoci nel presente, nel nostro quotidiano.
Facendo più attenzione alle nostre azioni e chiedendoci costantemente se quello che facciamo o pensiamo sia coerente ed in linea con noi stessi.
E se non lo fosse, cosa potremmo fare di diverso?
Prima di tutto non dobbiamo preoccuparci, in quanto è possibile avvicinarsi all’autorealizzazione attraverso strade diverse ed ognuno rispettando i suoi tempi, l’importante, però, è che si parta sempre da una profonda consapevolezza dei nostri valori più importanti e per quanto possibile, cercare sempre di pensare, agire e vivere in allineamento con ognuno di essi.
Dott.ssa Giulia Rota Biasetti
Life Coach e Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
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