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Smettere di desiderare un corpo diverso e vivere felici

Perdere peso: il desiderio di dimagrire contro il dolore della dieta


Ti sei resa conto che la tua aspirazione di perdere peso non è realistica, e che dopo la dieta continui a tornare sempre allo stesso punto di partenza.

Allo stesso tempo non riesci ad accantonare il desiderio di vederti allo specchio con un corpo diverso. Finalmente magro.

Quante donne sperimentano questi stessi sentimenti? Tante.

Perciò se anche tu ti senti così, non ti biasimo per questo. Anzi, il contrario.

Vorrei, però, invitarti ad una riflessione che, forse, non hai mai fatto prima e che potrebbe anche accendere una scintilla di cambiamento nella tua mente e nel tuo cuore.

E’ vero, ora ti trovi qui: vuoi perdere peso e allo stesso tempo sei stufa di stare a dieta e vedere la lancetta sulla bilancia salire e scendere a ritmi più o meno frequenti.

Tuttavia, hai mai pensato a come questo desiderio di perdere peso sia collegato non alla perdita di peso in sé per sé ma piuttosto al valore attribuito dalla nostra società all’essere “essere magre”?

È perfettamente normale sentirsi in questo modo, in una società come quella in cui viviamo, in cui magrezza diventa sinonimo di maggiore accettazione da parte degli altri, senso di appartenere ad un gruppo, successo, maggiori opportunità in diversi ambiti della propria vita.


Lasciare andare il desiderio di vivere in un corpo snello

La mia esperienza personale, e quella delle mie clienti, mi insegna però che dire addio alla fantasia di raggiungere con la dieta un corpo magro da mantenere per il resto della tua vita può essere molto liberatorio e aprire le porte ad una vita di appagante.

Tanto quanto fare tuo il concetto che esistono persone “in salute” e “non in salute” in ogni tipo di corpo o taglia di pantaloni (su questo aspetto ti consiglio, se hai la possibilità di leggere in inglese, la lettura del libro Health at Every Size).

Non avere quei pensieri ossessivi sul voler essere sempre diversa da quella che sei ora è un vero punto di svolta.

Quanto può essere più interessante la vita quando ti godi il momento invece di pensare costantemente a ciò che gli altri potrebbero pensare quando ti vedono?

Quante energie da investire nelle tue passioni, nel tuo lavoro o i tuoi affetti puoi recuperare smettendo di vivere dentro una testa, la tua, in cui ogni giorno, come in una sorta di agopuntura verbale, te ne dici di tutti i colori sul tuo aspetto e le tue forme?

Quante cose potresti fare col il tempo, l’energia e i soldi che oggi sono destinati alle diete o alle estenuanti sedute in palestra?


La paura di aumentare di peso

Riconosco che questo processo non è facile, richiede tempo e diversi tentativi ed errori.

C’è la paura di aumentare di peso, man mano che abbandoni gradualmente le diete e inizi a sintonizzarti su ciò che il tuo corpo ti dice, dandoti il ​​permesso di mangiare i cibi che ora consideri “proibiti” o “quelli con cui sgarro dalla dieta”.

La paura di aumentare di peso è molto forte soprattutto se, come me e tante altre donne, hai sperimentato il senso di esclusione per il fatto di essere grassa (detto anche Fat stigma) o ricevuto più volte commenti non richiesti sul tuo corpo o su come dovresti gestire la tua salute (in inglese ci si riferisce a questo tipo di commenti col termine Body Shaming).

Per citarne alcune, tra le tante, mi riferisco ad esperienze potenzialmente piuttosto dolorose come:

  • Essere presa in giro per la forma del tuo corpo o la tua taglia a qualunque età e in particolare durante l’adolescenza.
  • Ricevere giudizi sul tuo peso da chiunque, inclusi gli operatori sanitari, il medico di base, l’insegnante di educazione fisica, o il personal trainer in palestra.
  • Sentire la pressione di dover perdere peso per essere accettata all’interno di un gruppo o da una persona in particolare.
  • Essere evitata, esclusa o ignorata a causa del tuo peso.
  • Non riuscire a trovare vestiti della tua taglia nei negozi.

Elaborare il lutto per la fantasia di un corpo diverso dal tuo

Una parte importante del percorso per guarire il rapporto con il cibo e il tuo corpo passa attraverso:

  1. Il superamento dell’illusione di poter raggiungere un corpo ideale stando a dieta.

C’è un momento in cui devi venire a patti con il fatto che stare a dieta e/o impegnarsi in attività con lo scopo di perdere peso, è in realtà il fattore predittivo n. 1 dell’aumento di peso (tornerò su questo tema che necessita di un articolo a parte).

Ebbene sì, continuare a stare a dieta nel tentativo di raggiungere un certo peso o dare una forma diversa al tuo corpo, ti predispone a mettere su ancora più peso nel lungo termine.

Un libro che consiglio caldamente per approfondire questo concetto e scoprire di più sui reali effetti delle diete dimagranti è Intuitive Eating di Evelyn Tribole & Elyse Resch.

  1. L’elaborazione del lutto per la “fantasia di un corpo magro”.

Bisogna superare il dolore e la frustrazione iniziali e imparare a non ricercare più quel corpo ideale che potresti aver inseguito per molti anni, con tanti sacrifici e a costo di tante altre cose.

Un lutto quindi anche per tutta la fatica fatta in passato nella ricerca di questo ideale.

Comprendi il tuo vero valore

È utile esplorare e comprendere in maniera profonda a cosa attribuisci il tuo valore come persona e, se questo valore si basa prevalentemente sulle caratteristiche del tuo corpo, lavorare per riconoscere quali sono le cose di te che ti rendono veramente te, unica, e che resistono al passaggio del tempo e delle diete.

Quando si realizza che il proprio valore esiste, eccome se esiste, al di là del proprio aspetto fisico, può poi subentrare l’amara sensazione di aver sprecato tempo e opportunità che non torneranno più, mentre si era occupati a pensare al cibo e alla dieta, o a celare il proprio corpo per paura del giudizio altrui.

Questo è un altro aspetto molto importante sul quale lavorare (se ne si hanno le possibilità con l’aiuto di un professionista) per essere sicuri di elaborare questo lutto e riuscire a mantenere la propria attenzione sul presente, piuttosto che sul passato.


La storia della tua dieta

Stare a dieta, a volte per lunghi periodi di tempo, ti fa mettere da parte molti altri aspetti importanti del tuo benessere e della tua vita; l’aspetto psicologico e quello emotivo in primis, che fanno parte integrante della tua salute, insieme al fattore fisico.

Incoraggio le donne con cui lavoro a costruire la storia della loro dieta. Le aiuto a considerare attentamente il prezzo che hanno pagato (energia, tempo, denaro e investimento emotivo) inseguendo una dieta dopo l’altra per cercare di perdere peso.

Le sostengo, così che possano mantenere l’attenzione sui benefici di avvicinarsi alla loro salute a 360 gradi invece di porsi come obbiettivo quello di far scendere l’ago della bilancia.

Puoi concentrarti sulla tua salute e sul tuo benessere e introdurre alcuni comportamenti che promuovono la salute nella tua vita senza bisogno di guardare il peso e la bilancia.


Un esercizio di scrittura per iniziare

Per aiutarti a concentrarti sul tuo benessere a 360 gradi ti propongo un esercizio.

Ti incoraggio a prendere carta e penna e a rispondere a queste tre domande:

  • Come posso onorare il corpo in cui mi trovo oggi, anche se in questo momento non mi piace?
  • Come posso essere gentile col mio corpo in questo momento?
  • Quali attività che mi fanno sentire bene potrei fare? Quando potrei farle? Con chi voglio farle?

Prova a pensare a qualcosa che non ha nulla a che fare con le calorie, il peso, le porzioni, il cibo o le regole dell’esercizio. Deve essere divertente, piacevole, interessante per te e solo per te!

Quando ho iniziato il mio viaggio di guarigione dal Binge Eating, (Disturbo da Alimentazione Incontrollata) inizialmente ero scioccata all’idea di concentrarmi su qualcosa che non fosse correlata al cibo e alla perdita di peso.

Con il senno di poi, capisco l’importanza di concentrarsi sul fare le cose solo per sé stesse, come ritagliarsi del tempo per praticare la consapevolezza, per scrivere delle proprie giornate su un diario o uscire con le persone con cui si vuole davvero trascorrere del tempo.

Immagino che il percorso finora fatto da me e da altre donne che conosco di persona, mi abbia fatto capire che quando lasci andare la fantasia di ottenere una certa forma o taglia, apri la porta all’esperienza di essere in pace non solo con il tuo corpo, ma con molti altri aspetti della tua vita.

Qual è la tua esperienza in merito?

Cosa ti viene in mente dopo aver letto ciò che ho condiviso in questo articolo?


Dott.ssa Donatella Porceddu Autrice de La Mente Pensante
Dott.ssa Donatella Porceddu
Psicologa | Binge-Eating Coach
Bio | Articoli
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